AZOTO PROTOSS CRIOGEN 5500KG -Gravidanza e allattamento
Gravidanza Sono state osservate modificazioni scheletriche in embrioni di ratta gravida esposta a elevate concentrazioni di azoto protossido durante il periodo dell’organogenesi. Esperimenti condotti su animali esposti a lungo termine ad alte concentrazioni di azoto protossido hanno dimostrato tossicità riproduttiva (effetti teratogeni) (vedere paragrafo 5.3). Azoto protossido può interferire con il metabolismo dell’acido folico (vedere paragrafo 4.4). Dati epidemiologici raccolti durante la gravidanza non sono sufficienti per definire il rischio di effetti negativi sullo sviluppo embrionale– fetale. Dati limitati sull’uso a breve termine dell’azoto protossido in gravidanza nella specie umana non hanno evidenziato un aumento del rischio di anomalie congenite. L’utilizzo di tecniche anestesiologiche che implichino l’utilizzo di azoto protossido sono comunque controindicate nel primo e secondo trimestre di gravidanza. Durante il terzo trimestre di gravidanza si raccomanda di non superare la percentuale del 50% v/v di azoto protossido nella miscela inalata. In ogni caso, le donne in gravidanza dovrebbero essere esposte a azoto protossido con molta cautela e solo se strettamente necessario. L’uso protratto o frequente deve essere evitato. Azoto protossido può essere usato nel corso del parto. L’utilizzo di azoto protossido dovrebbe essere evitato nei casi di sofferenza fetale. In ogni caso, è necessario monitorare il neonato per segni di possibile depressione respiratoria. Allattamento Non vi sono dati sull’escrezione dei prodotti a base di azoto protossido nel latte materno. Tuttavia, dopo somministrazione a breve termine di prodotti a base di azoto protossido, non è necessario interrompere l’allattamento.