DASATINIB SAND 30CPR RIV 80MG -Effetti indesiderati

DASATINIB SAND 30CPR RIV 80MG Controindicazioni Posologia Avvertenze e precauzioni Interazioni Effetti indesiderati Gravidanza e allattamento Conservazione

Sommario del profilo di sicurezza I dati sottoelencati riflettono l'esposizione a dasatinib in 2.712 pazienti in studi clinici, inclusi 324 pazienti con LMC in fase cronica di nuova diagnosi e 2.388 pazienti con LMC o LLA Ph+ resistenti o intolleranti a imatinib. La durata mediana della terapia in 2.712 pazienti trattati con dasatinib è stata 19,2 mesi (range 0-93,2 mesi). Nello studio di Fase III in pazienti con LMC in fase cronica di nuova diagnosi con un follow-up minimo di 5 anni, la durata mediana della terapia è stata approssimativamente di 60 mesi sia per dasatinib (range 0,03-72,7 mesi) sia per imatinib (range 0,3-74,6 mesi). La durata mediana della terapia nei 1.618 pazienti tutti con LMC in fase cronica è stata di 29 mesi (range 0-92,9 mesi). In 1.094 pazienti con LMC in fase avanzata o LLA Ph+, la durata mediana del trattamento per i pazienti è stata di 6,2 mesi (range 0-9,32 mesi). Dei 2.712 pazienti trattati, il 18% aveva un'età ≥ 65 anni, mentre il 5% aveva un'età ≥ 75 anni. La maggioranza dei pazienti trattati con dasatinib ha sperimentato in un qualunque momento reazioni avverse. In tutta la popolazione dei 2.712 pazienti trattati con dasatinib, 520 pazienti (19%) hanno presentato reazioni avverse che hanno portato all'interruzione del trattamento. La maggior parte delle reazioni sono state di grado da lieve a moderato. Nello Studio di Fase III in pazienti con LMC in fase cronica di nuova diagnosi, con un follow-up minimo di 12 mesi, il trattamento è stato interrotto a causa delle reazioni avverse nel 5% dei pazienti trattati con dasatinib e nel 4% dei pazienti trattati con imatinib. Dopo un follow-up minimo di 60 mesi le percentuali di interruzione cumulative sono state del 14% e del 7%, rispettivamente.Tra i 1.618 pazienti con LMC in fase cronica trattati con dasatinib, reazioni avverse che hanno portato all'interruzione sono state riportate in 329 (20,3%) pazienti, e tra i 1.094 pazienti con malattia in fase avanzata trattati con dasatinib, in 191 (17,5%) pazienti sono state riportate reazioni avverse che hanno portato all'interruzione del trattamento. La maggior parte dei pazienti con LMC in fase cronica intolleranti ad imatinib sono stati in grado di tollerare il trattamento con dasatinib. Negli studi clinici su LMC in fase cronica con 24 mesi di followup, 10 dei 215 pazienti intolleranti ad imatinib hanno avuto lo stesso grado 3 o 4 di tossicità non ematologica sia con dasatinib sia con la precedente terapia con imatinib; 8 dei suddetti 10 pazienti sono stati gestiti con la riduzione delle dosi e sono stati in grado di continuare il trattamento con dasatinib. Sulla base di un follow-up minimo di 12 mesi, le reazioni avverse riportate più frequentemente nei pazienti con LMC in fase cronica di nuova diagnosi trattati con dasatinib sono state ritenzione di liquidi (incluso il versamento pleurico) (19%), diarrea (17%), cefalea (12%), rash (11%), dolore muscoloscheletrico (11%), nausea (8%), affaticamento (8%), mialgia (6%), vomito (5%) e infiammazione muscolare (4%). Dopo un follow-up minimo di 60 mesi le percentuali cumulative di rash (14%), dolore muscoloscheletrico (14%), cefalea (13%), affaticamento (11%), nausea (10%), mialgia (7%), vomito (5%) e infiammazione dei muscoli o spasmi (5%) sono aumentate del ≤3%. Le percentuali cumulative di ritenzione di liquidi e