Floriterapia di Bach

Floriterapia di Bach
Sicurezza d’impiego
Il ginkgo è una pianta molto studiata ed è citata nelle monografie dell’ESCOP e dell’OMS, oltre che nella Farmacopea ufficiale europea.
Gli studi scientifici segnalano alcune situazioni in cui l’impiego degli estratti della pianta richiede qualche precauzione: per esempio, dosi elevate di ginkgo possono causare stati di agitazione, nausea e vomito e sensazione di debolezza, e sono stati segnalati fenomeni di sanguinamento spontaneo in soggetti che assumevano contemporaneamente farmaci dotati di azione analoga (anticoagulanti o antiaggreganti piastrinici quali acido acetilsalicilico e ibuprofene). Il ginkgo è controindicato in soggetti che assumano farmaci quali antidepressivi e alprazolam, e richiede un uso controllato nei soggetti affetti da diabete mellito di tipo 2, in quanto può contribuire a ridurre i livelli di glucosio del sangue. I semi di ginkgo, sia freschi sia essiccati, non devono essere consumati.
L’uso degli estratti della pianta va evitato durante la gravidanza e l’allattamento, salvo diverse indicazioni da parte del medico curante; per quanto riguarda l’età pediatrica, mancano dati certi a sostegno della sicurezza d’uso, quindi se ne raccomanda un impiego prudente e limitato alla prescrizione medica.
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