LETROZOLO SUN 30CPR RIV 2,5MG -Effetti indesiderati

LETROZOLO SUN 30CPR RIV 2,5MG Controindicazioni Posologia Avvertenze e precauzioni Interazioni Effetti indesiderati Gravidanza e allattamento Conservazione

Riassunto del profilo di sicurezza Le frequenze delle reazioni avverse per letrozolo sono principalmente basate su dati raccolti da studi clinici. Fino a circa un terzo delle pazienti trattate con letrozolo nella fase metastatica e circa l’80% delle pazienti in trattamento adiuvante, così come nel trattamento adiuvante dopo terapia standard con tamoxifene, hanno manifestato delle reazioni avverse. La maggior parte delle reazioni avverse si sono manifestate durante le prime settimane di trattamento. Le reazioni avverse riportate con maggior frequenza negli studi clinici sono state vampate, ipercolesterolemia, artralgia, affaticamento, aumento della sudorazione, nausea. Ulteriori reazioni avverse importanti che si possono manifestare con letrozolo sono: eventi scheletrici come osteoporosi e/o fratture ossee ed eventi cardiovascolari (comprendenti eventi cerebrovascolari e tromboembolici). La categoria di frequenza per queste reazioni avverse è descritta in Tabella 1. Elenco in tabella delle reazioni avverse Le frequenze delle reazioni avverse per letrozolo sono principalmente basate su dati raccolti da studi clinici. Le seguenti reazioni avverse, elencate in Tabella 1, sono state segnalate dagli studi clinici e dall’esperienza successiva alla commercializzazione di letrozolo. Tabella 1 Le reazioni avverse sono classificate all’interno di ciascuna classe di frequenza, in ordine decrescente di frequenza, usando la seguente convenzione: Molto comune ≥ 10%, comune da ≥ 1% a < 10%, non comune da ≥ 0.1% a ≤ 1%, raro da ≥ 0.01% a ≤ 0.1%, molto raro ≤ 0.01%, non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).