diarrea sono state del 39% e 22%, rispettivamente. Le reazioni avverse riportate più frequentemente nei pazienti con resistenza o intolleranza alla precedente terapia con imatinib trattati con dasatinib sono state ritenzione di liquidi (incluso il versamento pleurico), diarrea, cefalea, nausea, rush cutaneo, dispnea, episodi emorragici, affaticamento, dolore muscoloscheletrico, infezione, vomito, tosse, dolore addominale e piressia. Nel 5% dei pazienti con resistenza o intolleranza alla precedente terapia con imatinib trattati con dasatinib è stata riportata neutropenia febbrile correlata al farmaco. Negli studi clinici con pazienti con resistenza o intolleranza alla precedente terapia con imatinib, è stato raccomandato di interrompere il trattamento con imatinib almeno 7 giorni prima di iniziare il trattamento con dasatinib. Riassunto delle reazioni avverse Le seguenti reazioni avverse, escludendo le anomalie da laboratorio, sono state riportate in pazienti trattati con dasatinib negli studi clinici e durante l'esperienza post-marketing ( Tabella 2 ). Queste reazioni sono elencate secondo classificazione per sistemi e organi e frequenza. Le frequenze sono classificate: molto comune (≥ 1/10); comune (da ≥ 1/100 a < 1/10); non comune (da ≥ 1/1.000 a < 1/100); raro (da ≥ 1/10.000 a < 1/1.000); non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati post-marketing disponibili). All'interno di ciascuna classe di frequenza, le reazioni avverse sono riportate in ordine decrescente di gravità. Tabella 2: Sommario delle reazioni avverse

Infezioni ed infestazioni
Molto comune infezione (tra cui batterica, virale, fungina e non-specificata)
Comune polmonite (inclusa batterica, virale e fungina), infezione/infiammazione delle prime vie respiratorie, infezione da herpes virus (incluso citomegalovirus-CMV), enterocolite, sepsi (inclusi casi non comuni con esiti fatali)
Non nota riattivazione della epatite B
Patologie del sistema emolinfopoietico
Molto comune mielosoppressione (incluse anemia, neutropenia, trombocitopenia)
Comune neutropenia febbrile
Non comune linfadenopatia, linfocitopenia
Raro aplasia pura delle cellule della serie rossa
Disturbi del sistema immunitario
Non comune ipersensibilità (incluso eritema nodoso)
Patologie endocrine
Non comune ipotiroidismo
Raro ipertiroidismo, tiroidite
Disturbi del metabolismo e della nutrizione
Comune disturbi dell'appetitoa, iperuricemia
Non comune sindrome da lisi tumorale, disidratazione, ipoalbuminemia, ipercolesterolemia
Raro diabete mellito
Disturbi psichiatrici
Comune depressione, insonnia
Non comune ansia, stato confusionale, labilità affettiva, calo della libido
Patologie del sistema nervoso
Molto comune cefalea
Comune neuropatia (inclusa neuropatia periferica), capogiro, disgeusia, sonnolenza
Non comune sanguinamento del SNC*b, sincope, tremore, amnesia, disturbo dell'equilibrio
Raro ictus, attacco ischemico transitorio, convulsioni, neurite ottica, paralisi del VII nervo, demenza, atassia
Patologie dell'occhio
Comune alterazioni della vista (inclusi disturbi della vista, visione offuscata ed acuità visiva ridotta), secchezza oculare
Non comune compromissione della visione, congiuntivite, fotofobia, lacrimazione aumentata
Patologie dell'orecchio e del labirinto
Comune tinnito
Non comune perdita dell'udito, vertigine
Patologie cardiache
Comune insufficienza cardiaca congestizia/disfunzione cardiaca*c, versamento pericardico*, aritmia (inclusa tachicardia), palpitazioni
