Encefalite necrotica acuta
Varietà morfologica e clinica di encefalite virale caratterizzata dall’esordio improvviso di una severa malattia febbrile, con segni meningoencefalitici precoci, in particolare rapida compromissione della coscienza e accessi epilettici generalizzati, che progredisce rapidamente verso il coma e la morte; viene detta anche encefalite acuta necrotizzante. Il liquor cerebrospinale di solito è chiaro ma qualche volta è tinto di sangue e contiene numerose cellule, tra cui linfociti, e un conteggio alto di proteine, sebbene la concentrazione di glucosio sia solitamente normale.
L’iperpiressia (eccessivo aumento della temperatura corporea) è comune. Morfologicamente, il danno coinvolge il rinencefalo e l’insula (lobo centrale) e produce aree massicce di rigonfiamento e necrosi infiammatoria, soprattutto nella corteccia del lobo temporale, che è qualche volta più colpito unilateralmente. Nella maggior parte dei casi la microscopia elettronica con anticorpi fluorescenti rivela la presenza di particelle di herpes simplex, ma è possibile che il virus erpetico non sia sempre l’agente causale; l’estensione della necrosi e dell’emorragia suggerisce che anche i fattori allergici e circolatori abbiano un ruolo importante. Alcuni pazienti recuperano parzialmente o completamente se sottoposti a un intervento tempestivo di decompressione chirurgica, con biopsia diagnostica, combinata con dosi massicce di steroidi e agenti antivirali.
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