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Daikon: perché fa bene e come consumarlo

È facile da coltivare. Se segui le nostre dritte per portare in tavola questo ravanello orientale, ricchissimo di proprietà nutrizionali




«Il daikon sembra una grossa carota bianca, ma in realtà è un tipo di ravanello che arriva dall’Estremo Oriente. Ha anche un sapore simile, piccante e acidulo, anche se più intenso», spiega Francesco Beldì, agronomo ed esperto di coltivazione biologica. «È una radice facile da coltivare: i semi hanno una germinazione molto rapida e in poco meno di 2 mesi puoi già portarlo in tavola. La primavera e la fine dell’estate sono i momenti migliori per iniziare la coltivazione».


Dove trovare i semi e come fare

Li trovi anche biologici sia nei garden sia center sia online. Scegli un terreno in posizione soleggiata e che non sia troppo sassoso. Scava un solco poco profondo e posiziona 1 seme ogni 10 cm, poi ricopri con un velo di terra. Bagna con delicatezza e mantieni sempre leggermente umido.


Come curare la piantina

Quando le piantine avranno le prime 4 foglie, fertilizza con un concime organico pellettato, meglio se di origine vegetale (per esempio a base di borlanda). Innaffia al tramonto e aspetta che le foglie comincino ad afflosciarsi prima di bagnare ancora. Raccogli quando la cima della radice avrà un diametro di circa 3 cm.


Un alimento prezioso

«Il daikon ha proprietà disintossicanti, diuretiche e drenanti. In più aiuta a bruciare i grassi, perché è in grado di metabolizzarli. Ed è perfetto anche se si è a dieta, perché ha circa 15 calorie per 100 g», spiega Alessandra Zappa, biologa nutrizionista.

«Ricco di sali minerali e di vitamina C, si mangia per lo più cotto. È ottimo cotto al vapore, al forno e nelle zuppe, ma è buono anche crudo in insalata. Unica avvertenza: la sommità della radice ha un sapore meno intenso».


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