Menopausa: quale pesce preferire, capelli deboli e sfibrati
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di Laura Della Pasqua
1. I semi di chia sono utili in menopausa?
2. Quale pesce consumare in questo momento della vita?
3. Mi ritrovo con i capelli sfibrati e fragili. Cosa fare?
1. I semi di chia sono utili in menopausa?
Secondo gli studi, i semi di chia aiutano ad abbassare la pressione e i livelli di insulina. Inoltre, sono ricchissimi di fosforo e calcio, fondamentali per le ossa. Sono anche una delle fonti vegetali più ricche di acidi grassi Omega-3, in particolare di acido alfa-linolenico (ALA), noti per le loro proprietà anti-infiammatorie. Possono quindi essere un aiuto per le donne in menopausa. Poche controindicazioni: chi soffre di colon irritabile, di diarrea o ha l'intestino particolarmente sensibile, dovrebbe assumere i semi di chia gradualmente. In caso di diverticolite, invece, anche se la scienza non ha ancora dato un verdetto definitivo, è sempre meglio chiedere un parere al gastroenterologo: alcuni medici consigliano, addirittura, di evitare cibi in cui sono presenti semi minuscoli, come quelli del kiwi. Come si mangiano? Sono spesso utilizzati a colazione in aggiunta a latte e yogurt, per condire le insalate, per preparare gli impasti e sotto forma di infuso, insieme ad altre spezie.
2. Quale pesce consumare in questo momento della vita?
Una ricerca condotta da un team di studiosi della Northwestern University di Chicago sottolinea che il pesce, in particolare quello azzurro, ma anche il salmone, fonti di Omega 3, possono aiutare a ridurre il rischio di patologie cardiache durante la menopausa. Ideale consumare questi alimenti 4-5 volte alla settimana e cucinarli bolliti, alla griglia o al forno. Va mangiato con moderazione, invece, il pesce fritto, specie se si soffre di colesterolo alto.
3. Mi ritrovo con i capelli sfibrati e fragili. Cosa fare?
Tra gli effetti della menopausa, c’è il cambiamento dei capelli, che possono iniziare ad apparire sfibrati, opachi e fragili. La diminuzione degli estrogeni provoca un calo del sebo, sostanza oleosa che sulla pelle funge da barriera cutanea e sul cuoio capelluto contribuisce anche a rafforzare i capelli. Di conseguenza, la chioma diventa più secca e meno elastica. Inoltre, la riduzione della produzione ormonale può anche indebolire i follicoli piliferi, causando la caduta dei capelli e il diradamento. Che fare? Innanzitutto seguire una dieta equilibrata e usare integratori appositi, utilizzare prodotti specifici per la cura dei capelli e adottare pratiche di styling rispettose (il che significa meno uso di piastre per lisciare i capelli e meno colorazioni impattanti). Una corretta alimentazione deve contenere le proteine essenziali per la formazione di cheratina, la proteina principale dei capelli, che contribuisce alla loro forza e struttura. Assicurarsi di includere fonti di proteine magre nella dieta, come carne magra, pesce, uova e legumi può fornire al corpo gli amminoacidi necessari per mantenere i capelli sani. La vitamina C è importante per la produzione di collagene, una proteina che contribuisce alla struttura dei capelli. Frutta e verdura sono ricche di tale vitamina, mentre la vitamina B7 è essenziale per la crescita dei capelli e si trova in alimenti come uova, avocado e noci. Per gli integratori i più indicati sono quelli con collagene, biotina e vitamina D, poiché queste sostanze cominciano a scarseggiare con la menopausa.