Inquinamento, come difendere la pelle dallo smog

Le particelle inquinanti penetrano nei pori e arrivano nei tessuti, favorendo rughe, macchie, infiammazioni e allergie. Proteggiti così



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Se vuoi che la tua pelle resti compatta e morbida, luminosa e uniforme, tieni in considerazione anche la variabile “2.5”: è la misura in micrometri sotto alla quale i pulviscoli dello smog sono così piccoli da penetrare nei pori della pelle e da lì più in profondità, nei tessuti.


Conosci meglio l’aging urbano

«È dimostrato che l’aria della città mette quotidianamente a dura prova la pelle, depositando particelle di inquinamento, sporcizia, polvere e generando così un eccesso di radicali liberi. Questi a loro volta interferiscono con la capacità della cute di trattenere acqua e con la sintesi del collagene e dell’elastina, con la conseguente comparsa prematura di rughe e macchie scure. Inoltre, gli inquinanti favoriscono le allergie e le infiammazioni, con rossori, bruciori, pizzicori, e anche l’ipercheratinizzazione, ossia l’ispessimento e l’alterazione dello strato corneo, che rende la pelle più ruvida, opaca e disidratata», spiega il dermatologo, allergologo e immunologo Carlo Di Stanislao, Università dell’Aquila.

Altrettanto insidioso è l’inquinamento indoor, a cui siamo esposte per circa l’80% del tempo, con le sue particelle potenzialmente nocive, come i Cov (composti organici volatili: propano, formaldeide, toluene, acetaldeide) emessi da molteplici oggetti domestici e da ufficio, per esempio mobili e arredamenti, in particolare quelli acquistati da poco.

Ecco perché è fondamentale difendere anche la pelle, oltre che i polmoni (e il cuore, come dimostrato dalle ultime ricerche), dall’aggressione incrociata outdoor/indoor degli inquinanti. Ti spieghiamo come.


Elimina ogni impurità

La sera una pulizia accurata è indispensabile. Puoi utilizzare un detergente schiumogeno ma delicato, da emulsionare con acqua e sciacquare, oppure un gel leggero, che trasformandosi in olio durante l’applicazione aiuta a mantenere la barriera epidermica e previene le irritazioni, incluse quelle da smog.

Spiega Carlo Di Stanislao: «Ideali per tutte le tipologie di pelle, anche sensibili, sono le acque micellari, che grazie alla particolare struttura priva di tensioattivi polari, inglobano le impurità della pelle rispettando il film idrolipidico, detergendo in profondità viso, occhi e labbra in un unico gesto. Consigliato anche un olio démaquillante o un olio vegetale biologico (di camelia, di ribes, di riso, d’argan, o d’oliva, a seconda delle preferenze), da massaggiare per 3-4 minuti: pulisce per affinità e rispetta la fisiologia cutanea».

Dopo una giornata particolarmente inquinata, la sera è consigliabile effettuare una detersione ancora più profonda, per esempio utilizzando gli speciali device con testine oscillanti, perché le particelle dello smog sono fino a 50 volte più piccole del diametro di un poro e spesso la pulizia “a mano”, per quanto accurata, non è sufficiente a eliminarle completamente.


Rinforza la funzione barriera

Due o tre volte alla settimana aggiungi alla routine una maschera detossinante o purificante, per esempio a base d’argilla o di carbone vegetale puro. Nei periodi di maggior bisogno, quando la pelle appare particolarmente provata, puoi applicare anche più maschere una dietro l’altra, sullo stile del layering giapponese, seguendo la corretta sequenza: prima si applicano le maschere esfolianti e poi le purificanti, quindi si passa alle maschere idratanti, che rinforzano la funzione barriera, messa a repentaglio dagli inquinanti.

Ogni mattina, invece, sulla pelle pulita metti un siero o un fluido antiossidante, per alzare le difese antismog. I più efficaci contengono antiossidanti, come il coenzima Q10, i polifenoli dal tè verde, il resveratrolo e la vitamina C, e ingredienti che migliorano il microcircolo, come picnogenolo, mirtillo nero, superossidodismutasi. Sopra, applica una crema effetto scudo. «Ottime quelle con grassi Omega 3 e 6 che, oltre a essere antinfiammatori, rafforzano il film idrolipidico. Ma più in generale sono utili le molecole antiossidanti e quelle antiinfiammatorie e lenitive, come vitamina C ed E, acido ialuronico a diversi pesi molecolari, oli vegetali - per esempio di mandorle dolci o di jojoba - nonché le molecole idratanti e i nutrienti che arrivano dalla green chemistry (formulate secondo i canoni dell’ecocompatibilità), come il colesterolo e la glicerina», dice Carlo Di Stanislao.

Da ricercare tra gli ingredienti anche l’alga chlorella, che per i suoi poteri antiossidanti e la sua capacità di produrre ossigeno purifica e rinforza le difese cutanee anche in ottica antiquinamento.


Difenditi dall'ozono

Le ricerche dimostrano che lo smog fotochimico da ozono, tipico delle giornate molto luminose, anche invernali, provoca danni strutturali alle proteine del derma, come il collagene. «Proteggi la pelle con blend di filtri fisici e chimici di nuova generazione più fluidi e quindi più gradevoli. Scegli creme o sieri con acido ferulico e carnosina che contrastano il danno incrociato da raggi UV e smog», consiglia Carlo Di Stanislao.

Fondamentale anche un buon fondotinta, compatto o fluido, che rinforza l’azione scudo. «Sono molto funzionali i fotoprotettori ad ampio spettro uniformanti dell’incarnato, che nascono proprio per evitare che l’applicazione del fondotinta possa alterare l’efficacia del solare steso come base».



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