Dispnea, tosse.
Infezioni ed infestazioni
Non comune: Infezione del tratto urinario.
Tumori benigni, maligni e non specificati (inclusi cisti e polipi)
Non comuni: Dolore tumorale¹
Patologie del sistema emolinfopoietico
Non comune: Leucopenia.
Disturbi del sistema immunitario
Non nota: Reazioni anafilattiche
Disturbi del metabolismo e della nutrizione
Molto Comune: Ipercolesterolemia.
Comune: Anoressia, appetito aumentato.
Disturbi psichiatrici
Comune: Depressione.
Non comune: Ansietà (incluso nervosismo), irritabilità.
Patologie del sistema nervoso
Comune: Cefalea, capogiri.
Non comune: Sonnolenza, insonnia, compromissione della memoria, disestesia incluse parestesia e ipoestesia, alterazione del gusto, accidente cerebrovascolare, sindrome del tunnel carpale.
Patologie dell’occhio
Non comune: Cataratta, irritazione degli occhi, visione offuscata.
Patologie cardiache
Comune: Palpitazioni¹
Non comune: Tachicardia, eventi ischemici cardiaci (inclusa angina di nuova insorgenza o aggravamento di angina, angina che richiede un intervento chirurgico, infarto del miocardio e ischemia miocardica).
Patologie vascolari
Molto comune: Vampate
Comune: Ipertensione
Non comune: Tromboflebiti (incluse tromboflebiti delle vene superficiali e profonde).
Raro: Embolia polmonare, trombosi arteriosa, infarto cerebrovascolare.
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
Non comune:
Patologie gastrointestinali
Comune: Nausea, dispepsia¹, costipazione, dolore addominale, diarrea, vomito.
Non comune: Bocca secca, stomatiti¹.
Patologie epatobiliari
Non comune: Enzimi epatici aumentati, iperbilirubinemia, ittero.
Non nota: Epatite.
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Molto comune: Iperidrosi.
Comune: Alopecia, eruzione cutanea (inclusa eruzione eritematosa, maculopapulare, simile a psoriasi e eritema vescicolare), cute secca.
Non comune: Prurito, orticaria.
Non nota: Angioedema, necrolisi epidermica tossica, eritema multiforme.
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
Molto comune: Artralgia.
Comune: Mialgia, dolore alle ossa¹, fratture ossee.
Non nota: Dito a scatto.
Patologie renali e urinarie
Non comune: Aumento della frequenza urinaria.
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella
Comune: Sanguinamento vaginale.
Non comune: Secrezione vaginale, secchezza vaginale, dolore al seno.
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Molto comune: Affaticamento (inclusa astenia, malessere).
Comune: Edema periferico, dolore toracico.
Non comune: Edema generale, secchezza delle mucose, sete, piressia.
Esami diagnostici
Comune: Aumento di peso.
Non comune: Perdita di peso.
1 Reazioni avverse al farmaco segnalate solo nel trattamento della fase metastatica Alcune reazioni avverse sono state segnalate con considerevoli differenze di frequenza nel trattamento adiuvante. Le tabelle seguenti forniscono informazioni sulle significative differenze tra letrozolo verso tamoxifene in monoterapia e tra letrozolo–tamoxifene in trattamento sequenziale: Tabella 2 Monoterapia adiuvante con letrozolo verso tamoxifene in monoterapia – eventi avversi con differenze significative
  Letrozole, tasso di incidenza Tamoxifene, tasso di incidenza
  N=2448 N=2447
  Durante il trattamento (Mediana 5 anni) In qualsiasi momento dopo la randomizzazione (Mediana 8 anni) Durante il trattamento (Mediana 5 anni) In qualsiasi momento dopo la randomizzazione (Mediana 8 anni)
Fratture ossee 10.2% 14,7% 7.2% 11,4%
Osteoporosi 5.1% 5,1% 2.7% 2,7%
Eventi tromboembolici 2.1% 3,2% 3.6% 4,6%
Infarto del miocardio 1.0% 1,7% 0.5% 1,1%
Iperplasia endometriale/ tumour endometriale 0.2% 0,4% 2.3% 2,9%
Nota: "Durante il trattamento" comprende 30 giorni dopo l’ultima dose. "In qualsiasi momento" comprende il periodo di follow–up dopo il completamento o l’interruzione del trattamento in studio.
Le differenze erano basate su rapporti di rischio e gli intervalli di confidenza al 95%.
Tabella 3 Trattamento sequenziale verso letrozolo in monoterapia – eventi avversi con differenza significative
  Letrozolo in monoterapia Letrozolo→ tamoxifene Tamoxifene→ Letrozolo
  N=1535 N=1527 N=1541
  5 anni 2 anni–>3 anni 2 anni–>3 anni
Fratture ossee 10.0% 7.7%* 9.7%
Disturbi della proliferazione endometriale 0.7% 3.4%** 1.7%**
Ipercolesterolemia 52.5% 44.2%* 40.8%*
Vampate 37.6% 41.7%** 43.9%**
Sanguinamento vaginale 6.3% 9.6%** 12.7%**
* Significativamente minore rispetto a letrozolo in monoterapia
** Significativamente maggiore rispetto a letrozolo in monoterapia
Nota: Il periodo riportato è quello durante il trattamento o quello compreso nei 30 giorni dopo l’interruzione del trattamento
Descrizione di reazioni avverse selezionate Reazioni avverse cardiache Nel trattamento adiuvante, in aggiunta ai dati presentati in Tabella 2, sono state riportate le seguenti reazioni avverse rispettivamente per letrozolo e tamoxifene (alla durata mediana del trattamento di 60 mesi più 30 giorni): angina che ha richiesto un intervento chirurgico (1,0% vs. 1,0%); insufficienza cardiaca (1,1% vs. 0,6%); ipertensione (5,6% vs. 5,7%); accidente cerebrovascolare/attacco ischemico transiente (2,1% vs. 1,9%). Nel trattamento adiuvante dopo terapia standard con tamoxifene sono stati riportati rispettivamente per letrozolo (durata mediana del trattamento di 5 anni) e placebo (durata mediana del trattamento 3 anni): angina che ha richiesto un intervento chirurgico (0,8% vs. 0,6%); angina di nuova insorgenza o aggravamento di angina (1,4% vs. 1,0%); infarto del miocardio (1,0% vs. 0,7%); eventi tromboembolici* (0,9% vs. 0,3%); ictus/attacco ischemico transitorio* (1,5% vs. 0,8%). Gli eventi contrassegnati con * avevano differenze statisticamente significative nei due gruppi di trattamento. Reazioni avverse scheletriche Per i dati di sicurezza sugli eventi scheletrici nel trattamento adiuvante, si prega di fare riferimento alla Tabella 2. Nel trattamento adiuvante dopo terapia standard con tamoxifene, significativamente più pazienti trattate con letrozolo hanno riportato fratture ossee o osteoporosi (fratture ossee, 10,4% e osteoporosi 12,2%) rispetto ai pazienti nel gruppo (rispettivamente 5,8% e 6,4%). La durata mediana del trattamento era di 5 anni per letrozolo, rispetto a 3 anni per il placebo. Segnalazione delle reazzioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.aifa.gov.it/content/segnalazioni–reazioni–avverse

Farmaci

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