Non comune infarto del miocardio (anche con esito fatale)*, prolungamento del QT all'elettrocardiogramma*, pericardite, aritmia ventricolare (inclusa tachicardia ventricolare), angina pectoris, cardiomegalia, onda T dell'elettrocardiogramma anormale, troponina aumentata
Raro cuore polmonare, miocardite, sindrome coronarica acuta, arresto cardiaco, intervallo PR dell'elettrocardiogramma prolungato, malattia coronarica, pleuropericardite
Non nota fibrillazione atriale/flutter atriale
Patologie vascolari
Molto comune emorragia*d
Comune ipertensione, vampate
Non comune ipotensione, tromboflebite
Raro trombosi venosa profonda, embolia, livedo reticularis
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
Molto comune versamento pleurico*, dispnea
Comune edema polmonare*, ipertensione polmonare*, infiltrazione polmonare, polmonite, tosse
Non comune ipertensione arteriosa polmonare, broncospasmo, asma
Raro embolia polmonare e infarto polmonare, sindrome da stress respiratorio acuto
Non nota malattia polmonare interstiziale
Patologie gastrointestinali
Molto comune diarrea, vomito, nausea, dolore addominale
Comune sanguinamento gastrointestinale*, colite (inclusa colite neutropenica), gastrite, infiammazione delle mucose (incluse mucositi/stomatiti), dispepsia, gonfiore addominale, costipazione, alterazione del tessuto molle orale
Non comune pancreatite (inclusa pancretatite acuta), ulcera del tratto gastroenterico superiore, esofagite, ascite*, ragade anale, disfagia, malattia da reflusso gastroesofageo
Raro gastroenteropatia protidodisperdente, ileo paralitico, fistola anale
Non nota emorragia gastrointestinale fatale*
Patologie epatobiliari
Non comune epatite, colecistite, colestasi
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Molto comune rash cutaneoe
Comune alopecia, dermatite (incluso eczema), prurito, acne, secchezza cutanea, orticaria, iperidrosi
Non comune dermatosi neutrofila, reazioni di fotosensibilità, alterazione della pigmentazione, pannicolite, ulcera cutanea, eruzioni bollose, alterazioni ungueali, sindrome da eritrodisestesia palmo-plantare, patologia dei peli e dei capelli
Raro vasculite leucocitoclastica, fibrosi della cute
Non nota Sindrome di Stevens-Johnsonf
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
Molto comune dolore muscoloscheletrico
Comune artralgia, mialgia, debolezza muscolare, rigidità muscoloscheletrica, spasmo muscolare
Non comune rabdomiolisi, osteonecrosi, infiammazione muscolare, tendinite, artrite
Patologie renali e urinarie
Non comune danno renale (inclusa insufficienza nella funzione renale), pollachiuria, proteinuria
Non nota sindrome nefrotica
Condizioni di gravidanza, puerperio e perinatali
Raro aborto
Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella
Non comune ginecomastia, disturbo mestruale
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Molto comune edema perifericog, affaticamento, piressia, edema della facciah
Comune astenia, dolore, dolore toracico, edema generalizzato*i, brividi
Non comune malessere, altro edema superficialej
Raro alterazione dell'andatura
Esami diagnostici
Comune diminuzione di peso, aumento di peso
Non comune aumento della creatinin fosfochinasi ematica, gamma-glutamiltransferasi aumentata
Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura
Comune contusione
