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Semi di chia, olio di cocco, spirulina: sono davvero cibi miracolosi?

Promettono salute e bellezza. C’è da crederci? Lo abbiamo chiesto a due esperti

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di Francesca Soccorsi

Bacche antiossidanti, alghe supernutrienti, mieli capaci di combattere i batteri. Ogni giorno spunta fuori un cibo dalle proprietà miracolose. Ci sarà da fidarsi? I dubbi non mancano, tanto che il quotidiano britannico The Guardian ha dedicato all’argomento un’inchiesta per capire che cosa c’è di vero. Cinque sono i cibi più gettonati del momento: l’olio di cocco, il miele di manuka, i semi di chia, l’aceto di mele, l’alga spirulina.
Noi di Starbene li abbiamo esaminati con i nostri esperti, il dottor Luciano Atzori, Consigliere dell’Ordine nazionale dei biologi, e il dottor Luca Speciani, medico e alimentarista. Ecco che cosa abbiamo scoperto.


OLIO DI COCCO
Basta farsi un giro sul web per scoprire che quest’olio è fra le mode del momento. L’attrice Jennifer Aniston lo usa per dimagrire e gli atleti della nazionale inglese di rugby per potenziare i muscoli. Ai suoi acidi grassi, poi, si attribuisce il merito di regolare il glucosio nel sangue e, persino, di prevenire l’Alzheimer.
La verità. «Nessuno studio scientifico ha finora dimostrato gli effetti benefici di cui si parla», dice il biologo Luciano Atzori. «Questo condimento è ricchissimo di acidi grassi saturi, che rappresentano una fonte di energia disponibile. Ma nella nostra alimentazione abbiamo bisogno di lipidi sani, estratti in modo semplice e naturale, a freddo. E non di un prodotto come questo, trattato, impoverito e usato nell’industria come additivo grasso di basso costo», commenta Speciani.

MIELE DI MANUKA
La cantante Kylie Minogue usa questo miele per schiarire la voce. Come mai? Per le sue caratteristiche antibatteriche, dovute alla presenza di buone quantità di perossido di idrogeno e di uno zucchero, il metilgliossale. Sono in tanti a pensare che possa sostituire addirittura gli antibiotici.
La verità. «La teoria si basa su test in vitro che, spesso, vengono smentiti alla prova sull’uomo», commenta il nostro biologo. E il dottor Speciani aggiunge: «In genere la medicina tradizionale attribuisce ai mieli provenienti da piante medicinali le proprietà delle piante stesse. Ma i principi attivi spesso vengono alterati nel processo di elaborazione delle api e, poi, in fase di lavorazione del prodotto. Il perossido di idrogeno, inoltre, uccide i batteri perché ha un’azione pro-ossidante, quindi genera radicali liberi che, nell’organismo, combattono le infezioni. Ma i radicali liberi possono anche essere dannosi. Ci vuole prudenza nell’esaltarne le virtù».

ACETO DI MELE
I suoi fan, tra cui Kim Kardashian e Megan Fox, sostengono che sia utile per depurarsi. E c’è anche chi lo sponsorizza per migliorare la digestione, chi attribuisce virtù anticolesterolo e bruciagrassi, chi lo usa contro il mal di gola e chi come energizzante. Il merito sarebbe tutto dei triterpenoidi che contiene, efficaci antiossidanti naturali.
La verità. «Un aceto, da qualunque liquido zuccherino sia ottenuto, è semplicemente un prodotto di fermentazione, privo di virtù leggendarie. E, vista l’overdose di cibi lievitati che ci affligge, è meglio condire l’insalata con un po’ di limone e olio», sottolinea il dottor Speciani. In ogni caso, ricordiamo che, come qualsiasi tipo di aceto, se assunto in gran quantità, può dare disturbi gastrici. «La sua proprietà antinfiammatoria è reale», aggiunge il dottor Atzori. «Ma solo se l’aceto di mele è bio, non filtrato e non pastorizzato. Con queste caratteristiche, però, è difficile trovarlo in commercio» conclude il biologo.

SEMI DI CHIA
Nel suo libro di ricette It’s all good l’attrice Gwyneth Paltrow sparge i semi di chia un po’ ovunque, perché ritenuti utili per perdere peso (merito delle proteine e delle fibre, che riducono la fame), per mantenersi giovani e per tenere sotto controllo il colesterolo (contengono Omega 3).
La verità. Chi li usa fa leva sul punteggio Orac molto elevato (la scala Orac valuta il potere antiossidante di un alimento e la sua reale capacità di assorbimento dell’organismo). «Ma per raggiungere la quota giornaliera di antiossidanti (circa 5000 unità Orac), dovremmo mangiarne almeno 60 g al giorno, con il rischio di disturbi intestinali e reazioni allergiche. Basta seguire una dieta varia per assicurarsi i nutrienti giusti», dice il biologo. «Per rinforzare le ossa, specie se si è intolleranti ai latticini, possono essere molto utili», sottolinea Speciani. «Insieme al sesamo, infatti, hanno un contenuto di calcio superiore a quello di qualunque altro seme (600 mg/100 g)».

SPIRULINA
Sono tante le celeb che usano l’alga spirulina nelle loro ricette, da Kate Winslet a Oprah Winfrey, nota conduttrice della tv americana. Indicata da molti come una vera panacea, perché ricca di nutrienti (calcio, potassio, magnesio, ferro, vitamine del gruppo B) e di un mix di aminoacidi essenziali che sarebbero in grado di regolare il metabolismo, controllare il diabete, la pressione arteriosa e persino attenuare ansia e depressione.
La verità. «La sola azione accertata è quella energizzante sui muscoli. Se si ha bisogno di integrare lo iodio è senz’altro utile perché ne contiene molto. Attenzione, però: in caso di ipertiroidismo non va bene ed è sconsigliata a chi soffre di malattie autoimmuni», spiega il biologo Luciano Atzori. «La spirulina secca è un integratore alimentare sicuramente ricco (contiene più proteine dei legumi e altri nutrienti utili, tra cui acido gamma-linolenico, vitamine del gruppo B, betacarotene, potassio e calcio). Ma non può migliorare la pressione e risolvere i problemi cardiaci», sottolinea Luca Speciani.

Articolo pubblicato sul n° 15 di Starbene in edicola dal 31 marzo 2015