Come migliorare i voti a scuola? Con lo sport
Un motivo in più per non essere sedentari!
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Con la ripresa delle normali attività didattiche, insegnanti, alunni e genitori si chiedono come migliorare il rendimento scolastico ed in particolare come incentivare l’applicazione allo studio. La risposta è semplice e scientifica: basta fare tanto sport!
Secondo i dati a disposizione, il 48% dei ragazzi che praticano sport regolarmente, studiano tre ore in più a settimana, fanno meno assenze e più difficilmente abbandonano gli studi.
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Uno studio recentemente pubblicato sulla rivista Annals Journal of Health Promotion e condotto presso l’Università di Montreal su un campione di 2700 studenti, ha evidenziato come i ragazzi che praticano sport regolarmente riescano a concentrarsi di più e meglio, sono più autodisciplinati, prestano maggiore attenzione allo studio e ottengono risultati scolastici migliori rispetto ai coetanei sedentari.
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La scienza si è sempre mostrata molto attenta nell’indagare il binomio attività sportiva e prestazioni scolastiche: già uno studio inglese condotto su un campione di 5000 ragazzi aveva evidenziato come applicarsi quotidianamente in una sessione integrativa di esercizio fisico della durata minima di 17 minuti per i maschi e di 12 minuti nelle femmine, si traduca in risultati scolastici migliori nelle materie scientifiche, voti che si mantengono più alti anche negli anni successivi a tale pratica.
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Altri studi hanno dimostrato che bastano anche solo 5 minuti di attività fisica per conseguire risultati migliori nei test di abilità intellettuale: gli studenti delle scuole superiori regolarmente coinvolti nello svolgimento di uno sport, perdono il 51% di giorni di scuola in meno rispetto ai ragazzi non sportivi e presentano il 42% in meno di assenze ingiustificate. I giovani atleti, inoltre, più difficilmente si fanno coinvolgere in risse e atti vandalici.
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Fare sport regolarmente allontana lo spettro dell’obesità e di solito chi fa attività fisica con costanza ha abitudini alimentari migliori rispetto a chi non lo fa. Tutto questo è vero anche per i ragazzi che non arrivano a svolgere almeno 60 minuti di attività fisica ogni giorno, come raccomandato da numerose linee guida internazionali, ma per lo meno si sforzano di praticare uno sport continuativamente nel tempo.
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«L’ambiente dello sport è da sempre un luogo sano che tiene impegnati i ragazzi in maniera virtuosa con benefici come lo sviluppo del senso di gruppo e di cooperazione, il rispetto dei ruoli, il senso di responsabilità – spiega il dottor Andrea Grasso, Specialista in Ortopedia e Direttore del Trauma Sport Center della Casa di Cura Villa Valeria di Roma – ma è necessario che la salute sia tutelata: a questo contribuisce la regolamentazione dell’attività amatoriale ludico-motoria e dell’attività non agonistica disciplinata dal Decreto Ministeriale del 24 aprile 2013, che prevede il Certificato di Idoneità Sportiva a tutela degli atleti di ogni età grazie a controlli come la raccolta della storia clinica del giovane atleta, la misurazione della pressione e l’elettrocardiogramma».