a Include appetito ridotto, sazietà precoce, appetito aumentato. b Include emorragia del sistema nervoso centrale, ematoma cerebrale, emorragia cerebrale, ematoma extradurale, emorragia intracranica, ictus, emorragia subaracnoide, ematoma subdurale ed emorragia subdurale. c Include peptide natriuretico cerebrale aumentato, disfunzione ventricolare, disfunzione del ventricolo sinistro, disfunzione del ventricolo destro, insufficienza cardiaca, insufficienza cardiaca acuta, insufficienza cardiaca cronica,insufficienza cardiaca congestizia, cardiomiopatia, cardiomiopatia congestizia, disfunzione diastolica, diminuzione della frazione di eiezione ed insufficienza ventricolare, insufficienza ventricolare sinistra, insufficienza ventricolare destra, e ipocinesia ventricolare. d Esclude sanguinamento gastrointestinale e sanguinamento del SNC; queste reazioni avverse sono riportate rispettivamente sotto patologie gastrointestinali e patologie del sistema nervoso della classificazione per sistemi e organi. e Include eruzione da farmaco, eritema, eritema multiforme, eritrosi, rash esfoliativo, eritema generalizzato, rash genitale,rash cutaneo, milia (cisti miliari), miliaria, psoriasi pustulosa, rash, rash eritematoso, rash follicolare, rash generalizzato, rash maculare, rash maculo-papulare, rash papulare, rash pruriginoso, rash pustuloso, rash vescicolare, esfoliazionecutanea, irritazione cutanea, eruzione cutanea tossica, orticaria vescicolare ed eruzione vasculitica. f Casi isolati di Sindrome di Stevens-Johnson sono stati riportati durante l'esperienza post-marketing. Non è stato possibile determinare se queste reazioni avverse mucocutanee fossero direttamente correlate a Dasatinib Sandoz o a trattamenti concomitanti. g edema gravitazionale, edema localizzato, edema periferico. h edema congiuntivale, edema oculare, tumefazione degli occhi, edema delle palpebre, edema della faccia, edema delle labbra, edema maculare, edema della bocca, edema orbitale, edema periorbitale, tumefazione del viso. i sovraccarico di liquidi, ritenzione di liquidi, edema gastrointestinale, edema generalizzato, edema, edema da cardiopatia,versamento perirenale, edema postprocedurale, edema viscerale. j gonfiore genitale, edema in sede di incisione, edema genitale, edema del pene, tumefazione del pene, edema dello scroto, tumefazione della cute, edema del testicolo, tumefazione vulvovaginale. * Per ulteriori dettagli, vedere il paragrafo "Descrizione di reazioni avverse selezionate" Descrizione di reazioni avverse selezionate Mielosoppressione Il trattamento con dasatinib è associato ad anemia, neutropenia e trombocitopenia. Il verificarsi di tali eventi è più precoce e frequente in pazienti con LMC in fase avanzata o con LLA Ph+ che in pazienti con LMC in fase cronica (vedere paragrafo 4.4). Sanguinamento Gli eventi di sanguinamento correlati al farmaco, che vanno dalle petecchie e le epistassi all'emorragia gastrointestinale di grado 3 o 4 e sanguinamento del SNC, sono stati riportati in pazienti in terapia con dasatinib (vedere paragrafo 4.4). Ritenzione di liquidi Varie reazioni avverse, come versamento pleurico, ascite, edema polmonare e versamento pericardico con o senza edema superficiale, possono essere complessivamente descritte come "ritenzione di liquidi". Nello studio condotto in pazienti affetti da LMC in fase cronica di nuova diagnosi, dopo un follow-up minimo di 60 mesi, eventi di ritenzione di liquidi correlati a dasatinib hanno incluso versamento della pleura (28%), edema superficiale (14%), ipertensione polmonare (5%), edema generalizzato (4%) e versamento pericardico (4%). Insufficienza cardiaca congestizia/disfunzione cardiaca ed edema polmonare sono stati riportati in < 2% dei pazienti. La percentuale cumulativa di versamento della pleura correlato a dasatinib (tutti i gradi) è stata nel tempo del 10% a 12 mesi, del 