di Margherita Monfroni
La pillola anticoncezionale è un metodo contraccettivo composto da ormoni sintetici (nello specifico estrogeni e progestinici) che consente di bloccare il rilascio dell’ovulo e quindi di impedire il verificarsi di una possibile gravidanza.
Solitamente la pillola viene assunta per via orale quotidianamente, all’incirca alla stessa ora, in cicli da 21 giorni, a cui seguono sette giorni di sospensione durante cui si verifica un sanguinamento simile al ciclo mestruale.
Se assunta correttamente, la pillola ha un'efficacia superiore al 99% nel prevenire una gravidanza, anche se va tenuto conto che, d’altro canto, questo tipo di contraccettivo non protegge dalle malattie sessualmente trasmissibili, un rischio che può essere prevenuto solamente ricorrendo all’utilizzo del preservativo.
Per approfondire alcuni aspetti legati alla pillola anticoncezionale, abbiamo chiesto un consulto al dottor Claudio Paganotti, ginecologo dell’Istituto Clinico Città di Brescia. Ecco cosa ci ha risposto.
Come scegliere la pillola anticoncezionale più adatta?
La pillola può essere assunta da tutte le donne in età fertile, ma prima di iniziare è opportuno consultare un ginecologo. Dopo un’accurata anamnesi (stato di salute, stile di vita), il medico eseguirà una visita ginecologica, un controllo del seno e alcuni esami del sangue per escludere condizioni che possano risultare controindicate. Molto importante, poi, è la verifica di peso corporeo e pressione arteriosa.
Ci sono casi in cui la pillola è consigliata in qualità di trattamento terapeutico?
Numerose evidenze scientifiche mostrano come la pillola sia un’arma terapeutica per alcune patologie: flussi mestruali abbondanti e irregolari, dolore mestruale (dismenorrea), endometriosi, seborrea, acne e irsutismo, sindrome premestruale.
Inoltre, tra i benefici extra-contraccettivi, la pillola protegge dallo sviluppo di tumori dell'ovaio (il rischio relativo diminuisce del 20% ogni 5 anni di uso) e dell'endometrio.
Quali possono essere gli effetti collaterali della pillola?
L’assunzione della pillola può comportare alcuni effetti collaterali, di solito transitori e lievi, ma che possono richiedere la scelta di una diversa pillola. I più comuni sono: nausea, mal di testa, tensione mammaria, perdite ematiche intermestruali, malinconia.
Seppur si verifichino in percentuali molto basse, poi, le principali controindicazioni all’uso della pillola, soprattutto nelle donne di età superiore ai 35 anni che fumano, sono: episodi trombotici agli arti inferiori, carcinoma della mammella e dell'endometrio, malattie epatiche e alterazioni del metabolismo dei lipidi. Altre controindicazioni relative, cioè per le quali è previsto un controllo medico durante l’assunzione, sono l'ipertensione e il diabete.
Che cosa succede se ci si dimentica di assumere la pillola?
Quando si dimentica una pillola, questa va assunta entro 12 ore, in tal modo l’efficacia non è ridotta. Se sono trascorse più di 12 ore, l'efficacia è compromessa, pertanto si dovrà comunque prendere la compressa dimenticata terminando l'assunzione della confezione, ma si dovrà adottare un altro contraccettivo fino alla successiva confezione.