ATENOLOLO RAT 14CPR RIV 100MG -Effetti indesiderati

ATENOLOLO RAT 14CPR RIV 100MG Controindicazioni Posologia Avvertenze e precauzioni Interazioni Effetti indesiderati Gravidanza e allattamento Conservazione

Gli effetti indesiderati osservati durante studi clinici sono stati per la maggior parte dovuti all’effetto farmacologico dell’atenololo. Per la classificazione delle frequenze degli effetti indesiderati è stata usata la seguente convenzione: Molto comune (≥1/10), Comune (≥1/100 e <1/10), Non comune (≥1/1.000 e <1/100), Raro (≥1/10.000 e <1/1.000), Molto raro (<1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili) Patologie del sistema emolinfopoietico Raro: porpora, trombocitopenia e granulocitopenia. Patologie endocrine Non comune: diabete mellito aggravato manifesto e mascheramento del diabete mellito latente. A seguito di digiuno prolungato o stress fisico importante, la terapia concomitante con atenololo può causare ipoglicemia. I sintomi d’allarme dell’ipoglicemia (particolarmente tachicardia e tremori) possono essere mascherati. Durante la terapia con atenololo può verificarsi lipopatia, con livelli di colesterolo totale normali e di HDL ridotti e di trigliceridi aumentati. Nei pazienti affetti da ipertiroidismo, i segni clinici di tireotossicosi possono essere mascherati. Disturbi del metabolismo e della nutrizione Non nota: maschereamento dei sintomi ipoglicemici. Patologie cardiache Non comune: insufficienza cardiaca e blocco atrio ventricolare. Comune: bradicardia. Raro: deterioramento della funzionalità cardiaca in pazienti affetti da insufficienza cardiaca; disturbi della conduzione cardiaca , nei pazienti affetti da angina pectoris, in rari casi, si può avere un aumento degli attacchi.Patologie vascolari Comune: sensazione di freddo all’estremità. Raro: ipotensione, ipotensione ortostatica che può essere associata a sincope, claudicazione intermittente, fenomeno di Raynaud. Patologie del sistema nervoso Comune: capogiro. Raro: cefalea. Non nota: parestesia. Disturbi psichiatrici Comune: iperidrosi. Non comune: aumento dell’attività onirica; disturbo del sonno similmente a quanto riportato da altri beta–bloccanti. Raro: aggravamento di sindromi nervose con depressione mentale, catatonia, stato confusionale e compromissione della memoria, umore alterato, disturbo psicotico, incubo e allucinazione. Patologie gastrointestinali Comune: patologia gastrointestinale. Raro: bocca secca. Patologie epatobiliari Raro: epatotossicità, inclusa la colestasi intraepatica. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Raro: alopecia, eruzione cutanea, eruzioni eritematose, dermatite psoriasiforme o psoriasi aggravata. Qualora una reazione di tale tipo non trovi una precisa spiegazione, deve essere considerata la sospensione del trattamento. Inoltre, l’atenololo può esacerbare la depigmentazione nei soggetti affetti da vitiligine. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Non comune: spasmi muscolari. Non nota: sindrome simil–lupoide. Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella Raro: disfunzione erettile, disturbo della libido. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Raro: in pazienti con asma o con una storia di problemi asmatici può verificarsi broncospasmo o dispnea. Non nota: broncospasmo. Patologie dell’occhio Raro: compromissione della visione, lacrimazione diminuita, occhio secco. Non comune: congiuntivite. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Non comune: affaticamento. Molto raro: aumentate reazioni allergiche non responsive al cortisone. Patologie renali e urinarie Non nota: deterioramento della funzionalità renale in pazienti con insufficienza renale grave in trattamento con altri betabloccanti. Esami diagnostici : Non comune: anticorpo antinucleo positivo, tuttavia non è chiara la rilevanza clinica. Raro: transaminasi aumentate. L’eventuale comparsa occasionale di trombocitopenia, porpora, granulocitopenia, esantema eritematoso richiede l’interruzione del trattamento. In tutti i casi la sospensione del trattamento deve avvenire in maniera graduale. Qualora, secondo il giudizio clinico, la qualità di vita del paziente venisse negativamente interessata dalla presenza di un qualsiasi effetto indesiderato sopraelencato, deve essere considerata la sospensione del trattamento. Segnalazione degli effetti indesiderati Se manifesta un qualsiasi effetto indesiderato, si rivolga al medico o al farmacista. Lei può inoltre segnalare gli effetti indesiderati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo: www.aifa.gov.it/content/segnalazioni–reazioni–avvers e. Segnalando gli effetti indesiderati lei può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.

Farmaci

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