Floriterapia di Bach

Floriterapia di Bach
Sicurezza d’impiego
L’iperico è presente nelle monografie dell’ESCOP e in quelle dell’OMS, e nelle Farmacopee ufficiali italiana ed europea; in Italia è presente in commercio anche come vero e proprio farmaco.
Il suo impiego deve essere disgiunto da quello di altri farmaci antiansia e antidepressivi, oltre che di contraccettivi orali, ciclosporina, clopidogrel, digossina, alcuni farmaci biologici e prodotti impiegati nel trattamento dell’AIDS, barbiturici, alcuni antiepilettici, anticoagulanti, tramadolo e così via.
In sintesi, per le sue caratteristiche di pianta sicuramente attiva ma con possibili svariate interazioni con altri farmaci, se ne raccomanda sempre un uso guidato dal medico.
Solitamente l’iperico, globalmente molto utilizzato, risulta ben tollerato, anche meglio di altri farmaci antidepressivi; sono state peraltro segnalate reazioni indesiderate quali insonnia, sogni vividi, stati d’ansia e di agitazione, irritabilità, capogiro, disturbi intestinali e così via.
Anche l’applicazione topica dell’olio di iperico può dare effetti indesiderati quali l’eritema solare, in quanto aumenta la sensibilità della pelle, specie se chiara, ai raggi ultravioletti, innescando il cosiddetto effetto fotosensibilizzante.
In mancanza di studi clinici che ne confermino la sicurezza durante la gravidanza, in allattamento e in età pediatrica, se ne sconsiglia l’uso a meno di una diversa indicazione del medico.
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