Melasma e macchie della pelle: le cause e cosa fare

La sovrapproduzione di melanina può portare al melasma, ovvero la formazione di antiestetiche macchie brune sulla pelle, che si possono prevenire o trattare. Leggi qui



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Macchie scure, oh no! Fra i disagi estetici più temuti dalle donne c’è il melasma, una malattia della pelle che rientra tra le cosiddette ipermelanosi cutanee, particolari condizioni dove la sovrapproduzione di melanina porta alla formazione di macchie brune sulla pelle, dall’aspetto irregolare, a margini netti e con una colorazione che varia dal grigio-marrone al nero. «Le macchie compaiono soprattutto nelle zone maggiormente foto-esposte del corpo, come viso, avambracci e décolleté», spiega la dottoressa Corinna Rigoni, specialista in Dermatologia e presidente dell’Associazione Donne Dermatologhe Italia.


Che cos’è il melasma

Si tratta di una manifestazione frequente, che non cela condizioni patologiche particolari (ma talvolta può essere correlato a disfunzioni tiroidee oppure ovariche) e neppure può sfociare in problematiche importanti: il melasma è un problema di natura puramente estetica, che va quindi considerato un inestetismo a tutti gli effetti.

«In particolare, a creare disagio psicologico sono le macchie del viso, che tipicamente si concentrano su guance, fronte, mento, naso e prolabio, ovvero la zona sopra il labbro superiore», elenca la dottoressa Rigoni.

«Tutti i fototipi sono a rischio, ma ovviamente le pelli più chiare sono meno soggette, perché essendo poco ricche di melanina il melasma è meno visibile, mentre le carnagioni scure e olivastre sono maggiormente a rischio».


Quali sono le cause delle macchie

La predisposizione genetica gioca un ruolo fondamentale nella comparsa del melasma, per cui avere famigliari che ne soffrono rende più propensi a svilupparlo, ma il principale indiziato è il sole: «Sono i raggi ultravioletti a stimolare la produzione di melanina, il pigmento bruno che aumenta nella pelle quando ci abbronziamo e ci protegge parzialmente dagli effetti nocivi delle radiazioni solari. Talvolta questa produzione non è regolamentata in alcuni punti ed ecco comparire le macchie», avverte l’esperta. A rischio è soprattutto il genere femminile per la stimolazione ormonale, in grado di aumentare l’attività dei melanociti: non a caso, questo disturbo può manifestarsi facilmente durante la gravidanza (quando viene etichettato come “maschera gravidica”) o nelle donne che assumono la pillola anticoncezionale oppure seguono la terapia ormonale sostitutiva durante la menopausa. «Ma a favorire la comparsa di macchie scure possono essere anche i cosmetici, specie se di bassa qualità, oppure terapie fototossiche e farmaci, come alcuni antibiotici».


Come intervenire contro le macchie della pelle

Per essere certi della diagnosi, è fondamentale rivolgersi a un dermatologo che, osservando la morfologia delle macchie e la loro pigmentazione, sa distinguere il problema per esempio dalle lentigo solari o il lichen planus pigmentoso. «Qualunque macchia cutanea di nuova insorgenza merita sempre un approfondimento clinico: spesso, invece, si tende a camuffarla con il trucco, senza badare troppo a cosa può esserci dietro».


Come curare la pelle

I cardini della terapia per il trattamento del melasma sono prodotti depigmentanti locali, sempre abbinati a solari protettivi e formulazioni che favoriscono l’esfoliazione della cute. «Su suggerimento del dermatologo si può ricorrere anche a speciali formulazioni galeniche, preparate direttamente in farmacia in maniera personalizzata. Evitiamo il fai-da-te, perché un prodotto non vale l’altro: il melasma può essere epidermico, cioè localizzato nella parte più superficiale della pelle; dermico, che colpisce gli strati più profondi; misto, localizzato in entrambi i distretti. La terapia deve variare a seconda del problema, diventando più o meno drastica, per non risultare del tutto inutile e non peggiorare addirittura il problema». Si può ricorrere anche a peeling chimici, laser specifici e luce pulsata, magari abbinando tra loro più trattamenti, ma sempre e solo su consiglio medico.


Come eliminare il melasma in modo naturale

Sul web circolano spesso notizie di rimedi naturali, come il succo di limone da passare sul viso con un batuffolo di cotone: «La vitamina C ha certamente un effetto schiarente, ma usare il succo di limone in purezza può scatenare effetti paradossi, creando irritazione.

L’unico “consiglio della nonna” davvero efficace è indossare occhiali da sole e cappello quando dobbiamo camminare o sostare a lungo sotto il sole, perché la vera strategia utile sta nella prevenzione».

  • Primo: se dobbiamo assumere qualche farmaco, leggiamo attentamente il foglietto illustrativo per controllare tra gli effetti collaterali l’eventuale presenza dell’iperpigmentazione, in modo da evitare la contemporanea esposizione al sole.
  • «Secondo. Utilizziamo sempre un’adeguata protezione solare quando usciamo all’aria aperta, anche in caso di cielo coperto o di esposizioni di breve durata», raccomanda l’esperta, «ed evitiamo di esporci al sole con il make-up, a meno che i prodotti non siano appositamente formulati con un fattore di protezione solare».
  • Terzo e ultimo consiglio: chi è predisposto al melasma deve scegliere per la normale vita in città creme viso quotidiane con un SPF pari almeno a 15 o 20 in su, per essere costantemente protetto, e che svolgano un’azione schiarente, illuminante e anti-macchie grazie a principi attivi come arbutina, acido cogico, acido azelaico e acido salicilico.


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