COMBATTI LA SECCHEZZA VAGINALE CON IL LASER
Dopo la menopausa, le pareti della vagina diventano più sottili e meno elastiche (i medici parlano di atrofia) e anche la naturale lubrificazione va in tilt. «Risultato: irritazioni, dolori durante i rapporti e secchezza vaginale, che coinvolgono oltre il 20% delle donne over 50», spiega Fiammetta Trallo, specialista in ginecologia e ostetricia.
«Le soluzioni non mancano: creme e ovuli a base di acido ialuronico, o gel a base di policarbofil, ad azione più prolungata, per migliorare l’idratazione.Oppure, ovuli, compresse o gel vaginali a base di estrogeni che contrastano atrofia e ridotta lubrificazione».
Per chi desidera una soluzione duratura e non vuole ricorrere agli ormoni, oggi c’è la laserterapia intravaginale, metodica ambulatoriale sicura e indolore (non è necessaria alcuna anestesia), consigliata anche dall’Associazione ostetrici e ginecologi ospedalieri italiani.
«Il laser utilizzato è quello a CO2 frazionato: attraverso una sonda intravaginale, emana un particolare raggio che stimola la mucosa a produrre nuovi fibroblasti, le cellule responsabili della produzione di collagene che in menopausa “vanno in letargo”.
Così, le parti intime recuperano gran parte del loro spessore, e il turgore e l’idratazione ritornano ad essere quelli della gioventù, riducendo il rischio di infezioni vaginali e di cistiti, soprattutto post coitali». Sedute necessarie: 3 a distanza di un mese l’una dall’altra, al costo di 250-350 euro l’una. L’effetto del trattamento dura più di un anno e può essere ripetuto.