Una giornata per gli oceani, obiettivo: una pesca più responsabile

Oggi si festeggia la Giornata mondiale degli oceani. Con lo scopo di aumentare la sensibilità verso una pesca più sostenibile e nel mantenere puliti i nostri mari



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L'8 giugno è una data fondamentale per il nostro pianeta, perché si celebra la Giornata mondiale degli oceani. Lo slogan di questa edizione 2022: "Rivitalizzazione: un'azione collettiva per l'oceano". Un motto che invita singoli cittadini e aziende a scendere in campo e correre ai ripari per salvaguardare i nostri mari e risolvere i danni causati in passato.

Per farlo, nel nostro piccolo, è utile orientarsi su prodotti che derivino da una pesca responsabile, certificati MSC (Marine Stewardship Council) e acquacoltura ASC (Aquaculture Stewardship Council).
Altro gesto importante per cercare di ridurre l'impatto sull'ambiente è scegliere prodotti contenuti in scatole di cartone ottenute da foreste gestite in maniera sostenibile, certificate Pefc (Programme for Endorsement of Forest Certification schemes) e FSC (Forest Stewardship Council).


Il problema della plastica

Si stima che ben il 70% dei rifiuti plastici provenga proprio da attrezzi perduti in mare (secondo il GGGI 2020 Annual Report). Proprio per questo la pesca responsabile diventa un tassello essenziale nella salvaguardia degli ambienti marini. Su questa linea, proprio oggi, in occasione della Giornata mondiale degli oceani, Findus ha presentato “Fish For Good per il futuro degli oceani”, manifesto che l'azienda dei surgelati sottoscrive per ribadire il suo impegno nel proteggere e preservare il presente e il futuro degli oceani e dei mari, attraverso progetti e proposte tangibili.

Centrale nel programma Fish For Good è mettere in campo azioni concrete per prendersi cura degli oceani. 
L'azienda dal 2020 aderisce alla Global Ghost Gear Initiative, il cui obiettivo è la promozione di soluzioni relative agli “attrezzi fantasma” perduti in mare.

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Proprio grazie all'apporto di Findus, Lifegate oggi ha installato a Venezia, sull’Isola della Certosa, Pixie Drone: si tratta di un drone dotato di videocamera in grado di raccogliere fino a 60 kg di rifiuti che finiscono sotto i pontili.

Inoltre, nel porto di Rimini è in funzione Trash Collec’Thor: posto su pontili galleggianti e nei pressi dei punti di accumulo, è un grande cestino che cattura fino a 100 kg di rifiuti galleggianti e raccoglie idrocarburi e microplastiche con un diamentro da 3 mm in su.

Un ulteriore passo in avanti nell’ambito del percorso intrapreso già lo scorso anno con l’adesione alla campagna “Un mare di idee per le nostre acque” promossa da Coop in collaborazione con LifeGate
PlasticLess, per l’adozione di 10 Seabin mangia-rifiuti lungo le coste italiane. In meno di un anno sono stati raccolti 6.974 kg di rifiuti galleggianti pari al peso di oltre 464.940 bottiglie da 0,5 l.

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