Anomalia della rifrazione oculare che impedisce di vedere in modo nitido gli oggetti lontani, ma non influisce sulla visione da vicino. La miopia deriva da un allungamento del globo oculare: l’immagine di un oggetto lontano si forma anteriormente alla retina, portando a una visione sfocata.
Tipi di miopia
Miopia lieve Compare nella pubertà ed è generalmente compresa tra 4 e 5 diottrie, aumenta durante l’adolescenza e in seguito si stabilizza. Questa miopia non ha conseguenze sull’occhio.
Miopia severa È spesso ereditaria o dovuta a una malattia oculare insorta nell’infanzia. Compare verso i 6-7 anni e progredisce rapidamente; può andare da 6 a 20 diottrie e obbliga a cambiare spesso le lenti correttive. Si accompagna a lesioni degenerative del fondo dell’occhio (coroide, sclera e retina) e comporta il rischio di distacco della retina.
Diagnosi
La miopia, individuata mediante test visivi, viene corretta con occhiali o lenti a contatto. Le lenti correttive concave fanno divergere i raggi luminosi prima che giungano al globo oculare.
Le lenti a contatto, se ben tollerate, si adattano perfettamente alla forma dell’occhio, assicurando una migliore qualità della visione.
Trattamento
È possibile trattare la miopia con la chirurgia e il laser. Esistono tre metodi: la cheratotomia, la tecnica da più tempo in uso, che consiste nell’incidere la cornea per ridurne la curvatura; il laser a eccimeri, che appiattisce la superficie della cornea (e causa spesso dolore nei giorni successivi all’intervento); il lasik, che associa chirurgia e laser. In questo caso si seziona una piccola cupola sulla superficie della cornea, che viene sollevata mentre si utilizza il laser e poi reinserita in sede. Non comporta dolore postoperatorio. Non sono disponibili riscontri su cui basarsi per valutare i risultati a lungo termine degli ultimi due metodi.
Follow-up Le persone colpite da forte miopia devono far controllare spesso il fondo dell’occhio, per prevenire il rischio di distacco della retina. In caso di aree sospette si consiglia di sottoporsi a fotocoagulazione preventiva con laser argon.