Vista al top anche dopo i 50: punta su tè verde e cacao

Tè verde e cacao sono due alimenti fondamentali per mantenere giovani ed efficienti i tessuti oculari. Il segreto? La ricchezza in catechine



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Anche la vista peggiora con il passare del tempo. «Si tratta di danni legati allo stress ossidativo, quindi all’invecchiamento delle cellule dell’occhio, in primis nella retina e nel nervo ottico, che possono portare poi alla cataratta e al più grave glaucoma», spiega la biologa nutrizionista Paola Anselmi.

«Per gli over 50 la prevenzione si basa su regolari visite dall’oculista, ma anche su alcuni alimenti».


“Miracolose” perché...

In particolare, diversi studi hanno sottolineato l’importanza delle catechine, antiossidanti presenti nel tè verde (di cui rappresentano addirittura il 20-30% del peso) e nel cacao.

«Queste sostanze aumentano il flusso sanguigno alla retina, favorendo l’ossigenazione di tutta l’area e ritardando l’invecchiamento delle cellule perché ne favoriscono il rinnovamento, contrastando anche l’azione dei radicali liberi e inibendo le infiammazioni croniche», spiega l’esperta.

«In più, le catechine hanno la proprietà di passare dall’apparato gastrointesinale ai tessuti oculari in modo massiccio, per cui è davvero possibile gli alimenti che le contengono per tirare indietro le lancette della nostra capacità visiva».


Per farne il pieno

Via libera a tè verde e cacao, quindi, con qualche “trucco” per assumere il massimo possibile di catechine.

«Il tè va preparato con acqua a temperatura non superiore a 85 °C per mantenere inalterati i benefici dei principi attivi e va lasciato in infusione per 5 minuti», consiglia la dottoressa Anselmi. «Va poi bevuto almeno un’ora prima dei pasti o due ore dopo, così da avere lo stomaco vuoto e ottimizzarne l’assunzione. Un paio di tazze di tè al giorno, caldo o freddo, sono l’ideale, ancora meglio se senza zucchero per tenere sotto controllo la glicemia».

Un altro efficace modo per assumere catechine è poi quello di consumare fave di cacao crude.

«Le puoi sgranocchiare come fossero mandorle o nocciole: 5 o 6 fave a metà mattina o a metà pomeriggio, lontane dai pasti principali», suggerisce sempre la nutrizionista.

«Se il loro sapore intenso e un po’ amaro non ti piace, puoi polverizzarle e unirle a centrifughe o frullati di frutta. In alternativa, vanno benissimo le tavolette di cioccolato fondente o raw (fatte solo con cacao, burro di cacao e zucchero di canna o di cocco). Ma non più di 4 quadratini al giorno, 30 g circa, a metà mattina o metà pomeriggio come spezzafame».


Altre buone abitudini

Mai poca acqua: la scarsa idratazione riduce la produzione di lacrime, quindi le palpebre creano un maggior attrito sull’occhio e si possono creare delle micro irritazioni.

Non solo: in caso di caldo intenso la disidratazione può portare alla contrazione del vitreo, causando uno strappo della retina.

Mai troppi grassi: quelli saturi possono ostacolare la microcircolazione all’interno dell’occhio, limitando l’ossigenazione. Così l’occhio invecchia prima.

Mai tanti zuccheri: Secondo l’Oms (l’Organizzazione mondiale della sanità), una dieta povera di zuccheri aiuta a prevenire le malattie dell’occhio.



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Articolo pubblicato nel n° 5 di Starbene in edicola dal 15 gennaio 2019

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