IDROSSICLOROCHINA DOC 30CPR200 -Avvertenze e precauzioni

IDROSSICLOROCHINA DOC 30CPR200 Controindicazioni Posologia Avvertenze e precauzioni Interazioni Effetti indesiderati Gravidanza e allattamento Conservazione

Generale. Prima di iniziare il trattamento, devono essere esaminati l’acuità visiva, il campo visivo e la visione dei colori del paziente attraverso un attento esame oculistico. È necessaria anche l’esame del fondo oculare. In caso di scotoma, nictalopia o alterazioni retiniche, l’esame deve essere ripetuto ogni 3 mesi e il trattamento con IDROSSICLOROCHINA DOC deve essere interrotto. Negli altri casi, l’esame dovrà essere ripetuto ogni 6 mesi. La tossicità retinica è principalmente correlata alla dose. Il rischio di danno alla retina è basso per dosi giornaliere fino a 6,5 mg/kg di peso corporeo. Superare la dose giornaliera raccomandata comporta un marcato aumento del rischio di tossicità retinica. L’uso concomitante di idrossiclorochina e medicinali noti per indurre tossicità retinica, incluso tamoxifene, non è raccomandato. Questi esami devono venire ripetuti più frequentemente e devono essere adattati al singolo paziente, nelle seguenti situazioni: - Dose giornaliera superiore a 6,5 mg/kg di peso corporeo ideale (soggetto magro). L’impiego del peso corporeo assoluto potrebbe portare a un sovradosaggio nel soggetto obeso. - Insufficienza renale. - Dose cumulativa superiore a 200 g. - Soggetto anziano. - Diminuzione dell’acuità visiva. L’impiego del medicinale deve essere interrotto immediatamente nei pazienti che sviluppano un’alterazione del campo visivo (acuità visiva, visione dei colori ecc.) e tali pazienti devono essere posti sotto attenta osservazione per un eventuale ulteriore peggioramento delle alterazioni. Le alterazioni retiniche (e i disturbi della visione) possono peggiorare anche dopo l’interruzione della terapia (vedere paragrafo 4.8).In caso di trattamento a lungo termine, la dose giornaliera deve essere mantenuta più bassa possibile. Il limite massimo è 400 mg/giorno/anno, corrispondente a 6 mg/kg. Si raccomanda cautela nei pazienti con malattie epatiche o renali. Potrebbe essere necessaria una riduzione della dose (vedere paragrafo 4.2). Si raccomanda cautela anche nei pazienti con gravi malattie gastrointestinali, neurologiche o sanguigne, nei pazienti sensibili alla chinina, nei pazienti affetti da carenza di glucosio-6-fosfato deidrogenasi, nei pazienti con porfiria e psoriasi. Sebbene il rischio di depressione midollare sia basso, si consiglia di eseguire periodicamente un esame emocromocitometrico. L’uso di questo medicinale deve essere interrotto se si manifestano problemi sanguigni. I bambini piccoli sono particolarmente sensibili agli effetti tossici delle 4-aminochinoline, pertanto si devono avvertire i pazienti di tenere l’idrossiclorochina fuori dalla portata dei bambini. Tutti i pazienti in terapia a lungo termine devono eseguire periodicamente esami sul funzionamento dei muscoli scheletrici e dei riflessi tendinei. Se si manifesta debolezza, l’uso del medicinale deve essere interrotto. Durante l’utilizzo di IDROSSICLOROCHINA DOC si possono manifestare disturbi extrapiramidali (vedere paragrafo 4.8). Prolungamento dell’intervallo QTc. In alcuni pazienti è stata segnalato il prolungamento dell’intervallo QTc durante l’uso di idrossiclorochina.Idrossiclorochina deve essere usata con cautela nei pazienti con prolungamento dell’intervallo QT congenito o documentato acquisito e/o con noti fattori di rischio per il prolungamento dell’intervallo QT, come: - problemi cardiaci, ad esempio insufficienza cardiaca, infarto miocardico; - condizioni proaritmiche, ad esempio bradicardia (< 50 bpm);- storia di problemi al ritmo ventricolare; - ipopotassiemia e/o ipomagnesiemia non trattate; - e durante la somministrazione concomitante di farmaci noti per prolungare l’intervallo QT (vedere paragrafo 4.5), perché queste condizioni potrebbero aumentare il rischio di aritmia ventricolare che, in alcuni casi, può avere esito fatale. L’entità del prolungamento dell’intervallo QT può aumentare, aumentando la concentrazione del medicinale. Pertanto, non si deve superare la dose raccomandata (vedere anche paragrafo 4.8 e 4.9). Se durante il trattamento con idrossiclorochina compaiono segni di aritmia cardiaca, il trattamento deve essere interrotto e si deve eseguire un ECG. Cardiomiopatia. Nei pazienti in terapia con idrossiclorochina sono stati segnalati casi di cardiomiopatia che hanno causato insufficienza cardiaca, a volte con esito fatale (vedere paragrafo 4.8 e 4.9). Si consiglia un monitoraggio clinico periodico per i segni/sintomi di cardiomiopatia. Se durante il trattamento con idrossiclorochina compaiono segni e sintomi di cardiomiopatia, il trattamento deve essere interrotto. Si deve considerare l’esistenza di tossicità cronica quando sono diagnosticati problemi di conduzione (blocco di branca/blocco cardiaco atrioventricolare) o ipertrofia biventricolare. L’interruzione del trattamento con questo medicinale può portare al recupero delle condizioni iniziali (vedere paragrafo 4.8). È stato dimostrato che questo medicinale provoca grave ipoglicemia inclusa perdita di coscienza che può mettere in pericolo di vita i pazienti trattati con e senza medicinali antidiabetici (vedere paragrafo 4.5). I pazienti in terapia con idrossiclorochina devono essere avvisati del rischio di ipoglicemia e dei relativi segni e sintomi clinici. I pazienti che, durante il trattamento con idrossiclorochina, presentano sintomi clinici riconducibili ad ipoglicemia devono sottoporsi a controlli dei livelli di glucosio ematico e ad una rivalutazione della terapia, se ritenuto necessario. Malaria. Idrossiclorochina non è efficace contro i ceppi di P.falciparum e P. vivax resistenti alla clorochina, e non è attiva verso le forme esoeritrocitarie di P. vivax, P. ovale e P. malariae.

Farmaci

DOC GENERICI Srl

IDROSSICLOROCHINA DOC30CPR200

PRINCIPIO ATTIVO: IDROXICLOROCHINA SOLFATO

PREZZO INDICATIVO:4,62 €

SANOFI SpA

PLAQUENIL30CPR RIV 200MG

PRINCIPIO ATTIVO: IDROXICLOROCHINA SOLFATO

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