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Ictus e attacco ischemico transitorio -Emorragia subaracnoidea (ESA)

Ictus e attacco ischemico transitorio Attacco ischemico transitorio (TIA) Ictus (stroke) ischemico Ictus (stroke) emorragico Emorragia subaracnoidea (ESA) Trombosi venosa Diagnosi Terapia Riabilitazione dei pazienti con ictus

È una condizione caratterizzata dalla presenza di sangue nello spazio compreso tra le due meningi più interne, cioè la pia madre e l’aracnoide (spazio subaracnoideo). Può essere spontanea oppure provocata da un trauma: se spontanea, nell’85% dei casi è provocata dalla rottura di un aneurisma, nel 10% dei casi è idiopatica (vale a dire che non si riesce a determinarne l’origine) e nel 5% dei casi, infine, è attribuibile a cause rare (per esempio MAV, cioè Malformazioni Artero-Venose). Il sintomo generalmente più frequente è una cefalea improvvisa, intensa, che il paziente riferisce di non aver mai accusato in maniera così forte in precedenza.

Nel giro di pochi minuti o di alcune ore, la cefalea tende a concentrarsi in sede occipitale. Altri sintomi clinici sono: vomito, che accompagna l’esordio della cefalea; perdita di coscienza (si verifica in circa il 60% dei casi all’esordio o poco dopo); rigidità del collo (rigor nucalis, generalmente si manifesta a 3-12 ore dall’esordio); intolleranza alla luce (fotofobia); crisi epilettiche ed emorragia intraoculare. Per quanto riguarda quest’ultimo sintomo, l’emorragia non consiste nella comune rottura di capillari visibile dall’esterno sulla bianca congiuntiva del bulbo, ma in un’emorragia di cospicua entità, generalmente localizzata in prossimità del nervo ottico, che è determinata dall’ipertensione endocranica esercitata sulla vena centrale della retina e che ostacola il deflusso venoso dalla retina; essa rappresenta un fattore prognostico negativo. Ancora a carico dell’apparato visivo si possono verificare disturbi dei movimenti degli occhi (deficit del nervo oculomotore o del nervo abducente), non frequenti ma indicativi della rottura di una malformazione artero-venosa, di un aneurisma che comprime un nervo cranico oppure di un aneurisma che ha sanguinato nel contesto del tessuto cerebrale. La febbre dopo i primi 2-3 giorni può superare i 39 °C, mentre nel 15% dei pazienti colpiti da emorragia subaracnoidea si verifica la morte improvvisa, caso unico nella sintomatologia degli ictus.

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Dott. Maurizio Hanke

E' probabile che la attività fisica che descrive possa essere all'origine del dolore, che va via via scemando. Comunque l'ecografia deve essere eseguita.

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