ATENIGRON 28CPR 100MG+25MG -Interazioni
Dovute all’atenololo: L’uso concomitante di beta–bloccanti e calcio–antagonisti con effetto inotropo negativo come verapamil, diltiazem, può portare ad un aumento di questi effetti particolarmente nei pazienti con funzione ventricolare compromessa e/o anormalità della conduzione seno–atriale o atrioventricolare. Ciò può comportare ipotensione grave, bradicardia e insufficienza cardiaca. I beta–bloccanti non devono essere associati a terapia con calcio–antagonisti (verapamil, ecc.): è necessario che siano trascorse 48 ore dalla sospensione di uno di questi farmaci prima di iniziare l’altra terapia. I farmaci antiaritmici appartenenti alla classe I (es. disopiramide) e l’amiodarone possono potenziare l’effetto sul tempo di conduzione atriale e indurre un effetto inotropico negativo. I farmaci glicosidi digitalici, in associazione ai beta–bloccanti, possono aumentare il tempo di conduzione atrioventricolare. I beta–bloccanti possono aggravare l’ipertensione rebound che può verificarsi dopo la sospensione della clonidina. Se i due farmaci vengono somministrati contemporaneamente, il beta–bloccante deve essere sospeso parecchi giorni prima di interrompere la terapia con clonidina. Se si sostituisce la clonidina con terapia con beta–bloccante, l’inizio del trattamento con beta–bloccanti deve essere ritardato per parecchi giorni dopo che la terapia con clonidina è terminata. L’uso concomitante di agenti simpaticomimetici, come l’adrenalina, possono contrapporsi all’effetto dei beta–bloccanti. L’uso concomitante di farmaci inibitori della sintetasi prostaglandinica (es. ibuprofene, indometacina) può ridurre gli effetti ipotensivi dei beta–bloccanti. Dovute al clortalidone: Il clortalidone può ridurre la clearance renale del litio, portando all’aumento delle concentrazioni sieriche. Pertanto possono essere necessari degli aggiustamenti di dosaggio del litio. Dovute all’associazione dei due farmaci: La terapia concomitante con diidropiridine, come nifedipina, può aumentare il rischio di ipotensione, e può manifestarsi scompenso cardiaco nei pazienti con insufficienza cardiaca latente. L’uso concomitante di baclofene può aumentare l’effetto antiipertensivo, rendendo necessari aggiustamenti posologici.