La risposta

Ginecologia - Barbara Bonazzi Dott.ssa Barbara Bonazzi

Queste sono le indicazioni che dà l’AIFA a proposito dell’uso in Gravidanza: 1° TrimestreGli studi in letteratura sull’uso di questa sostanza in gravidanza sono scarsi; vi sono sporadiche segnalazioni per assunzione di Clobazam durante il primo trimestre di gravidanza di anomalie congenite (difetti del tubo neurale, microcefalia, anomalie cardiache, idrocefalia, ritardo mentale).I dati disponibili in campo umano (studi di coorte, meta-analisi, studi caso controllo), su ampi campioni di donne trattate con Benzodiazepine in generale, non hanno ad oggi evidenziato un aumento di anomalie congenite nei nati esposti rispetto all’atteso.Le segnalazioni di malformazioni congenite, tra cui labio-palatoschisi, anomalie cardiache e atresia intestinale, non sono state confermate dagli studi recenti.2°-3° TrimestreL’uso di Benzodiazepine nell’ultimo periodo di gravidanza può provocare nei neonati distress neonatale con ipotonia, ipotermia, tremori, cianosi, distress respiratorio, transitorie alterazioni comportamentali, basso peso alla nascita, parto pretermine.L’uso cronico di Benzodiazepine in gravidanza è stato correlato ad alterazioni dell’sviluppo psico-motorio nel neonato-bambino; tali dati sono ad oggi preliminari, necessitano di studi a lungo termine a causa dei molteplici fattori confondenti (politerapia, abitudini di vita, fumo, alcool).Allattamento: Passa nel latte materno in piccole quantità; l’allattamento al seno in corso di terapia materna per brevi periodi e a basse dosi non è controindicato, ma deve essere valutata dal pediatra l’eventuale presenza di effetti collaterali (in particolare sedazione, ipotonia, difficoltà alla suzione) nel lattante.È preferibile una benzodiazepina con breve emivita di eliminazione.Se è necessario che sua moglie la usi deve controllarsi durante la gravidanza, se la sospensione della terapia è più rischiosa del suo mantenimento.