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Viaggio in Qatar: cosa visitare e fare a Doha e tra le dune del deserto

Offre tanto da vedere, oltre ai mondiali di calcio, questa penisola che si affaccia sul Golfo Persico. Tra acque cristalline in cui nuotare, dune spettacolari e città avveniristiche dall’anima antica



Fuori dalla finestra c’è pioggia, vento, nebbia. Il solito grigiore autunnale che ti fa sognare un bel viaggio in un paese esotico, dove il sole splende tutto l’anno e dove immergerti in una realtà baciata dalla magia orientale. Perché non programmare un viaggio in Qatar, dove si svolge la più grande kermesse di calcio degli ultimi anni, la Coppa del Mondo Fifa? Un paese affascinante che, come tutti gli stati emergenti del Golfo Persico, cela due anime: antica e moderna.

Radicato nelle tradizioni e proiettato in una modernità fatta di lusso e divertimento. Natura e arte, deserto e mare, grattacieli e moschee, centri commerciali e suk. Da una parte la cultura araba classica, con i suoi minareti e i palazzi in stile moresco, il dedalo di viuzze in cui perdersi e ritrovarsi, il tramonto sulle dune ammirato sopra a un cammello. Dall’altra parte gli hotel con Spa da favola, le torri illuminate a giorno, le Mercedes che si fermano davanti a ristoranti stellati e boutique di lusso.

Curiosa di scoprire questo gioiello dorato, con le dune scolpite dal vento, il mare azzurro, i palazzi ad archi tipici della tradizione architettonica islamica? Ecco cosa visitare in questo scrigno chiamato Qatar.


Doha, la città del futuro

277417Paese dai grandi contrasti, con una storia e una cultura millenarie, il Qatar trova nella capitale Doha la perfetta sintesi tra passato, presente e futuro. Con il suo skyline avveniristico, Doha apre le porte dei suoi interessanti musei ai turisti di tutto il mondo. Tra questi, il Museo dell’Arte Islamica, il National Museum of Qatar (custodisce “chicche” preziose come il tappeto di perle di Borado, ricamato a mano con oltre 1,5 milioni di perle del Golfo), il Museo delle Illusioni e il Mathaf Arab Museum of Modern Art, con gallerie d’arte permanenti dedicate a pittori, ceramisti e scultori di tutto il Medio Oriente.

E poiché Doha “pensa in grande”, mostra edifici di recentissima costruzione, un cantiere a cielo aperto che lascia a bocca aperta. Basti pensare ai nove stadi che sono stati realizzati a tempo record per la Coppa del Mondo, tra cui il Lusail Iconic Stadium, una meraviglia galleggiante progettata da architetti britannici, destinata a ospitare 86.000 persone, con superschermi “a specchio” e il design ispirato alla tradizionale ciotola araba, destinata ad accogliere dolcetti e zollette di zucchero.

Da visitare anche il complesso “Cultural Pass Club”, nel quartiere di Msheireb, il più glam della città: comprende dodici edifici residenziali dalle forme più bizzarre, firmati da designer del calibro di Rossana Orlandi, Diane von Furstenberg, Marie Anne Oudejans e Filipa de Abreu.

Tuffandosi nella tradizione, lungo un percorso pedonale ricco di giardini e fontane, si arriva al Souq Waqif, il più grande mercato di Doha. Brulica di coloratissime botteghe dove comprare stoffe e tappeti, abiti e babbucce, profumi, spezie, narghilè e souvenir di ogni tipo. Aperto fino a mezzanotte, pullula di ristorantini economici, pasticcerie e caffetterie, dove si bevono le tradizionali tre tazzine di caffè arabo lungo.

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Sempre di sera, quando è buio, è bello lasciarsi incantare dalle suggestioni luminose della “Grande Moschea di Stato del Qatar”, posta sulla collina e dedicata all’Imam Muhammad Ibn Abd Al-Wahhab, un teologo del XVIII secolo. Le sue linee essenziali, i suoi portoni traforati e gli archi introducono agli spazi interni, che ospitano oltre 30.000 fedeli: ci sono sale da preghiera e da abluzioni, separate per uomini e donne, tre biblioteche con testi sacri e aule per lo studio del Corano. E se vuoi saperne di più, percorrendo la Corniche (un viale alberato sul lungomare lungo 7 km), troverai gli uffici di informazione turistica presenti lungo il porto, dove lustrarsi gli occhi con meganavi da crociera e yacht di lusso. Qui il personale, che parla inglese ed è alle dipendenze del QTA (Qatar Tourism Autorithy), sarà pronto a fornirti tutte le informazioni.

