Degenerazione oculare
Alterazione della funzionalità di alcuni tessuti dell’occhio; quella a carico della retina è la più frequente e grave. Le degenerazioni oculari si suddividono in due grandi categorie: maculari e tapetoretiniche.
Degenerazione maculare Consiste nella progressiva distruzione della macula (la zona retinica che permette la visione precisa, detta visione centrale).
I principali fattori favorenti sono la miopia e, soprattutto, l’età avanzata (maggiore frequenza dopo i 70 anni), nel qual caso si parla di degenerazione legata all’età.
La malattia si manifesta con una diminuzione della visione centrale che impedisce soprattutto la lettura, mentre la cosiddetta visione periferica rimane normale. La diagnosi si basa sull’esame del fondo dell’occhio. L’evoluzione, progressiva, culmina nella perdita della visione centrale (scotoma centrale).
Il trattamento mediante fotocoagulazione al laser è indicato solo in alcune forme della patologia, dette umide.
Il trattamento fotodinamico impiega un fotosensibilizzante (verteporfina) che, una volta iniettato, viene attivato da una luce di lunghezza d’onda specifica.
Degenerazione tapetoretinica Si tratta di un’affezione costituzionale molto rara che colpisce l’epitelio pigmentario della retina.
Spesso di origine ereditaria, è responsabile di una diminuzione dell’acuità visiva o dell’assenza della visione periferica. Si manifesta sia nei primi anni di vita sia più tardivamente, ma comunque prima dei 30 anni. La diagnosi si basa sull’esame del fondo dell’occhio, oltre che sull’elettroretinografia e sull’elettro-oculografia. Non esiste trattamento specifico.
Cerca in Medicina A-Z