ABACAVIR LAMIVUDINA DR 30CPR -Avvertenze e precauzioni

ABACAVIR LAMIVUDINA DR 30CPR Controindicazioni Posologia Avvertenze e precauzioni Interazioni Effetti indesiderati Gravidanza e allattamento Conservazione

In questo paragrafo sono incluse le avvertenze speciali le precauzioni d’impiego relative ad abacavir e lamivudina. Non vi sono ulteriori precauzioni e avvertenze relative a Abacavir e Lamivudina Dr. Reddy’s. Sebbene un’efficace soppressione virale con la terapia antiretrovirale abbia dimostrato di ridurre notevolmente il rischio di trasmissione sessuale, un rischio residuo non può essere escluso. Si devono prendere precauzioni per prevenire la trasmissione in accordo con le linee guida nazionali. Reazioni di ipersensibilità (vedere anche paragrafo 4.8). Abacavir è associato ad un rischio di reazioni di ipersensibilità (HSR) (vedere paragrafo 4.8). caratterizzate da febbre e/o eruzione cutanea con altri sintomi che indicano un coinvolgimento multi–organico. Le HSR sono state osservate con abacavir, alcune delle quali erano pericolose per la vita e in rari casi ad esito fatale, quando non gestite in maniera appropriata. Il rischio che si verifichi una HSR ad abacavir è elevato nei pazienti con test positivo per la presenza dell’allele HLA–B*5701. Tuttavia, le reazioni di ipersensibilità ad abacavir sono state riportate con frequenza minore nei pazienti che non possiedono questo allele. Pertanto deve essere rispettato quanto segue: – La presenza o meno dell’allele HLA–B*5701 deve essere sempre confermata prima di iniziare la terapia. – Abacavir e Lamivudina Dr. Reddy’s non deve essere mai iniziato nei pazienti con positività per la presenza dell’allele HLA–B*5701, neppure nei pazienti con negatività per la presenza dell’allele HLA–B*5701 che hanno avuto una sospetta HSR ad abacavir in un precedente regime terapeutico contenente abacavir. – Abacavir e Lamivudina Dr. Reddy’s deve essere interrotto immediatamente, anche in assenza dell’allele HLA–B*5701 se si sospetta una HSR. Un ritardo nella sospensione del trattamento con Abacavir e Lamivudina Dr. Reddy’s dopo l’insorgenza di ipersensibilità può provocare una reazione pericolosa per la vita. – Dopo l’interruzione del trattamento con Abacavir e Lamivudina Dr. Reddy’s per motivi di sospetta HSR, Abacavir e Lamivudina Dr. Reddy’s o qualsiasi altro medicinale contenente abacavir non devono essere mai più ripresi. – La riassunzione di medicinali contenenti abacavir dopo una sospetta HSR ad abacavir può provocare una immediata ricomparsa dei sintomi entro poche ore. Questa ricomparsa è generalmente più grave della presentazione iniziale e può includere ipotensione pericolosa per la vita e morte. – Per evitare la riassunzione di abacavir, i pazienti che hanno manifestato una sospetta HSR devono essere istruiti di eliminare le compresse rimanenti di Abacavir e Lamivudina Dr. Reddy’s. · Descrizione clinica di HSR ad abacavir L’HSR ad abacavir è stata ben caratterizzata nel corso di studi clinici e durante l’esposizione post–marketing. I sintomi generalmente insorgevano entro le prime sei settimane (tempo mediano di insorgenza 11 giorni) dall’inizio del trattamento con abacavir, anche se queste reazioni possono insorgere in qualsiasi momento durante il corso della terapia. Quasi tutte le HSR ad abacavir includono febbre e/o eruzione cutanea. Altri segni o sintomi che sono stati osservati come parte dell’HSR sono descritti in dettaglio nel paragrafo 4.8. (Descrizione delle reazioni avverse selezionate), inclusi sintomi respiratori e gastrointestinali. È importante sottolineare che questi sintomi possono condurre ad una diagnosi errata di HSR come patologia respiratoria (polmonite, bronchite, faringite) o gastroenterite. I sintomi correlati alla HSR peggiorano con il proseguimento della terapia e possono essere pericolosi per la vita. Questi sintomi generalmente si risolvono dopo la sospensione della terapia di abacavir. Raramente i pazienti che hanno interrotto abacavir per ragioni diverse dai sintomi dell’HSR hanno anche manifestato reazioni pericolose per la vita entro qualche ora