Vitamina B12

Vitamina idrosolubile, detta anche cobalamina e cianocobalamina, che partecipa alla maturazione dei globuli rossi a partire dalle loro cellule progenitrici e alla sintesi di alcuni acidi grassi e aminoacidi. Fabbisogno e fonti L’apporto nutrizionale minimo consigliato, in genere coperto da un’alimentazione equilibrata, è di 1-2 mg al giorno per i bambini, 2-2,4 mg per adolescenti […]



Vitamina idrosolubile, detta anche cobalamina e cianocobalamina, che partecipa alla maturazione dei globuli rossi a partire dalle loro cellule progenitrici e alla sintesi di alcuni acidi grassi e aminoacidi.


Fabbisogno e fonti

L’apporto nutrizionale minimo consigliato, in genere coperto da un’alimentazione equilibrata, è di 1-2 mg al giorno per i bambini, 2-2,4 mg per adolescenti e adulti, 2,6-2,8 mg per le donne in gravidanza e durante l’allattamento.

La vitamina B12 è presente in tutti i prodotti animali (carne, pesce, prodotti caseari). È relativamente stabile al calore e all’aria, ma sensibile alla luce e ai raggi ultravioletti, agli acidi e alle basi.


Metabolismo e carenza

L’assorbimento intestinale di vitamina B12, che ha luogo nell’ultima parte dell’intestino tenue (ileo terminale), è possibile solo in presenza di una glicoproteina secreta dallo stomaco, il fattore intrinseco. La carenza di vitamina B12, che non è rara nei Paesi industrializzati, può dunque essere causata sia, eccezionalmente, da apporti nutrizionali insufficienti (in caso di veganismo), sia da una gastrectomia (asportazione dello stomaco) o da una malattia responsabile di un’anomalia nella secrezione del fattore intrinseco (anemia perniciosa, ovvero malattia di Biermer, o patologia ereditaria caratterizzata da un deficit congenito del fattore intrinseco). Questa carenza può inoltre essere dovuta a una patologia dell’intestino tenue, alla resezione della sua porzione terminale o, eccezionalmente, a un’infezione cronica di quest’organo. La carenza di vitamina B12 non è rara negli anziani.

Il fegato, in cui si accumula la vitamina B12, può sopperire a uno scarso apporto o a un disturbo dell’assorbimento per 2-3 anni. In seguito compaiono i primi segni di carenza: stanchezza generalizzata, perdita dell’appetito, alterazioni ematologiche (anemia megaloblastica), neuropsicologiche e psichiatriche (sensazione di bruciore cutaneo, neurite ottica, ossia infiammazione del nervo ottico, perdita di memoria, variazioni dell’umore, depressione) e mucose.


Impiego terapeutico

La vitamina B12, somministrata per iniezione intramuscolare, è indicata nella carenza corrispondente. La somministrazione endovenosa di uno dei suoi derivati, l’idrossicobalamina, è praticata in caso di intossicazione da cianuro. La somministrazione farmacologica di vitamina B12 è controindicata in rari casi (in particolare in certi tumori).