14% a 24 mesi, del 19% a 36 mesi, del 24% a 48 mesi e del 28% a 60 mesi. Un totale di 46 pazienti trattati con dasatinib hanno avuto ricorrenti versamenti della pleura. Diciassette pazienti hanno avuto 2 eventi separati, 6 hanno avuto 3 eventi, 18 hanno avuto da 4 a 8 eventi e 5 hanno avuto > 8 episodi di versamenti della pleura. Il tempo mediano di insorgenza del primo versamento della pleura di grado 1 o 2 correlato a dasatinib è stato di 114 settimane (range: da 4 a 299 settimane). Meno del 10% dei pazienti con versamento della pleura ha manifestato versamenti della pleura gravi (grado 3 o 4) correlati a dasatinib. Il tempo mediano della prima insorgenza di versamento della pleura correlato a dasatinib di grado ≥ 3 è stato di 175 settimane (range: da 114 a 274 settimane). La durata mediana di versamento della pleura correlata a dasatinib (tutti i gradi) è stata di 283 giorni (∼40 settimane). Il versamento della pleura è generalmente reversibile e gestito interrompendo il trattamento con dasatinib e usando diuretici o altri appropriati trattamenti di supporto (vedere paragrafi 4.2 e 4.4). Tra i pazienti con versamento della pleura farmaco-correlato trattati con dasatinib (n=73), in 45 (62%) è stato necessario interrompere la somministrazione e in 30 (41%) ridurre la dose. Inoltre, 34 (47%) hanno assunto diuretici, 23 (32%) hanno ricevuto corticosteroidi, e 20 (27%) hanno assunto sia corticosteroidi che diuretici. Nove (12%) pazienti sono stati sottoposti a toracentesi terapeutica. Il 6% dei pazienti trattati con dasatinib ha interrotto il trattamento a causa di un versamento della pleura farmaco-correlato. Il versamento della pleura non ha compromesso la capacità dei pazienti di ottenere una risposta alla terapia. Tra i pazienti con versamento della pleura trattati con dasatinib, il 96% ha raggiunto una cCCyR, l'82% ha raggiunto una MMR e il 50% ha raggiunto una MR4.5 nonostante le interruzioni o gli aggiustamenti della dose. Vedere paragrafo 4.4 per ulteriori informazioni sui pazienti con LMC in fase cronica e LMC in fase avanzata o LLA Ph+. Ipertensione Arteriosa Polmonare (PAH) La PAH (ipertensione arteriosa polmonare pre-capillare confermata da cateterizzazione cardiaca destra) è stata riportata in associazione all'esposizione a dasatinib. In questi casi, la PAH è stata riportata dopo l'inizio della terapia con dasatinib, anche dopo più di un anno di trattamento. I pazienti che hanno manifestato PAH durante il trattamento con dasatinib, spesso stavano assumendo medicinali concomitanti o avevano altre patologie oltre al tumore di base. Nei pazienti con PAH trattati con dasatinib, sono stati osservati miglioramenti dei parametri emodinamici e di quelli clinici dopo l'interruzione della terapia con dasatinib. Prolungamento del QT Nello studio di Fase III in pazienti con LMC in fase cronica di nuova diagnosi, un paziente (< 1%) di quelli trattati con dasatinib ha avuto un QTcF > 500 msec dopo un follow-up minimo di 12 mesi (vedere paragrafo 4.4). Dopo un follow-up minimo di 60 mesi non ci sono stati ulteriori pazienti con un QTcF > 500 msec. In 5 studi clinici di Fase II in pazienti con resistenza o intolleranza alla precedente terapia con imatinib, l'elettrocardiogramma è stato effettuato al basale e ripetuto durante i tempi prestabiliti e letto centralmente per 865 pazienti in terapia con dasatinib 70 mg due volte al giorno. L'intervallo QT è stato corretto per la frequenza del battito cardiaco con il metodo Fridericia. In ottava giornata, a tutte le valutazioni prestabilite, la valutazione