Cannella, toccasana per la digestione e afrodisiaca

Combatte i microbi, dà sprint all’eros e aiuta a digerire bene. In più, secondo gli ultimi studi, la cannella a può abbassare i livelli di zuccheri nel sangue. Leggi qui



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«La cannella, o cinnamomo, è una spezia originaria dell’Isola di Ceylon», spiega Marilla Buratti, medico esperta di terapie naturali a Milano. Un tempo la cannella era preziosa quanto l'oro e arrivava in Occidente lungo la “via del cinnamomo” che collegava l’Indonesia all’Africa. Nelle culture antiche era considerata un dono di buon auspicio, ma anche un profumo afrodisiaco e un medicinale stimolante. I suoi poteri antisettici erano conosciuti già nel Medioevo, quando ci si difendeva dalle infezioni portando sul petto un sacchettino di essenze tra cui appunto la cannella. In India e Oriente era (ed è) molto usata in infusi contro mal di stomaco, influenze, diarrea, ed era aggiunta ai cibi per prolungarne la conservazione. I medici dell’antica Roma invece raccomandavano massaggi rinforzanti con cannella diluita in olio.


Principi attivi e proprietà

  • L’inconfondibile profumo della cannella è dovuto a un cocktail di essenze: tra le più importanti, aldeide cinnamica e eugenolo.
  • Estratti di cannella sono un toccasana per stomaco e intestino: favoriscono la digestione e bloccano le fermentazioni intestinali.
  • Secondo le ultime ricerche l’essenza è un vero antibiotico naturale, da usare per rinforzare le difese contro influenze e bronchiti. Sulla pelle combatte infezioni e micosi e allevia anche le gengiviti.
  • Ha un effetto tonificante: solleva il morale, comunica ottimismo e riscalda l’eros.
  • Secondo le ultime ricerche la cannella aiuterebbe ad abbassare il tasso di zuccheri nel sangue, contribuendo a prevenire il diabete. Tuttavia, il meccanismo d’azione non è ancora chiaro. Si ipotizzano due possibilità: la cannella ridurrebbe l'assorbimento di glucosio limitando la digestione degli zuccheri complessi. Oppure potenzierebbe l'azione dell'insulina andando ad agire sui recettori insulinici o su altre molecole che veicolano gli zuccheri negli adipociti.


Come la trovi

  • Scorza In cucina e in fitoterapia rende meglio della polvere già pronta. Grattugiala all’ultimo momento su dolci, frutta cotta, latte caldo. Ricorda che, usandola spesso in cucina per aromatizzare i dolci, la cannella ti permette di ridurre le quantità di zucchero.
  • Tisana Contro digestione difficile e come tonico antistress prepara un infuso versando su un cucchiaino di scorza di cannella sbriciolata una tazza di acqua bollente. Lascia riposare 10 minuti e filtra. Bevine due tazze al giorno dopo i pasti. Se punti ad abbassare la glicemia ricorda che la semplice tisana non fornisce la quantità di principi attivi necessaria e devi ricorrere agli integratori (sotto controllo medico).
  • Essenza Prendine un paio di gocce (importante: scegli la qualità migliore) con un cucchiaino di miele contro pesantezza di stomaco, crampi addominali e durante l’influenza. Qualche goccia aggiunta al sapone per la doccia ti dà la carica fin dal mattino. Aggiungila all’olio per massaggi per sciogliere contratture muscolari e cellulite (1 goccia per cucchiaio di olio di base).
  • Integratori Di solito composti in associazione con altre sostanze (come gelso o acido lipoico) vengono prescritti dal medico nutrizionista per migliorare la digestione e regolare il metabolismo di zuccheri e grassi.


Usi alternativi

In casa Se i bimbi sono agitati metti nella loro camera un diffusore con sette gocce di essenza di arancio e due di cannella: si calmeranno. 

Per l’amore Un massaggio erotico per lui? Qualche goccia di essenza miscelata in olio di mandorle dolci e frizionata ai lati dell’osso sacro.

La cannella ad alti dosaggi, presa per bocca, può causare diarrea e allergie. L’essenza, se applicata pura sulla pelle, può dare irritazioni e dermatiti. Fai una prova spalmandone una goccia nell’avambraccio.


Scuola di botanica

La cannella (Cinnamomun zeylanicum) è un piccolo albero sempreverde della famiglia delle lauracee. Oggi viene coltivata, oltre che nei luoghi di origine, in vari paesi tropicali del Centro e Sud America. La parte usata è la corteccia dei rami più giovani che, essiccandosi, si arrotola prendendo la forma che siamo abituati a vedere. Conservala in contenitori di vetro ben chiusi.


Con la consulenza di Marilla Buratti, medico esperta di terapie naturali a Milano


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