E visto che sei al porto, perché non provare un’escursione lungo la costa sulle dowh, le tradizionali barche a vela del Golfo Persico, tutte di legno e ricche di grande fascino? Anche fuori da Doha, c’è molto da vedere. Basta spostarsi 50 km a nord, ed ecco il villaggio di pescatori di Al Kohr, con i suoi mosaici in pietra e l’antistante Isola Viola, collegata alla terraferma da un sentiero circondato da una grande riserva di mangrovie (da visitare il sito archeologico risalente al 2000 a.C.), la fortezza militare di Al Zubara costruita nel 1928 e, last but non least, Al Thakhira, località costiera dalle spiagge dorate e le acque contaminate, famosa per i cercatori di perle.


Surfare tra le dune del deserto?

Il miracolo del petrolio ha portato benessere ma i quatarioti non rinnegano il loro passato di beduini del deserto. Anzi, proprio le immense distese di sabbia (oltre 100 km!) fanno da scenario al loro sport preferito: la corsa tra le dune. E che deserto! Uno dei più belli al mondo. A soli 60 km a sud della capitale, si trova infatti la riserva di Khor-Al-Adaid, nota come Mare Interno o Inland Sea, che si spinge fino ai confini con l’Arabia Saudita. Qui il vento forte del deserto, chiamato Simun, si diverte a disegnare delle onde di sabbia che spaziano dal rosso all’ocra, dall’oro intenso al beige, dall’arancio al rosa quarzo. Le alte dune, che possono raggiungere i 120 metri di altezza, ti stupiranno per le sfumature di colori e per la capacità di muoversi come flutti increspati dal vento che, soffiando forte, li rimodella di continuo. Digradano fino al mare, lambendo una grande baia ornata da vegetazione tropicale, in cui fotografare fenicotteri, tartarughe e dugonghi, mentre nel deserto potrai ammirare il volo dei falchi pellegrini, incontrare antilopi e gazzelle.

Che cosa fare nell’Inland Sea? Innanzitutto prendere confidenza con il paesaggio che offre scorci da cartolina. Immortalare il sole che tramonta dietro le dune o restare in silenzio ad ascoltare le singing dune (“dune che cantano”), un fenomeno già descritto nel XIII secolo da Marco Polo, che attraversò il deserto del Qatar in sella a un cavallo, rilevando la presenza di spiriti maligni. In realtà, i suoni simili a una cantilena sono dovuti ai sobbalzi dei granelli di sabbia, spinti gli uni contro gli altri, mentre le dune amplificano le frequenze con un effetto-altoparlante.

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A Doha ti proporranno gite nel deserto di tutti i tipi, da quelle che durano tre ore all’esperienza del glamping, il campeggio in tende di lusso dove troverai tutti i comfort di un hotel ma con la possibilità di ascoltare i suoni notturni (dovuti alla presenza di uccelli come la monachella del deserto). Per vivere la magia di questo luogo in stile Lawrence d’Arabia, potrai fare un trekking a dorso di cammello oppure un tour guidato da un esperto driver, scegliendo tra il classico fuoristrada, cioè una jeep 4X4, il quad, il dune buggy a idrogeno o l’all-terrain vehicle (ATV), un mezzo speciale per surfare sulle dune. Se sei in cerca di brividi, potrai provare il “dune bashing”: salire con l’auto in cima a una duna e poi scendere in velocità. Oppure, cimentarti nel sandboarding e cavalcare le dune restando in perfetto equilibrio su una tavoletta.


Fai un'esperienza culinaria

La cucina qatariota è molto ricca. Trae spunto dalla tradizione beduina, con influenze indiane, libanesi ed egiziane. Un indirizzo utile? Il ristorante Shay Al Shoomos, presso il Souq Waqif, che offre piatti tipici della cucina quatariota. Qui potrai gustare il saloona, il tradizionale stufato di carne (manzo e agnello) con carote, cavoli e patate. Molto piccante, racchiude zenzero, aglio, cumino e altre spezie.

Oppure puoi prendere il piatto nazionale, il kabsa (detto anche machboos), con carne di pollo, agnello o cammello cotta al forno o alla griglia, accompagnato da un mix di verdure speziate e riso pilaf allo zafferano. E se non mangi carne, c’è la versione con il pesce del Golfo.


Informazioni utili

Passaporto. Per entrare in Quatar occorre possedere il passaporto con sei mesi di validità.

Voli. Su Quatar Airways puoi trovare una grande scelta di voli diretti da Milano e Roma. Ma anche le compagnie aeree low cost (come Vueling, Ryanair, Volotea, Easyjet, Emirates) offrono voli diretti o con uno scalo a prezzi abbordabili. Il costo? Dipende dalla stagione, dalle offerte e da quanto tempo prenoti prima. Se sei fortunata, puoi trovare biglietti a 250 € a/r.

Siti utili. Su visitqatar.qa ci sono molte informazioni per organizzare un viaggio. Su discoverqatar.qa trovi le attività organizzate, proposte dal Destination Management Company of Qatar Airways.


(Foto: Qatar Tourism)


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