Intolleranze e fibre
Ho 23 anni, peso 45 kg e sono alta 160 cm. Faccio sport per 3 ore la settimana. Seguo un'alimentazione vegetariana e sono attualmente in cura presso un gastroenterologo per forti problemi digestivi (sono in attesa degli esiti di esami per celiachia e allergie). Ho notato di avere molti disturbi con alimenti ricchi di fibra, in particolare crusca, verdura e frutta. Ho due domande a riguardo: - Conviene fare test per le intolleranze alimentari? Se sì, quale mi consiglia? - attualmente mangio a colazione the senza zucchero (non mi piace nessun tipo di latte e nessun tipo di yogurt, al mattino riesco a bere solo infusi caldi) e 5-6 biscotti secchi o 4 fette biscottate con la marmellata (prima mangiavo la crusca ma ultimamente mi sento male), a pranzo 80 gr di pasta/riso/cereali in chicco con passata di pomodoro senza soffritto o con zafferano o con pesto senza aglio e un secondo di piselli oppure un piatto unico che abbini 80 gr di pasta/riso/cereali in chicco con legumi o ragù di seitan o ricotta, a cena legumi/uovo sodo/formaggio/raramente bistecca o polpette di soia con una ciotola di insalata ben lavata e condita con un cucchiaino di olio e un pizzico di sale (unica verdura che tollero, ma che non consumo anche a pranzo per evitare la monotonia e per non abusarne, considerato l'equilibrio precario del mio intestino) e pane/3-4 gallette di riso/un pacchetto di crackers/mais. Prima di stare male consumavo dopo cena un frutto, ora sto consumando omogeneizzati. C'è qualcosa da modificare nell'attuale alimentazione ai fini del mantenimento del peso e del miglioramento della digestione? Soprattutto vorrei sapere quanti omogeneizzati da 100 gr l'uno posso assumere in sostituzione della frutta giornaliera per coprire il fabbisogno vitaminico. Grazie.La risposta
Gentile Lettrice, in effetti lei sta gia’ seguendo molte norme di buona salute, complimenti ! Non sono molto d’accordo con gli omogeneizzati, perche’ non siamo sicuri del contenuto vitaminico, io proverei se le va estratti di frutta e verdura con estrattore, cosi’ ridurrebbe il problema delle fibre e manterrebbe una quantita’ superiore( crudo) di vitamine e minerali.non serve calcolare l’assunzione delle vitamine dalle tabelle, perche’ oggi questi dati non sono piu’ realistici, io le proporrei di integrare in piccole quantita’ germogli vari , iniziando da quelli che trova nei supermercati naturali ( soia, erba medica, etc…) per poi arrivare a produrli da se con l’uso del germogliatore automativo. I vantaggi dei germogli freschi sono molteplici, a buon mercato, semplici da preparare, non li cuoce, si digeriscono facilmente, l’unica accortezza e’ che all’inizio ne deve assumere una manciata per volta per pasto.Io mi sottoporrei al test x intolleranze, lo farei con il metodo Eav, metodo elettrico, cercherei un medico esperto nella sua zona, mi raccomando richieda ( prima di fissare l’appuntamento ) se dopo l’esecuzione del test, si limita a dirle quali alimenti escludere oppure se in caso di positivita’ le farebbe seguire un percorso con farmaci naturali o omeopatici o omotox per ripulire gli organi emuntori e ripristinare la corretta risposta anticorpale associata all’intestino,perche’ se non viene eseguito questo passaggio( circa 5 mesi) , appena ritornera’ ad assumere l’eventuale alimento inriminato, le sue intolleranze farebbero una nuova comparsa.per agevolare la digestione, gli infusi vanno bene, ma devono essere in foglie fiori o rametti non bustine, come farmaci naturali le consiglierei: nux vomica homaccord, enzy formula, eubioflor 1 e 2, colostro come primo step.mi raccomando tenga informato il suo medico .Buona fortuna ! Mi tenga aggiornata…dott.ssa lucia premda Costucci
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