hero image

In Friuli ecco Care, il laboratorio teatrale per caregiver

Nasce un progetto triennale dedicato a una figura spesso invisibile nella nostra società ma preziosissima: il caregiver familiare. Si inizia con un percorso teatrale gratuito, a Campoformido

Foto: iStock



CARE – Percorso teatrale ed espressivo per caregiver è un’iniziativa unica nel suo genere, che coniuga arte, teatro e cura, con l’obiettivo di dare visibilità, ascolto e riconoscimento a una figura tanto centrale quanto spesso invisibile nella nostra società: il caregiver familiare.

Progetto triennale, organizzato e promosso dall’associazione Zeroidee e realizzato con il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, nasce dall’urgenza di restituire dignità a un’esperienza complessa e trasformativa come quella dell'assistenza a una persona cara affetta da gravi problemi di salute. 

Per la prima annualità, è in programma a settembre a Campoformido, in provincia di Udine, un laboratorio gratuito per caregiver, una lettura scenica e una tavola rotonda.


Com'è nato il progetto per caregiver

CARE prende origine da un percorso di confronto durato quasi due anni tra Daniela Fattori, alle prese con la malattia invalidante del marito, e Klaus Martini, ideatore e curatore del progetto, attore e amico che ha scelto di accompagnare Daniela in questo cammino.

A partire da questo scambio profondo Daniela ha scritto Briciole, un testo teatrale intimo che racconta la quotidianità di una famiglia immersa nella fragilità. Proprio da Briciole emerge l’urgenza di dare voce e supporto a chi si prende cura degli altri.

CARE si sviluppa così come un progetto che unisce teatro, ascolto e formazione, offrendo uno spazio protetto in cui i caregiver possano riconoscersi, esprimersi e condividere la propria esperienza. I caregiver, spesso familiari che si trovano in una posizione non scelta e complessa, affrontano un cambiamento di vita radicale per accompagnare e sostenere persone malate o in difficoltà. Questo progetto culturale intende esplorare il loro ruolo, valorizzandone la funzione e promuovendo percorsi di sensibilizzazione, formazione e riflessione.


Il laboratorio teatrale gratuito

CARE vuole contribuire alla diffusione di un modello di supporto sociale: uno spazio d’ascolto, ricerca e creazione, che apra a nuove prospettive. CARE è, prima di tutto, un percorso umano: un tempo protetto in cui i caregiver possono fermarsi, respirare, esplorare il proprio vissuto attraverso il corpo, la voce e la narrazione, trasformandolo in qualcosa di condivisibile e liberatorio.

In seno a questo progetto dal 2 settembre al 4 novembre si snoda un laboratario teatrale gratuito, che si svolgerà ogni martedì presso Le(Serre, centro di produzione culturale alle porte del capoluogo friulano, a Campoformido, strada dell’Artigiano 26.

Sono previsti dieci incontri, dalle pre 18 alle 20, per un piccolo gruppo (massimo 15 partecipanti), selezionato per garantire un clima di fiducia, intimità e ascolto autentico. Gli incontri combineranno tecniche teatrali, scrittura scenica, improvvisazione, esercizi sul respiro, la voce e il movimento, in un contesto non giudicante e privo di finalità performative. 

La partecipazione è gratuita, ma è richiesta la prenotazione via email [email protected] entro il 23 agosto.


Lo spettacolo e la tavola rotonda

CARE non si esaurirà nell’esperienza laboratoriale ma si aprirà alla comunità, stimolando il dialogo tra ambiti diversi. Il 17 ottobre, alle 18.30, a Le(Serre, andrà in scena il primo studio teatrale Briciole scritto da Daniela Fattori e interpretato da Klaus Martini, Nicoletta Oscuro e Gilberto Innocenti.

Il 9 novembre, dalle 10 alle 13, sempre a Le(Serre, è in programma una tavola rotonda aperta al pubblico. Parteciperanno caregiver, operatori socio-sanitari, psicologi, educatori, artisti e professionisti del settore, in un confronto attivo e partecipato volto a costruire una rete di sostegno e consapevolezza attorno al valore della cura.


Leggi anche

Perché la cultura fa bene come una vera medicina

Progetto Teseo, l'aiuto per malati di Alzheimer o demenza e caregiver

Che cos'è l'autostima familiare e perché è importante