I dati provenienti da un'indagine Gfk Eurisko suonano alquanto sconfortanti: nel 40% dei casi le giovani donne italiane non utilizzano alcun metodo contraccettivo e solo una ragazza su quattro trae le informazioni fondamentale sulla propria sessualità dall'ambito familiare. Nonostante cresca il livello culturale ed economico, il sesso mostra ancora di essere vissuto come un tabù e con troppa superficialità.
Lo studio ha preso in considerazione le donne nella fascia d'età fra i 18 e i 24 anni seguendo i cambiamenti nello stile di vita dagli anni Novanta a oggi. Come si è trasformata la società italiana nel corso di questi ultimi anni? I mutamenti sono tanti, eppure rimane una sostanziale difficoltà al dialogo, soprattutto in famiglia, e le giovani donne rischiano di avvicinarsi al sesso con molte lacune e poca preparazione.
Qual è l'approccio agli anticoncezionali da parte dei giovani? «Quotidianamente, nel mio lavoro mi impegno a sensibilizzare all'uso del profilattico, ancora fortemente avversato perché percepito come una barriera. In realtà oggi, anche in una realtà come quella di Ravenna, sono stati riscontrati casi di malattie veneree come la sifilide. Assistere a questo ritorno è un fatto grave e induce a qualche riflessione», spiega Donatella Valmori, psicologa, sessuologa e consulente di coppia: «Il preservativo viene vissuto in quanto corpo estraneo, eppure ancora oggi è l'unico strumento in grado di proteggere dalle malattie sessuali. Naturalmente a una coppia stabile, anche giovane, è possibile consigliare l'uso della pillola, tuttavia quest'ultima spesso finisce per delegittimare la responsabilità della malattia: è bene ricordare che evita, infatti, il concepimento, ma non problematiche in termini di salute».
Se la sessualità viene vissuta in maniera più naturale rispetto a un tempo, è altrettanto vero che la corsa al sentirsi uguali alle altre, altrettanto disinibite, può essere frustrante, soprattutto in giovane età e impedire una maturità che sia anche affettiva ed emozionale. «Oggi a prevalere è l'aspetto online del sesso come modalità di approccio», spiega la psicoterapeuta e sessuologa Barbara Repossini: «La scoperta del sesso avviene attraverso la chat. Soprattutto quando i genitori non sono in casa i giovanissimi usano la rete internet per scambiarsi foto e dialogare su chat erotiche: viene a mancare del tutto l'aspetto della scoperta con il contatto fisico».
Secondo alcune statistiche lo strumento privilegiato con cui reperire informazioni in materia sesso è internet, scelto dal 75% dei soggetti, seguito dal partner, 54%, e il ginecologo, 51%. La rete internet ha una quantità immensa di dati, qualche volta superficiali e inesatti, ma in grado di offrire un bacino molto ampio e a prova di anonimato, fattore che in qualche caso può dare origine a situazioni rischiose. Come spiega la dott.ssa Barbara Repossini: «Il canale primario diventa il computer insieme a un approccio che si realizza soprattutto tramite immagini, con conseguenze talvolta gravi: in studio abbiamo avuto molti casi di minori, soprattutto ragazzine fotografate e messe online». Purtroppo gli incontri online possono prendere una piega dolorosa specialmente quando a essere adescate sono le persone più giovani e vulnerabili, attirate da persone che mentono presentandosi con account falsi, per questo è importante creare i presupposti per un dialogo libero di modo che gli adolescenti possano sentirsi capiti e non avere paura di un confronto profondo e sincero con gli adulti.