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Ora posso: insieme alle donne con tumore al seno, contro la fragilità ossea

La campagna vuole sensibilizzare e coinvolgere le pazienti in terapia ormonale adiuvante perché prendano coscienza del rischio di fratture a cui sono esposte. Perché è importante intervenire tempestivamente per prevenire o curare la fragilità ossea

Foto: iStock



Si chiama Ora pOSSO (hashtag #oraposso) e fa risuonare la forza delle donne unite in una doppia battaglia: contro il tumore al seno e contro la fragilità ossea.

Promossa da Amgen ed Europa Donna Italia e con l’egida di Firmo Onlus (Fondazione Italiana Ricerca
sulle Malattie dell'Osso), si tratta di una campagna per sensibilizzare e coinvolgere le pazienti con cancro al seno e in terapia ormonale adiuvante, perché prendano coscienza del conseguente problema della fragilità ossea, con la consapevolezza che però si può prevenire e anche curare.


Sono 53.000 le donne in Italia colpite ogni anno da tumore al seno e più del 75% di loro deve seguire una terapia ormonale adiuvante, per il controllo delle recidive e la riduzione del rischio di metastasi. Questi trattamenti, facendo abbassare i livelli di estrogeni, portano al calo della quantità minerale ossea e all'alterazione della qualità ossea, esponendo quindi le pazienti a un maggiore rischio di fratture. È proprio a causa di questi effetti collaterali che una donna su tre abbandona la terapia, secondo una recente indagine condotta da SWG per Europa Donna Italia.

Per supportare le donne in lotta su questo doppio fronte, sul sito dedicato www.oraposso.it e sulla pagina Facebook di Europa Donna Italia vengono pubblicati periodicamente approfondimenti sul tema, informazioni, consigli degli esperti.

223808Il progetto Ora pOSSO è rappresentato da due pugni che si incontrano e si uniscono, un’immagine che evoca la forma dell’osso ma che allo stesso tempo simboleggia la tenacia con cui le donne sanno affrontare i problemi che riguardano la loro salute, riaffermando il loro diritto alla cura.


«La sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi, indipendentemente da altre patologie, è in moderato e costante aumento da molti anni (81% dal 1990 al 1994, 85% dal 1995 al 1999, 87% dal 2000 al 2004) in relazione a diverse variabili, tra cui l’anticipazione diagnostica (screening) e il miglioramento delle terapie» dice Daniele Santini, professore ordinario di oncologia medica e responsabile UOS day hospital di oncologia Università Campus Bio-Medico di Roma. «Ancora molte, però, sono colpite da questa neoplasia e a tutte le età. Tra i 50 e i 69 anni una donna su diciotto si ammala, ma anche le donne giovani sotto i 50 anni sono colpite: una su quarantadue si trova a dover affrontare la malattia».


Secondo le rilevazioni più recenti una paziente su quattro subisce una frattura da fragilità collegata alla terapia ormonale adiuvante. Questo tipo di fratture può verificarsi per traumi minori, come ad esempio una caduta, ma può manifestarsi anche spontaneamente senza trauma.

«Le donne in terapia ormonale adiuvante vanno inevitabilmente incontro a fragilità ossea ed è importante intervenire tempestivamente, perché possiamo prevenirla o curarla incrementando la densità e la resistenza alle fratture» spiega Maria Luisa Brandi, ordinario di endocrinologia presso l’Università di Firenze e presidente Firmo. «Grazie a farmaci anti-riassorbitivi, a cui le donne con tumore al seno in terapia ormonale adiuvante hanno diritto rientrando automaticamente nella nota di rimborso, si è in grado di ridurre il rischio di fratture da fragilità ossea fino al 50%. Ecco perché Firmo Onlus sostiene la campagna "Ora pOSSO, le donne con tumore al seno contro la fragilità ossea", e sarà con le donne, al loro fianco, per aiutarle a comprendere che la fragilità ossea si può evitare e curare».


Condividendo il gesto simbolico della campagna sui social con hashtag #oraposso puoi affiancare anche tu, nella call to action, le donne con tumore al seno che vivono il problema della fragilità ossea.


dicembre 2019

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