Curare la pelle a ogni età: qual è il ruolo degli ormoni

Una pelle bella e sana ha bisogno di principi attivi calibrati sulle oscillazioni ormonali. Estrogeni, progesterone e testosterone, infatti, cambiano a seconda dell’età. I consigli dell’esperta



160406
di Beatrice Serra

La pelle rispecchia ogni fase del ciclo ormonale. È una questione di fluttuazioni interne che si stampano sul volto di ogni donna, nelle diverse fasi dell'età e della vita. Non è un legame irrilevante se parliamo di beauty, perché scegliere una skincare adeguata significa migliorare, e di molto, l’aspetto cutaneo di viso e corpo. Con la dottoressa Eleonora Iachini, ginecologa e medico estetico, opinion leader per il marchio Filorga,parliamo di pelle e oscillazioni ormonali, qualità della cute e prodotti giusti per ogni età ed esigenza.


Dottoressa Iachini, la pelle femminile risente così tanto del lavoro degli ormoni?

Noi donne di oscillazioni endocrine ne abbiamo parecchie, e tutte si vedono “in faccia”. Il trofismo, la vitalità e il tono della pelle dipendono essenzialmente dagli ormoni circolanti. Non solo per fascia d’età ma anche a seconda delle diverse fasi mestruali (pre, durante e post ciclo). Gli estrogeni, tipicamente femminili, influenzano in modo positivo la cute: la loro presenza si manifesta in un miglior turnover cellulare a vantaggio di un’epidermide più compatta, elastica e luminosa. Un altro ormone condizionante è il progesterone, che rafforza il tessuto connettivo e favorisce la produzione di collagene, elastina e acido ialuronico. Quest’ultima molecola, che idrata e rimpolpa lo strato epidermico, viene prodotta progressivamente sempre meno dopo i 25 anni d’età.


Una pelle radiosa dipende essenzialmente dagli estrogeni, quindi?

Più che dagli estrogeni in assoluto, è l’equilibrio tra estrogeni e progesterone che garantisce il buon funzionamento dell’organo-pelle. Si realizza, in genere, dopo la pubertà, con la regolarizzazione del ciclo mestruale. In età fertile, comunque, quando i livelli di progesterone salgono, come succede nei 10 giorni dopo l’ovulazione che precedono il ciclo mestruale, è normale che la carnagione sia più spenta e facilmente attaccabile da batteri responsabili di impurità.


Quali sono i periodi più critici o, viceversa, più favorevoli per la sua bellezza?

Sfatiamo un mito, non esistono fasi favorevoli. Più semplicemente, la texture della pelle cambia a seconda delle fluttuazioni ormonali. A partire dalla pubertà, caratterizzata da una preponderanza di testosterone (ormone maschile) che non viene sovrastata dall’effetto positivo degli estrogeni: significa più sebo, quindi una cute a tendenza acneica. Ma anche durante la gravidanza, non è che la pelle sia naturalmente radiosa, come spesso si sente dire. Anzi, c’è una prima fase (progestinica) in cui peggiora, è opaca e asfittica; è solo dal secondo trimestre che, aumentando gli estrogeni, la cute attraversa il suo momento migliore, in termini di compattezza e luminosità. Dal parto in poi, con il crollo ormonale, sembrerà invece più sottile e poco elastica.


E con la menopausa?

È un’altra fase molto delicata in cui gli ormoni creano assetti che predispongono all’invecchiamento. Spariscono gli estrogeni, e questa carenza si vede sulla pelle: per il rallentamento del ricambio cellulare diventa più fine, più opaca, più sensibile alle aggressioni esterne; e senza acido iarulonico naturale perde elasticità e si segna. In più, anche i suoi meccanismi di autoriparazione si indeboliscono.


La nostra beauty routine deve essere, perciò, calibrata su queste variazioni ormonali?

Seguire con attenzione le fasi che attraversa la nostra cute ci aiuta tantissimo a scegliere la skincare opportuna, ossia una routine stabilita e precisa di passaggi nella cura della pelle. La mattina è il momento di mettere in atto strategie idratanti e protettive, la sera leggermente rinnovanti o astringenti. Questo schema riflette anche una importante caratteristica della pelle: la notte è più attiva ed assorbe meglio quanto le diamo, di giorno ha un’attività di quiescenza.


Questa distinzione vale per qualsiasi fascia d’età?

Sì, cambiano solo i principi attivi dei cosmetici adatti per ciascun tipo di pelle. Per le più giovani con pelle grassa e impura, la mattina, si mette siero e crema idratante dalla texture super leggera e ad azione sebo-normalizzante. Alla sera, invece, ci vuole un attivo (siero o crema) con acido acetilsalicilico, per esempio, che libera dalle impurità. Dai 20 anni fino ai 40-45, i prodotti esfolianti sono fondamentali per stimolare il rinnovamento cellulare e vanno scelti in base al tipo di pelle: più potenti (sempre con acido acetilsalicilico oppure azelaico) se grassa e spessa, più delicati se sensibile e secca (come l’acido mandelico). Dai 45 anni in poi, e soprattutto dopo la menopausa, le creme-giorno diventano molto più idratanti, con acidi ialuronici capaci di essere assorbiti bene e di penetrare a fondo mentre la sera è il momento ideale per usare prodotti nutrienti a base di molecole anti-ossidanti e lipidi, in modo da rinforzare ed elasticizzare la cute. Non c’è più bisogno, infatti, di esfoliare tutte le sere, basta una-due volte alla settimana con prodotti a base di acido azelaico o mandelico o retinolo a basse percentuali. 


Fai la tua domanda ai nostri esperti



Leggi anche

Ormoni: i campanelli d'allarme

Macchie della pelle: che cosa fare per trattarle ed eliminarle

Pelle sempre bella anche con il ciclo mestruale

Acne: che cosa fare a seconda dell'età e della qualità della pelle