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Sigaretta elettronica e salute pubblica, un incontro è possibile

Alla base c’è il principio di riduzione del danno, che mira ad abbassare i rischi incoraggiando comportamenti meno pericolosi. Una strategia che può avere impatti positivi sui fumatori, come spiega Grant O’Connell di Imperial Brands



di Marco Morello


Tutto parte da un principio generale, molto consolidato quando si ragiona di salute pubblica: la riduzione del danno. «Significa fornire una serie di politiche, regolamenti e azioni progettati per ridurre direttamente i rischi per la salute incoraggiando comportamenti meno pericolosi. Le mascherine durante l’attuale pandemia, la crema solare e le cinture di sicurezza sono tutti esempi quotidiani. Non eliminano completamente il rischio, ma lo riducono».

Il concetto si può traslare molto facilmente nel mondo del tabacco: «Dove funziona allo stesso modo. L’idea è mettere a disposizione dei fumatori adulti, che altrimenti continuerebbero a fumare, l’opzione di passare a prodotti potenzialmente meno dannosi che forniscono nicotina, ma con meno e sostanzialmente inferiori livelli di sostanze tossiche rispetto a quelli associati alla combustione del tabacco». In sintesi e in prospettiva, usare la scienza per offrire una strada alternativa - «something better», qualcosa di meglio - come spiega Grant O’Connell, Strategic Science & Policy Engagement Director di Imperial Brands, azienda produttrice della sigaretta elettronica myblu.


Mascherine e cinture di sicurezza sono accolte e incoraggiate dai Governi. Intorno i prodotti di nuova generazione che cercano di sostituire la sigaretta tradizionale ci sono invece molte diffidenze. Da cosa dipendono?

Un numero crescente di organismi deputati alla sanità pubblica, di enti regolatori e di governi approva e sostiene pienamente la riduzione del danno da tabacco per ridurre i rischi legati al fumo. Per esempio, il Regno Unito, la Nuova Zelanda e il Canada sostengono e incoraggiano attivamente i fumatori adulti che non sono interessati o non vogliono smettere di fumare a passare ai prodotti per il vaping. Il motivo per cui alcune altre nazioni non si sono sentite di sostenere la riduzione del danno da tabacco, o l’hanno completamente respinta - Australia, India e Singapore ne sono esempi notevoli - è una questione complessa. È probabile che un fattore importante sia la posizione intransigente tenuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità nei confronti dei prodotti in questione.


Forse dipende dal fatto che mancano studi di lungo periodo in grado di confermarne l’efficacia. Pare lecito non fidarsi

I vaporizzatori non esistono da abbastanza tempo da generare dati epidemiologici che esaminino i potenziali impatti sulla salute dopo decenni di utilizzo, e sono certamente necessarie ulteriori ricerche in questo settore. Al contrario, gli impatti a lungo termine sulla salute del tabacco da fumo sono ben noti. Nel frattempo, le prove scientifiche fino ad oggi indicano che i potenziali rischi per la salute a lungo termine associati alla transizione al vaping, a condizione che i dispositivi e gli e-liquid siano fabbricati secondo elevati standard di qualità e sicurezza, hanno un’alta probabilità di essere notevolmente inferiori rispetto al fumo.


Cos’altro sappiamo?

In primo luogo, il vapore inalato contiene quantità e livellisostanzialmente inferiori di sostanze chimiche nocive rispetto al fumo di tabacco e studi clinici su fumatori adulti hanno dimostrato che quando questi passano al vaping sperimentano riduzioni rapide e significative dell’esposizione a sostanze tossiche e cancerogene, non dissimili dai livelli riscontrati nei consumatori di prodotti come ad esempio i cerotti sostitutivi della nicotina e in chi non ha mai fumato. In secondo luogo, dati clinici hanno dimostrato che i fumatori adulti che passano al vaping hanno generalmente riscontrato miglioramenti nella salute polmonare e cardiovascolare. In terzo luogo, non sono stati segnalati effetti avversi gravi negli adulti che sono passati dal fumo al vaping dopo un utilizzo fino a 2 anni.


Cosa dicono le ricerche più recenti? Vanno nella medesima direzione?