media dal basale dell'intervallo QTcF è stata di 4-6 msec, con un limite superiore dell'intervallo di confidenza del 95% < 7 msec. Dei 2.182 pazienti con resistenza o intolleranza alla precedente terapia con imatinib che hanno ricevuto dasatinib studi clinici, il 15 (1%) ha riportato come reazione avversa un prolungamento del QTc. Ventuno pazienti (1%) hanno sperimentato un QTcF > 500 msec (vedere paragrafo 4.4). Reazioni avverse cardiache Pazienti con fattori di rischio o storia di cardiopatia devono essere monitorati attentamente per segni o sintomi collegati a disfunzione cardiaca e devono essere valutati e trattati appropriatamente (vedere paragrafo 4.4). Riattivazione della epatite B La riattivazione dell'epatite B è stata riportata in associazione con Bcr-Abl TKIs. Alcuni casi hanno avuto come conseguenza insufficienza epatica acuta o epatite fulminante portando al trapianto del fegato o a un esito fatale (vedere paragrafo 4.4). Nello Studio di fase III per la definizione della dose ottimale nei pazienti con LMC in fase cronica con resistenza o intolleranza alla precedente terapia con imatinib (durata mediana del trattamento di 30 mesi), l'incidenza del versamento pleurico e dell'insufficienza cardiaca congestizia/disfunzione cardiaca è stata più bassa nei pazienti trattati con dasatinib 100 mg una volta al giorno che in quelli trattati con dasatinib 70 mg due volte al giorno. Anche la mielosoppressione è stata riportata meno frequentemente nel gruppo trattato con 100 mg una volta al giorno (vedere sotto Anomalie nei test di laboratorio). La durata mediana della terapia nel gruppo trattato con 100 mg una volta al giorno è stata di 37 mesi (range 1-91 mesi). Le percentuali cumulative delle reazioni avverse selezionate che sono state riportate nella dose iniziale raccomandata di 100 mg una volta al giorno sono illustrate nella Tabella 3a. Tabella 3a: Selezione di reazioni avverse riportate nello studio di fase 3 per la definizione della dose ottimale (LMC in fase cronica con intolleranza o resistenza ad imatinib)a
  Follow up minimo di 2 anni Follow up minimo di 5 anni Follow up minimo di 7 anni
  Tutti i gradi Grado3/4 Tutti i gradi Grado3/4 Tutti i gradi Grado3/4
Termine preferito Percentuale (%) di Pazienti
Diarrea 27 2 28 2 28 2
Ritenzione di liquidi 34 4 42 6 48 7
Edema Superficiale 18 0 21 0 22 0
Versamento della pleura 18 2 24 4 28 5
Edema generalizzato 3 0 4 0 4 0
Versamento pericardico 2 1 2 1 3 1
Ipertensione polmonare 0 0 0 0 2 1
Emoraggia 11 1 11 1 12 1
Sanguinamento gastrointestinale 2 1 2 1 2 1
a Risultati dello studio di fase 3 per la definizione della dose ottimale riportati nella popolazione (n=165) trattata con la dose iniziale raccomandata di 100 mg una volta al giorno. Nello studio di fase III per la definizione della dose ottimale in pazienti con LMC in fase avanzata e LLA Ph+, la durata mediana del trattamento è stata di 14 mesi per LMC in fase accelerata, di 3 mesi per LMC in fase blastica mieloide, di 4 mesi per LMC in fase blastica linfoide e di 3 mesi per LLA Ph+. Le reazioni avverse selezionate che sono state riportate nella dose iniziale raccomandata di 140 mg una volta al giorno sono illustrate nella Tabella 3b. È stato anche studiato un regime di 70 mg due volte al giorno. Il regime di 140 mg una volta al giorno ha mostrato un profilo di efficacia comparabile a quello di 70 mg due volte al giorno ma un profilo di sicurezza più favorevole. Tabella 3b: Selezione di reazioni avverse riportate in uno studio di fase III per la definizione della dose ottimale: LMC in fase avanzata e LLA Ph+a
