Capelli crespi, le strategie per domarli
“Elettrizzati” e ribelli, i capelli crespi non tengono la piega e risentono del clima umido. Ma lucidarli a specchio è possibile, con le cure anti-frizz per la detersione e lo styling
Scintille di capelli che svolazzano da tutte le parti, indisciplinate, secche e opache. Tipiche di chi ha la capigliatura riccia o mossa, disegnano un look tutt’altro che setoso. Anzi i capelli crespi, tormentone “trasversale” che non conosce limiti di età, donano un aspetto disordinato, anche se la tua haircare è impeccabile e cerchi di domare le chiome ribelli con “cento colpi di spazzola” (non è solo il titolo di un libro famoso, è anche il gesto quotidiano delle amazzoni anticrespo).
Ma a cosa è dovuta la tendenza dei capelli a incresparsi, formando sottilissimi “arabeschi” di cui faresti volentieri a meno?
Sei sicura di trattare bene i capelli?
«Il fusto capillare è composto dalle cuticole che sono un po’ come le tegole di un tetto: quando sono compatte, ben unite e allineate, il fusto appare forte e sano mentre quando si separano e si sollevano la superficie esterna dei capelli appare sfibrata», risponde il dottor Umberto Borellini, cosmetologo a Milano. «E non si tratta solo di un inestetismo. Se la barriera protettiva formata dal puzzle di cuticole si sfalda, il capello non trattiene al suo interno il giusto grado di umidità, diventando ruvido e disidratato. Non a caso l’aggettivo crespo viene usato come sinonimo di secco».
Le cause? Sì, la genetica conta perché è innegabile che se in famiglia molti hanno i capelli crespi, ti toccherà la stessa sorte. Ma anche il modo in cui tratti le chiome ha il suo peso: il cloro delle piscine, lo smog, il fumo di sigaretta, l’esposizione al vento e alle radiazioni ultraviolette senza un’adeguata fotoprotezione, le decolorazioni che riversano sul capello una pioggia di sostanze chimiche (acqua ossigenata, ammoniaca, parafenilendiamina nota come PPD), i frequenti lavaggi con shampoo ricchi di tensioattivi anionici che risultano aggressivi, come il sodium laureth sulfate e il sodium lauryl sulfate, l’acqua della doccia troppo calcarea nonché l’uso continuo di piastre e spazzole termiche liscianti.
Insomma, se vuoi partire alla ricerca del glow perduto, sfoggiare una corona di capelli morbida e luminosa, devi trattarli con rispetto, gettando alle ortiche le cattive abitudini e prendendoti cura della loro salute.
Nutri i capelli con un olio vegetale
Qualche idea salvacapelli? «Mettere uno spray protettivo o uno schermo anticloro prima di tuffarsi in piscina; controllare che shampoo, balsami e maschere siano formulati senza parabeni, oli minerali come la paraffina, tensioattivi aggressivi (spesso riassunti nella sigla SLS) e altre sostanze che depauperano il capello come la DEA cocamide; coccolare periodicamente le chiome con una maschera rivitalizzante e, se non basta, regalarle un soin di lucentezza extra con un impacco di olio vegetale (di argan, di cocco, di oliva, di avocado, di mandorle dolci, di germe S di grano o di burro di karité preso in panetto e lasciato fondere al calore), tenuto in posa avvolgendo la testa in un turbante per un’oretta», consiglia il dottor Borellini.
«Rimedio delle nonne mai tramontato, l’impacco di olio nutre i capelli in profondità, attenuando sia l’effetto crespo sia la sensazione tattile di aridità grazie a un booster di idratazione». L’olio vegetale puro, tuttavia, è per molte ma non per tutte. «Va risciacquato molto bene e non è adatto a ogni tipo di capelli», avverte Giulia Cantarini, tricologa a Osimo (Ancona) e consulente della linea per capelli Keramos.
«Se i capelli sono fini e sottili, l’olio usato al naturale li appesantisce troppo, col rischio di sostituire il problema del crespo con quello del floscio, cioè di un capello molle e cascante anche con una perfetta scalatura». Meglio, quindi, rinunciare al fai da te e usare prodotti antifrizz che racchiudono questi preziosi oli in un vasetto.
