Ormai la grande maggioranza dei supermercati ha settori in cui viene messo in vendita il pesce fresco. Ma l’Efsa, l’autorità europea per la sicurezza alimentare, ha di recente raccomandato delle normative più chiare sulla temperatura di conservazione di questo prodotto. Per evitare che si formi istamina, una tossina insidiosa perché non altera l’odore o l’aspetto del pesce e non può essere distrutta con la cottura, è importante che sardine, sgombri & Co. vengano conservati a 0 °C. In caso contrario gli alti livelli di istamina possono scatenare eruzioni cutanee, mal di testa e diarrea.
Ok, quindi, al pesce venduto sfuso, che viene correttamente refrigerato grazie al ghiaccio su cui è adagiato. Qualche rischio in più, invece, esiste per il pesce confezionato esposto nei banchi frigo. Al momento la normativa dice genericamente che deve essere conservato “a una temperatura vicina a quella del ghiaccio fondente”, senza dare limiti precisi. Nell’attesa di regole più “ferree” dai un’occhiata al termometro presente nel banco frigo e controlla tu stessa che la temperatura sia ok.
Fai la tua domanda ai nostri esperti