Il 14 ottobre scorso è stata pubblicata l’ultima revisione dell’organizzazione indipendente Cochrane che ha valutato l’effetto e la sicurezza del vaping nell’aiutare i fumatori adulti a raggiungere l’astinenza dal fumo a lungo termine. Le revisioni Cochrane, che sono generalmente viste come il gold standard delle evidenze scientifiche, hanno concluso che «le sigarette elettroniche aiutano le persone a smettere di fumare anche tra coloro che non intendono smettere di fumare e funzionano meglio della sola forza di volontà; al loro utilizzo non sono associati a gravi effetti indesiderati o danni fino a 2 anni di utilizzo». La totalità delle prove scientifiche e mediche fino ad oggi è rassicurante per i fumatori adulti che considerano il vaping un’alternativa al tabacco combustibile. La Cochrane Review ha tuttavia commentato che sono necessarie successive ricerche per confermare ulteriormente il potenziale di riduzione del danno da tabacco a lungo termine dello svapo. Come affermato in precedenza, Imperial Brands concorda pienamente e la nostra ricerca scientifica in questo settore continua.


Settore, il vaping, che mette al centro la nicotina. Uno stimolante che crea dipendenza nei consumatori. Le sembra ragionevole incoraggiare il consumo di una sostanza con tali caratteristiche?

Crediamo che sia importante un confronto onesto e basato su argomenti scientifici in merito alla nicotina. Sebbene non sia completamente priva di rischi, la nicotina non è la causa principale delle malattie legate al fumo. Il rischio più elevato di patologie legate al fumo deriva in realtà dalla combustione del tabacco e dall’inalazione del fumo. La nicotina è una delle diverse migliaia di sostanze chimiche presenti nel fumo di tabacco. Fino a poco tempo fa, l’unico modo per consumare nicotina era quello di bruciare tabacco. Oggi, spinti dalla disponibilità di tecnologie nuove ed emergenti, siamo in grado di separare la nicotina dalla combustione del tabacco e di rivoluzionare il modo in cui viene consumata dai fumatori adulti. L’informazione basata sulla scienza nei confronti delle autorità di regolamentazione, degli organismi di sanità pubblica e allo stesso modo dei fumatori adulti deve poter portare a distinguere la nicotina dalla sua attuale sinonimia con sigarette, tabacco e malattie legate al fumo. Infine, riteniamo che la decisione di utilizzare prodotti contenenti nicotina sia una scelta riservata agli adulti. I bambini e le persone maggiormente vulnerabili non dovrebbero fumare né usare prodotti contenenti nicotina. Sosteniamo pienamente le sanzioni contro chiunque venda prodotti contenenti nicotina ai minori. In questo, facciamo la nostra parte assicurandoci che la sigaretta elettronica che produciamo, myblu, e le attività commerciali ad essa correlate raggiungano solo il pubblico dei fumatori adulti e di chi già consuma abitualmente prodotti contenenti nicotina.


Che tipo di contributo sta dando Imperial Brands ai progressi della ricerca?

Tutti i nostri dispositivi di nuova generazione sono prodotti secondo solidi standard di qualità e sicurezza e continuiamo a investire in modo significativo nella sperimentazione scientifica senza test sugli animali e analizzando il potenziale di riduzione del danno da tabagismo. Ciò comporta vantaggi significativi per la salute della popolazione in generale. Questa spinta all’innovazione, alla qualità e alla ricerca, ha dato luogo a una serie di studi importanti e sostanziali tra cui il nostro studio che ha dimostrato, in condizioni di test, che l’impatto del vapore emesso delle nostre sigarette elettroniche myblu sui tessuti delle vie aeree umane non è dissimile all’impatto dell’aria in ambienti in cui non è presente alcun vapore, anche fino a 400 “svapate” continuate.


Quali sono gli obiettivi, i traguardi di lungo periodo?

L’innovazione rimane un driver fondamentale per i prodotti di nuova generazione, così come lo sono una ricerca scientifica rigorosa, continui investimenti su brand affidabili e i più alti standard di qualità. Per darne una misura, nel 2019 Imperial Brands era è stata tra le prime 100 aziende richiedenti nuovi brevetti all’Ufficio Europeo dei Brevetti. Le aree di interesse del nostro programma di ricerca a livello globale includono batterie e ricariche di nuova generazione, innovazioni per il tabacco riscaldato, nuove piattaforme per il rilascio di nicotina, nonché materiali e imballaggi sostenibili. Si tratta di un processo continuo, ma siamo certi che i nostri investimenti in ricerca e sviluppo ci aiuteranno a legittimare i prodotti di nuova generazione nei confronti degli enti regolatori e, soprattutto, ci permetteranno di offrire ai fumatori adulti scelte più soddisfacenti per accelerare la transizione verso prodotti con un potenziale di riduzione del danno da fumo. Dopo tutto, se i fumatori adulti non trovano i prodotti di nuova generazione attraenti o soddisfacenti, e non li scelgono rispetto al tabacco combustibile, o se gli enti regolatori e gli organismi di salute pubblica non li approvano, questa preziosa opportunità di salute pubblica andrà persa.



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