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Alcune tecniche utili
Massaggio rilassantePuò essere svolto da chiunque; non richiede una particolare preparazione in quanto consiste nell’effettuare semplici e lenti sfregamenti sulla schiena.
Questa tecnica è molto utilizzata per favorire il rilassamento e, di conseguenza, il sonno.
Anche il massaggio dei piedi può essere molto efficace, a patto che venga effettuato in modo leggero senza pressioni puntiformi sulla superficie plantare e dorsale. Semplici movimenti di torsione e distensione delle dita, sfioramenti e accarezzamenti possono conciliare il sonno.
La procedura consigliata si svolge come segue.
- Curare la temperatura dell’ambiente e garantire la privacy.
- Lavare le mani e scaldarle, gli stimoli freddi sono controproducenti.
- Sistemare la persona in posizione prona.
- Liberare la schiena dagli indumenti.
- Non effettuare il massaggio se la pelle presenta malattie.
- Utilizzare una lozione per massaggi, in farmacia o in erboristeria si trovano senza problemi.
- Versare il prodotto per il massaggio sulle mani.
- Cominciare con semplici movimenti rotatori effettuati con il palmo della mano sul sacro.
- Salire con entrambe le mani verso le scapole e compiendo movimenti rotatori anche in queste due zone.
- Scendere con le mani aperte verso il fondo della schiena in prossimità dei glutei.
- Effettuare movimenti circolari.
- Ripetere alcune volte il massaggio.
- Fornire una canottiera precedentemente scaldata sul calorifero.
- Se possibile far trovare il letto caldo.
Musicoterapia È una forma di terapia alternativa che utilizza la melodia e i suoni come mezzo per alleviare le malattie, in particolare quelle psicosomatiche.
Negli ultimi anni, alcuni istituti per l’infermieristica “basata sulle evidenze” hanno effettuato ricerche per valutare l’efficacia di questo strumento in ambito ospedaliero e non. Poiché la musicoterapia può aiutare ad abbassare i livelli d’ansia, si ritiene che possa essere utilizzata come stimolo naturale per favorire anche il sonno. L’aspetto più importante da sottolineare è l’assoluta innocuità rispetto ai farmaci, oltre al costo che è pari a zero. La musica viene spesso utilizzata insieme alle terapie classiche nel controllo del dolore.
L’ansia risente favorevolmente dell’effetto della musica, il tipo di melodia utilizzata è definita sedative music, trattandosi di un tipo di musica lenta, melodica, strumentale, eseguita con pianoforte o arpa.
Ascoltare questo tipo di musica alcune ore prima di coricarsi aiuta a conciliare il sonno.
Le librerie offrono una vasta gamma di libri con relative melodie.
Tecniche di visualizzazioneSono impiegate con buoni risultati, in aggiunta alle normali terapie convenzionali, in vari ambiti: sport, affari, gestione dell’ansia ecc.
La visualizzazione è un processo utilizzato da tutti in modo più o meno cosciente.
Coltivare sentimenti di odio e rabbia innesca un processo di visualizzazione inconsapevole con relativa stimolazione di ormoni che aumentano il grado di veglia, stimolano la produzione di succhi gastrici e rendono i muscoli più tonici. Anche senza volerlo si visualizza sempre: pensare alla vacanza appena trascorsa, prevedere che un esame a scuola andrà male o aver paura di andare in aereo significa “visualizzare”.
Se impiegata alcuni minuti tutti i giorni, la tecnica di visualizzazione può produrre buoni risultati in termini di rilassamento, diminuzione dello stress e gestione dei carichi emotivi. La visualizzazione consente di creare nella propria mente i presupposti per risultati auspicabili.
Quando si coltivano per anni pensieri di sconfitta, di autodistruzione, di inadeguatezza si costruisce nel proprio cervello una specie di palinsesto ben preciso dove i programmi sono sempre gli stessi: paura, ansia, disfatta, perdita, distruzione; spesso la vita che conduciamo riassume in modo esaustivo le nostre convinzioni più radicate. Probabilmente, se si arriva al punto di avere questi pensieri e sentirsi così male, la causa sarà da ricercare nelle esperienze avute nel corso della vita, nell’educazione impartita dai genitori, nelle “etichette” imposte fin dalla tenera età. Queste brevi considerazioni non vogliono sostituirsi a un percorso di psicoanalisi (che forse potrebbe essere utile a chiunque), ma vogliono semplicemente far riflettere sulla necessità di coltivare pensieri più sani e più salutari. Il cervello può essere considerato come un CD su cui l’individuo registra dei dati ogni giorno e in ogni istante, sia che si tratti di sensazioni positive sia che si tratti di sensazioni negative.
Un aspetto fondamentale della visualizzazione è la sensazione di essere seduti nella “stanza dei bottoni”, così facendo si attua un processo che promuove la consapevolezza della propria persona.
Annotare su un diario alcuni obiettivi a breve, a medio e a lungo termine può essere utile per guidare il percorso. Programmare gli obiettivi serva a capire dove si sta andando. Volete riuscire a rilassarvi? Volete essere più sereni? Volete riuscire a superare alcuni vostri limiti? È determinante scrivere tutto.
Per visualizzare non è necessario assumere posizioni particolari, l’importante è rilassarsi, sedersi su una poltrona o sdraiarsi. Più si è rilassati e più si riesce ad “andare in profondità”, dunque è bene trovare la posizione più comoda ed evitare tutti gli stimoli che possono interrompere la seduta (di circa 15-20 minuti al giorno). L’impiego di sottofondi musicali che richiamano gli elementi della natura (ruscelli, vento, cinguettii) può aumentare le sensazioni piacevoli che si vogliono ricreare.
La tecnica di visualizzazione mira a:
- rafforzare la sensazione che ciò che si desidera è realizzabile (maggior rilassamento);
- disintegrare le cose che fanno vivere male (preoccupazioni);
- consolidare i risultati che si otterranno nel tempo.
Quando si visualizza è fondamentale credere con forza che ciò a cui si aspira è raggiungibile, bisogna sentire con intensità questo sentimento, “vederlo” con gli occhi della mente e coltivarlo nel tempo in quanto le emozioni hanno un potente effetto sulla “meccanica” della fisiologia umana. Un altro aspetto importantissimo è la distruzione di ciò che crea preoccupazione: paura di non riuscire, paura di fare brutta figura, paura di essere derisi, paura di parlare: le paure hanno un effetto devastante sulla vita degli esseri umani. Una tecnica per allontanare le paure è la seguente: visualizzare una paura, una preoccupazione, un evento sgradito e poi chiuderlo in una scatola, questo processo deve essere partecipato e ben visualizzato. Quando la scatola è chiusa “spararla” contro il sole, anche qui è importante “vedere” e “sentire”: vedere che la scatola si allontana con la relativa paura e sentirla allontanarsi; quando diventa piccolissima ed è sempre più vicina al sole si deve avvertire la sensazione e “vedere” il cofanetto esplodere.
Il terzo aspetto è la sostituzione e il consolidamento del risultato. Dopo aver “distrutto”, si deve creare immediatamente nella mente l’immagine della situazione che si vorrebbe realizzare. Anche in questo caso bisogna sentire e vedere: più stimoli vi sono e meglio è, infatti risulta utile l’impiego di stimoli sonori, verbali, visivi che aiutino a fare sembrare vero il contenuto della visualizzazione. Questa banalissima tecnica può essere utilizzata per tutte le cose che preoccupano, anche se chiaramente non risolve i problemi dell’esistenza umana!
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