LANDIOBLOC 5F 20MG 2ML -Gravidanza e allattamento
Gravidanza Non sono disponibili dati sull’uso di Landiobloc concentrato nelle donne in gravidanza. Studi condotti su animali non hanno evidenziato effetti tossici clinicamente rilevanti nella riproduzione (vedere il paragrafo 5.3). Come misura precauzionale, è preferibile evitare l'uso di landiololo durante la gravidanza. In base all’azione farmacologica dei beta-bloccanti, nell’ultimo periodo di gravidanza si deve tenere conto di possibili effetti indesiderati sul feto e sul neonato (in particolare ipoglicemia, ipotensione e bradicardia). Qualora il trattamento con landiololo sia considerato necessario, si raccomanda di monitorare il flusso sanguigno uteroplacentale e la crescita fetale. Il neonato deve essere sottoposto ad accurato monitoraggio. Landiobloc concentrato contiene alcol (vedere i paragrafi 2 e 4.4). Allattamento Non è noto se il landiololo o i suoi metaboliti vengano escreti nel latte materno. Dati di farmacodinamica ottenuti su animali indicano che il landiololo viene escreto nel latte materno. Un rischio per il lattante non può essere escluso. La decisione di interrompere l'allattamento o interrompere / astenersi dalla terapia con landiololo va presa tenendo in considerazione il beneficio dell'allattamento al seno per il bambino e il beneficio della terapia per la madre. Landiobloc concentrato contiene alcol (vedere il paragrafo 2 e 4.4). Fertilità In studi su animali, non è stato dimostrato che il landiololo alteri la fertilità (vedere il paragrafo 5.3).