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Antistaminici: le regole per i bambini

Inizia la stagione delle allergie che porta con sé numerosi e fastidiosi disturbi. Scopri le formule adatte ai più piccoli

credits: iStock



di Simona Regina


Primavera: tempo di pollini e di allergie. Abbiamo chiesto ad Alessandro Fiocchi, responsabile di allergologia dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, come gestire quelle dei bambini.


LE MEDICINE DI NUOVA GENERAZIONE

«Gli antistaminici di nuova generazione sono più efficaci e hanno effetti collaterali ridotti rispetto a quelli del passato: non procurano assuefazione, sonnolenza, riduzione dell’attenzione, bocca secca e aumento dell’appetito», spiega l’esperto. Rappresentano dunque i farmaci di prima scelta da usare sia al bisogno, quando tuo figlio manifesta rinite, orticaria o congiuntivite, sia prima dell’inizio della stagione pollinica.

«Se il bambino manifesta una scarsa tolleranza a un antiallergico in particolare, su consiglio del pediatra si può usare un composto diverso», spiega l’allergologo. Che avverte: «Ai bambini cardiopatici o con disturbi del ritmo cardiaco, è comunque preferibile prescrivere i cromoni, farmaci antiallergici che non causano alterazioni del ritmo cardiaco».

Se invece è un problema somministare l’antistaminico al bambino più volte nel corso della giornata si può ricorrere alla rupatadina. «È una molecola, indicata per il trattamento sintomatico della rinite e dell’orticaria, a lunga durata d’azione: basta assumerne una compressa al giorno», spiega l’esperto.


IN GOCCE, SCIROPPO O SPRAY?

I nuovi antistaminici sono disponibili in formulazioni per uso orale (gocce, sciroppo e compresse) e per uso topico (spray, colliri, crema e gel). Si raccomanda la somministrazione orale per combattere la rinite allergica e l’orticaria, caratterizzata da pomfi sulla pelle.

Per le congiuntiviti, si ricorre invece ai colliri. «In caso di asma si consiglia l’uso combinato di steroidi (vedi qui di seguito) nasali, che determina un significativo miglioramento dei sintomi», sottolinea Fiocchi.


LE ALTRE ARMI

Nel trattamento delle allergie stagionali, i cortisonici sono spesso temuti per gli effetti collaterali: «Solo se somministrati a dosi elevate - rassicura Fiocchi - possono causare incremento di peso e pressione,
alterazione del metabolismo del calcio e riduzione della crescita.

Ma se si fa attenzione alla posologia si può ricorrere serenamente agli spray per la rinite e ai colliri per la congiuntivite, mentre per l’asma  si possono usare, broncodilatatori insieme ai corticosteroidi».

E poi ci sono i vaccini. «Un ciclo di immunizzazione dura 3 anni», spiega Fiocchi. «L’ideale è iniziare prima della stagione dei pollini, ma si può fare anche adesso». I vaccini sono somministrabili per via orale o sottocutanea.

Di solito si preferiscono quelli sublinguali in gocce o compresse da assumere ogni giorno. Le iniezioni vanno fatte in ambulatorio, 1 a settimana per 1 mese, ogni 15 giorni nei 3 mesi successivi,
poi 1 al mese. 


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Articolo pubblicato sul n. 15 di Starbene  in edicola dal 28/03/2017

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