dalla ripresa della terapia con abacavir (vedere paragrafo 4.8 Descrizione delle reazioni avverse selezionate). La riassunzione di abacavir in questi pazienti deve essere fatta in un ambiente dove l’assistenza medica è prontamente disponibile. Peso e parametri metabolici Durante la terapia antiretrovirale si può verificare un aumento del peso e dei livelli ematici dei lipidi e del glucosio. Questi cambiamenti possono essere in parte correlati al controllo della malattia e allo stile di vita. Per i lipidi, vi è in alcuni casi evidenza di un effetto del trattamento, mentre per l’aumento di peso non vi è un’evidenza forte che lo correli ad un trattamento particolare. Per il monitoraggio dei livelli di lipidi ematici e del glucosio si fa riferimento alle linee guida stabilite per il trattamento dell’HIV. I disturbi del metabolismo lipidico devono essere gestiti in maniera clinicamente appropriata. Pancreatite È stata riportata pancreatite, ma non è certa una relazione causale con abacavir e lamivudina. Rischio di fallimento virologico – Terapia con tre nucleosidi: sono stati osservati casi di un’elevata frequenza di fallimento virologico e di comparsa di resistenza in una fase precoce quando abacavir e lamivudina venivano associati a tenofovir disoproxil fumarato, come regime di una volta al giorno. – Il rischio di fallimento virologico con Abacavir e Lamivudina Dr. Reddy’s potrebbe essere maggiore di quello con altre opzioni terapeutiche (vedere paragrafo 5.1). Malattia epatica La sicurezza e l’efficacia di Abacavir e Lamivudina Dr. Reddy’s non sono state stabilite nei pazienti con significativi disturbi epatici pre–esistenti. Abacavir e Lamivudina Dr. Reddy’s non è raccomandato nei pazienti con compromissione epatica da moderata a grave (vedere paragrafi 4.2 e 5.2). I pazienti con disfunzione epatica pre–esistente, comprendente l’epatite cronica attiva, presentano una aumentata frequenza di anomalie della funzionalità epatica durante la terapia antiretrovirale di combinazione e devono essere monitorati secondo la prassi consueta. Quando si evidenzia un peggioramento della malattia epatica in questi pazienti, si deve prendere in considerazione l’interruzione o la definitiva sospensione del trattamento. Pazienti con infezione concomitante cronica da virus dell’epatite B o C. I pazienti con epatica cronica B o C e trattati con terapia di combinazione antiretrovirale sono considerati ad aumentato rischio di reazioni avverse epatiche potenzialmente fatali. In caso di terapia antivirale concomitante per l’epatite B o C si faccia riferimento alle relative informazioni di tali prodotti medicinali. Se lamivudina viene impiegata in concomitanza per il trattamento dell’HIV e del virus dell’epatite B (HBV), ulteriori informazioni relative all’impiego di lamivudina nel trattamento dell’infezione da virus dell’epatite B possono essere reperite nel Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto dei medicinali contenenti lamivudina che sono indicati per il trattamento dell’HBV. Se Abacavir e Lamivudina Dr. Reddy’s viene sospeso nei pazienti con infezione concomitante da HBV, si raccomanda un controllo periodico sia dei test di funzionalità epatica sia dei marker di replicazione dell’HBV, dal momento che la sospensione di lamivudina può condurre ad una riacutizzazione dell’epatite (vedere il Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto dei medicinali contenenti lamivudina che sono indicati per il trattamento dell’HBV). Disfunzione mitocondriale dopo esposizione in utero Gli analoghi nucleosidici e nucleotidici possono influire sulla funzione mitocondriale in misura variabile, più pronunciata con stavudina, didanosina e zidovudina. Ci sono state segnalazioni di disfunzione mitocondriale in neonati HIV negativi esposti, in utero e/o dopo la nascita, ad analoghi nucleosidici; queste riguardavano prevalentemente regimi terapeutici contenenti zidovudina. Le principali reazioni avverse riportate sono disturbi ematologici (anemia, neutropenia) e disturbi del metabolismo (iperlattatemia, iperlipasemia). Questi reazioni sono state spesso