La risposta

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L’inserimento degli impianti viene di norma eseguito in anestesia locale, secondo precise sequenze chirurgiche che prevedono questa successione di fasi:1. incisione della gengiva per scoprire l’osso mascellare;2. preparazione delle sedi implantari mediante apposite frese calibrate in lunghezza e diametro, avvalendosi di mascherine appositamente predisposte con fori guida per il corretto posizionamento degli impianti (cosiddette dime chirurgiche);3. inserimento degli impianti nelle sedi ossee;4. eventuale inserimento di “trucioli” ossei recuperati durante la preparazione dei siti implantari e/o di materiali riempitivi sintetici, per colmare possibili spazi residui tra osso mascellare e superfici degli impianti;5. chiusura della gengiva mediante l’applicazione di punti di sutura, da rimuovere dopo circa una settimana.Al termine, viene prescritta una cura a base di antibiotici, farmaci analgesici-antinfiammatori e impacchi freddi, in modo da ridurre al minimo il rischio di infezioni e il disagio postoperatorio (legato al possibile gonfiore e dolore).