  140 mg una volta al giorno
  n = 304
  Tutti i gradi Grado 3/4
Termine preferito Percentuale (%) di Pazienti
Diarrea 28 3
Ritenzione di liquidi 33 7
Edema Superficiale 15 < 1
Versamento della pleura 20 6
Edema generalizzato 2 0
Insufficienza cardiaca congestizia/ disfunzione cardiacab 1 0
Versamento pericardico 2 1
Edema polmonare 1 1
Emoraggia 23 8
Sanguinamento gastrointestinale 8 6
a Risultati dello studio di fase 3 per la definizione della dose ottimale riportati nella popolazione (n=304) trattata con la dose iniziale raccomandata di 140 mg una volta al giorno ad un follow-up finale dello studio di 2 anni. b Include disfunzione ventricolare, insufficienza cardiaca, insufficienza cardiaca congestizia, cardiomiopatia, cardiomiopatia congestizia, disfunzione diastolica, frazione di eiezione ridotta ed insufficienza ventricolare. Anomalie nei test di laboratorio Ematologia Nello studio di Fase III su LMC in fase cronica di nuova diagnosi, sono state riportate dopo un followup minimo di 12 mesi le seguenti anomalie di laboratorio di grado 3 o 4 in pazienti trattati con dasatinib: neutropenia (21%), trombocitopenia (19%) e anemia (10%). Dopo un follow-up minimo di 60 mesi, le percentuali cumulative di neutropenia, trombocitopenia ed anemia sono state del 29%, 22% e del 13%, rispettivamente. Nei pazienti trattati con dasatinib con LMC in fase cronica di nuova diagnosi che hanno presentato mielosoppressione di grado 3 o 4, generalmente, il recupero si è verificato a seguito di brevi interruzioni e/o riduzioni della dose e l'interruzione permanente del trattamento si è avuta nell'1,6% dei pazienti dopo un follow-up minimo di 12 mesi. Dopo un follow-up minimo di 60 mesi la percentuale cumulativa di interruzione permanente dovuta a mielosoppressione di grado 3 o 4 è stata del 2,3%. Nei pazienti con LMC con resistenza o intolleranza alla precedente terapia con imatinib, le citopenie (trombocitopenia, neutropenia ed anemia) sono state di riscontro comune. Tuttavia, la comparsa di citopenie è risultata dipendere chiaramente anche dallo stadio della malattia. La frequenza di anomalie di laboratorio di grado 3 e 4 è presentata nella Tabella 4. Tabella 4: CTC di grado 3/4 anomalie ematologiche nei test di laboratorio in studi clinici in pazienti con resistenza o intolleranza alla precedente terapia con imatiniba
  Fase cronica(n= 165)b Fase accelerata(n= 157)c Fase BlasticaMieloide(n= 74)c Fase BlasticaLinfoide e LLAPh+(n= 168)c
Percentuale (%) dei pazienti
Parametri ematologici
Neutropenia 36 58 77 76
Trombocitopenia 23 63 78 74
Anaemia 13 47 74 44
a Risultati dello studio di fase 3 per la definizione della dose ottimale riportati ad un follow up dello studio di 2 anni. b Risultati dello studio CA180-034 con la dose iniziale raccomandata di100 mg una volta al giorno. c Risultati dello studio CA180-035 con la dose iniziale raccomandata di 140 mg una volta al giorno. CTC Gradi: neutropenia (Grado 3 ≥ 0,5 - < 1,0 x 109/l, Grado 4 < 0,5 x 109/l); trombocitopenia (Grado 3 ≥ 25 - < 50 x 109/l, Grado 4 < 25 x 109/l); anemia (emoglobina Grado 3 ≥ 65 - < 80 g/l, Grado 4 < 65 g/l). Nei pazienti trattati con 100 mg una volta al giorno, le citopenie cumulative di grado 3 o 4, a 2 ed a 5 anni, sono state simili: neutropenia (35% vs. 36%), trombocitopenia (23% vs. 24%) ed anemia (13% vs. 13%). In pazienti che hanno presentato mielosoppressione di grado 3 o 4, generalmente si è avuto un recupero a seguito di brevi interruzioni e/o riduzioni della dose e l'interruzione permanente del trattamento