Capelli crespi? Punta su una maschera pre-shampoo
«Consiglio di trattare i capelli crespi con una maschera pre-shampoo, da fare due volte alla settimana e lasciare agire 30 minuti, che unisca agli olii vegetali (come l’argan, il cocco, il ricino, la macadamia, il burro di mango o di karité) sostanze ristrutturanti quali la cheratina idrolizzata, la fitocheratina e le ceramidi», prosegue Giulia Cantarini.
«Dopo mezz’ora si rimuove la maschera con un solo lavaggio usando uno shampoo addolcente, privo dei già menzionati tensioattivi anionici che hanno il torto di essere troppo schiumogeni. Meglio leggere l’Inci e scegliere i più delicati tensioattivi anfoteri o cationici come le betaine, zuccheri che grazie al loro effetto antistatico riducono la carica elettrostatica del capello, richiudendo le squame e rendendolo docile al pettine.
Dopo lo shampoo, anche se hai fatto la maschera pre-shampoo, applica un balsamo anticrespo con attivi performanti: cheratina liquida, glicerina vegetale, pantenolo, proteine idrolizzate del grano, della soia e della seta unite a un immancabile (occhio a verificarne la presenza) agente condizionante, pronto a sigillare le cuticole e a neutralizzare le cariche elettrostatiche che fanno svolazzare i capelli. Un nome per tutti? Cetrimonium chloride».
Capelli crespi? Fai uno styling anti-frizz
Dopo un’accurata detersione fatta di tre passaggi, maschera pre-shampoo, shampoo e balsamo, la lotta al crespo procede con prodotti per lo styling ad hoc. Per capelli ricci e ondulati, basta stendere un po’ di gel modellante e texturizzante che si distingua per le sue caratteristiche anti-frizz: definisce il riccio in onde morbide e ben disegnate.
Per capelli lisci, invece, meglio usare uno spray leggero dal finish luminoso: olio-gel o olio secco con siliconi volatili dall’azione filmante, oppure il tocco glam dei cristalli liquidi (come i semi di lino) che, oltre a inguainare il fusto in un film protettivo, vantano un’azione disciplinante.
Anti-frizz, i servizi speciali dal parrucchiere
Per fare pace con le ciocche ribelli, puoi chiedere al tuo parrucchiere dei trattamenti speciali che ti regaleranno dei capelli a specchio. I più efficaci contro il crespo sono tre: il trattamento “straigth”, l’hair botox e la laminazione.
«Il primo è indicato per capelli molto crespi e indisciplinati e prevede una crema a base di cisteina, l’aminoacido solforato indispensabile per la cheratinizzazione del capello poiché forma i ponti disolfuro che rendono stabile e resistente la cheratina. Va applicato sulle lunghezze, asciugato con un getto di aria fredda e fatto penetrare con un’apposita piastra in ceramica», spiega Franco Curletto, hair stylist a Torino e Milano.
«Dopo la posa, si lava la crema con uno shampoo dedicato, cui segue una maschera riacidificante che richiude le cuticole. Tutto il procedimento dura tre ore e garantisce un liscio perfetto per cinque mesi. Va inoltre precisato che la crema effetto “straight” esiste in due formulazioni: una per capelli naturali, e una per quelli tinti o con colpi di sole. Molto in voga è anche l’hair botox, adatto a capelli sfibrati, disidratati e “svuotati” perché va a rimpolpare la fibra capillare. Viene applicata una crema ricca di aminoacidi e proteine, e fatta penetrare grazie al calore di una lampada a infrarossi per una ricostruzione profonda della fibra capillare». Così i capelli risultano densi e corposi.
Di moda è infine la laminazione, studiata per capelli fini e sottili. «Si applica sulle lunghezze un fluido a base di cheratina ad azione filmogena, che viene fissato alla superficie esterna dei capelli con la piastra in ceramica», prosegue Curletto. «La cheratina non penetra in profondità ma “cementa” e sigilla le cuticole, eliminando l’indesiderato frizz».
L’importante è mantenere i risultati usando a casa il kit anticrespo, formato da tre prodotti specifici consigliati dall’hair stylist: shampoo, balsamo, maschera o latte e protettivo termico, da inserire nella routine quotidiana. Per sfoggiare in ogni istante una chioma da star.
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