transitorie. Raramente sono stati riportati disordini neurologici ad insorgenza tardiva (ipertonia, convulsioni, comportamento anormale). Non è noto attualmente se tali disordini neurologici sono transitori o permanenti. Questi risultati devono essere tenuti in considerazione per qualsiasi bambino esposto in utero a nucleotidi e ad analoghi nucleotidici che presenta manifestazioni cliniche severe di eziologia non nota, in particolare manifestazioni neurologiche. Questi risultati non modificano le attuali raccomandazioni nazionali di usare una terapia antiretrovirale nelle donne in gravidanza al fine di prevenire la trasmissione verticale dell’HIV. Sindrome da riattivazione immunitaria In pazienti affetti da HIV con deficienza immunitaria grave all’inizio della terapia antiretrovirale di combinazione (CART), può insorgere una reazione infiammatoria a patogeni opportunisti asintomatici o residuali e causare condizioni cliniche serie, o il peggioramento dei sintomi. Tipicamente, tali reazioni sono state osservate entro le primissime settimane o mesi dall’inizio della CART. Esempi rilevanti di ciò sono le retiniti da citomegalovirus, le infezioni micobatteriche generalizzate e/o focali e la polmonite da Pneumocystis carinii. Qualsiasi sintomo infiammatorio deve essere valutato e, se necessario, deve essere instaurato un trattamento. Sono stati anche segnalati disturbi autoimmuni (come il morbo di Graves) in un contesto di riattivazione immunitaria; tuttavia il tempo di insorgenza segnalato è più variabile e tali eventi possono verificarsi molti mesi dopo l’inizio del trattamento. Osteonecrosi Sebbene l’eziologia sia considerata multifattoriale (compreso l’impiego di corticosteroidi, il consumo di alcol, l’immunosoppressione grave, un più elevato indice di massa corporea), sono stati riportati casi di osteonecrosi soprattutto nei pazienti con malattia da HIV in stadio avanzato e/o esposti per lungo tempo alla CART. Ai pazienti deve essere raccomandato di rivolgersi al medico in caso di comparsa di fastidi, dolore e rigidità alle articolazioni o difficoltà nel movimento. Infezioni opportunistiche I pazienti devono essere avvisati che Abacavir e Lamivudina Dr. Reddy’s o qualsiasi altra terapia antiretrovirale, non guarisce l’infezione da HIV e che essi possono continuare a sviluppare infezioni opportunistiche e altre complicanze dell’infezione da HIV. Pertanto i pazienti devono rimanere sotto stretta osservazione clinica da parte di medici esperti nel trattamento di tali patologie associate all’HIV. Infarto del miocardio Studi osservazionali hanno mostrato un’associazione tra l’infarto del miocardio e l’impiego di abacavir.Tali studi sono stati per la maggior parte condotti in pazienti già trattati con antiretrovirali. I dati provenienti dagli studi clinici hanno mostrato un numero limitato di infarto del miocardio e non si può escludere un piccolo aumento del rischio. Complessivamente i dati disponibili da studi osservazionali di coorte e da studi clinici randomizzati mostrano alcune contraddizioni cosicché non si può né confermare né smentire una relazione causale tra il trattamento con abacavir e il rischio di infarto miocardico. Fino ad oggi, non è noto alcun meccanismo biologico per spiegare un potenziale aumento del rischio. Quando si prescrive Abacavir e Lamivudina Dr. Reddy’s, si devono intraprendere azioni per cercare di minimizzare tutti i fattori dirischio modificabili (ad esempio il fumo, l’ipertensione e l’iperlipidemia). Interazioni farmacologiche Abacavir e Lamivudina Dr. Reddy’s non deve essere preso con qualsiasi altro medicinale contenente lamivudina o medicinali contenenti emtricitabina. La combinazione di lamivudina con cladribina non è raccomandata (vedere paragrafo 4.5). Eccipienti Abacavir e Lamivudina Dr. Reddy’s contiene l’agente colorante azoico giallo tramonto (E110) che può causare reazioni allergiche.

Farmaci

ACCORD HEALTHCARE ITALIA Srl

ABACAVIR LAMIVUDINA ACC30CPR

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ABACAVIR LAMIVUDINA ARI30CPR

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