si è avuta nel 5% dei pazienti. La maggior parte dei pazienti ha continuato il trattamento senza ulteriori evidenze di mielosoppressione. Biochimica Nello studio sulla LMC in fase cronica di nuova diagnosi, è stata riportata ipofosfatemia di grado 3 o 4 nel 4% dei pazienti trattati con dasatinib e sono stati riportati in ≤ 1% dei pazienti aumenti di grado 3 o 4 delle transaminasi, della creatinina e della bilirubina dopo un follow-up minimo di 12 mesi. Dopo un follow-up minimo di 60 mesi, le percentuali cumulative di ipofosfatemia di grado 3 o 4 sono state del 7%, le percentuali di elevazioni di grado 3 o 4 di creatinina e bilirubina sono state dell'1% e le percentuali di elevazioni di grado 3 o 4 delle transaminasi sono rimaste 1%. Non si sono verificate interruzioni della terapia con dasatinib a causa di tali parametri biochimici di laboratorio. Follow-up di 2 anni Aumenti delle transaminasi o della bilirubina di grado 3 o 4 sono stati riportati nell'1% dei pazienti con LMC (resistenti o intolleranti a imatinib) in fase cronica ma con una aumentata frequenza dall'1 al 7% nei pazienti con LMC in fase avanzata e LLA Ph+. È stata generalmente gestita con riduzioni o interruzioni delle dosi. Nello studio di Fase III nella LMC in fase cronica per la definizione della dose ottimale, sono stati riportati aumenti di grado 3 e 4 delle transaminasi o della bilirubina nell'≤ 1% dei pazienti con incidenza similare più bassa nei quattro gruppi in trattamento. Nello studio di fase III nella LMC in Fase avanzata e LLA Ph+ per la definizione della dose ottimale sono stati riportati aumenti di grado 3 e 4 delle transaminasi o della bilirubina dall'1% al 5% dei pazienti nei vari gruppi di trattamento. Approssimativamente il 5% dei pazienti trattati con dasatinib con livelli normali al basale hanno sperimentato ipocalcemia transitoria di grado 3 o 4 ad un certo punto nel corso dello studio. In genere, non c'è stata associazione tra la diminuzione del calcio e la comparsa di sintomi clinici. I pazienti che hanno sviluppato ipocalcemia di grado 3 o 4 spesso hanno recuperato con la somministrazione di integratori orali di calcio. Ipocalcemia, ipopotassiemia e ipofosfatemia di grado 3 o 4 sono stati riportati in pazienti affetti da LMC in tutte le fasi ma con una frequenza maggiore nella LMC in fase blastica mieloide o linfoide e nella LLA Ph+. Aumenti della creatinina di grado 3 o 4 sono stati riportati in < 1% dei pazienti con LMC in fase cronica e sono stati riportati con una aumentata frequenza dall'1 al 4% dei pazienti con LMC in fase avanzata. Altre popolazioni speciali Sebbene il profilo di sicurezza di dasatinib negli anziani sia simile a quello della popolazione più giovane, i pazienti dai 65 anni di età in poi hanno più probabilità di presentare reazioni avverse comunemente riportate come affaticamento, versamento della pleura, dispnea, tosse, emorragia del tratto gastrointestinale inferiore e disturbo dell'appetito e hanno più probabilità di manifestare reazioni avverse meno frequentemente riportate come distensione dell'addome, capogiro, versamento pericardico, insufficienza cardiaca congestizia e calo ponderale e devono essere monitorati attentamente (vedere paragrafo 4.4). Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalareuna-sospetta-rea zione-avversa.

Farmaci

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PREZZO INDICATIVO:3.985,10 €

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DASATINIB EG30CPR RIV 80MG

PRINCIPIO ATTIVO: DASATINIB MONOIDRATO

PREZZO INDICATIVO:3.985,10 €