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Salute: le buone notizie del 2018

Terapie più efficaci e alla portata di tutti, nuove strategie di prevenzione, scoperte sull’attività “curativa” di alcuni alimenti, norme a tutela dei consumatori. Ecco un riepilogo dei traguardi più significativi raggiunti

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Ecco un riepilogo dei traguardi più significativi raggiunti sul fronte salute nell'anno 2018.

  • 1) Porte aperte ai “Biosimilari”

Dalla psoriasi all’artrite reumatoide, i risultati migliori contro molte malattie croniche si ottengono con i farmaci biologici, ossia prodotti in laboratorio all’interno di sistemi viventi, come ad esempio le cellule. Costano molto, ma l’Aifa (Agenzia italiana del farmaco) ha pubblicato due note ufficiali (a marzo e dicembre) in cui finalmente stabilisce che i biosimilari, in sostanza gli equivalenti generici dei biologici, hanno la stessa efficacia.

«Questo garantirà l’accesso alle terapie a un numero sempre maggiore di pazienti», ha commentato il direttore generale dell’Agenzia, Mario Melazzini. Un beneficio, si stima, che potrebbe riguardare 200.000 persone.

  • 2) Recidive al seno, svolta da una ricerca italiana

Grazie a un team italiano migliorerà la vita di molte donne operate di tumore al seno. Contro il rischio di recidiva è molto utilizzato il tamoxifene, una sostanza che però presenta possibili effetti collaterali, da quelli più blandi (secchezza intima) ad altri più gravi, come il maggior rischio di cancro all’utero o coaguli di sangue. Il gruppo guidato da Andrea De Censi, direttore di oncologia medica agli Ospedali Galliera di Genova, ha presentato i risultati di una ricerca durante il Breast Cancer Symposium 2018, che si è svolto in Texas dal 4 all’8 dicembre.

I ricercatori hanno messo a punto una terapia a basso dosaggio di tamoxifene (5 mg al giorno contro i 20 mg di prima) che mantiene l’efficacia, ma riduce notevolmente gli effetti collaterali. «Grazie ai nostri risultati potrà cambiare la pratica clinica: le donne che hanno avuto un tumore in situ avranno una protezione efficace e una qualità di vita migliore», ha spiegato De Censi.

  • 3) Niente più truffe sugli scaffali

Dal grande supermercato al piccolo discount, non troveremo più false informazioni sui prodotti alimentari. Il 9 maggio è entrata in vigore una disciplina europea, a tutela dei consumatori, che dispone multe salate (fino a 40.000 €) per chi non rispetta la trasparenza sugli alimenti.

«Punti vendita e produttori dovranno essere attenti», spiega la Coldiretti. «Sulle etichette non potrà più mancare l’indicazione di origine dell’ingrediente principale, laddove prevista, ma anche quella sulla presenza di allergeni e la dichiarazione nutrizionale. E le multe scatteranno anche in caso di false descrizioni del prodotto, come apporre il marchio bio o vegan, se non certificati».

  • 4) Più soldi per la sicurezza sul lavoro

La salute e il benessere partono anche dalla salubrità dei luoghi di lavoro. E per una volta i soldi pubblici sono stati spesi bene. All’inizio di settembre, l’Inail ha distribuito la bellezza di 250 milioni di euro alle imprese che avevano aderito al bando Isi, che concede contributi a fondo perduto per progetti di miglioramento, molti dei quali riguardano opere di bonifica dell’amianto.

Una parte dei fondi è stata riservata per le giovani imprese agricole. Le richieste, per via telematica, sono state oltre 16mila e il plafond disponibile è stato esaurito nel giro di pochi minuti.

  • 5) Tumore, ci si ammala meno, si vive di più

Dal 2007 a oggi, l’incidenza dei tumori in Italia è in calo dell’1,1% tra gli uomini e sostanzialmente stabile tra le donne. E si sopravvive di più, secondo l’ultima edizione del rapporto Airtum-Aiom, diffusa a ottobre. A cinque anni dalla diagnosi, le donne hanno una sopravvivenza del 63% e gli uomini del 54%, una differenza dovuta soprattutto ai tumori alla mammella, che ormai hanno una percentuale di sopravvivenza dell’87%. La rilevazione del quinquennio precedente mostrava indici di sopravvivenza del 60% per le donne e 51% per gli uomini.

«I tumori non solo sono curabili, ma anche guaribili, grazie a terapie sempre più efficaci e alle campagne di prevenzione», ha detto Stefania Gori, presidente di Aiom (Associazione italiana oncologia medica). «Occhio, però, perché l’adesione agli screening e gli stili di vita variano molto da Regione a Regione», avverte l’esperta. I risultati migliori sono in Toscana ed Emilia Romagna, mentre il Sud resta indietro.

  • 6) Terapia genica, successo al Bambin Gesù

Per la prima volta in Italia, un bambino di 4 anni è guarito dalla leucemia grazie alla terapia genica, ossia la manipolazione genetica delle cellule del sistema immunitario al fine di renderle capaci di riconoscere e attaccare il tumore. Il piccolo, affetto da leucemia linfoblastica acuta, è stato curato a gennaio all’interno di uno studio accademico promosso da Ministero della salute, Regione Lazio e Airc (Associazione italiana per la ricerca sul cancro), presso il Bambin Gesù di Roma. A un mese dall’infusione delle cellule riprogrammate, il midollo non presentava più cellule leucemiche.

«Una pietra miliare nel campo della medicina, che ci fa essere fiduciosi di avere a breve risultati analoghi nel campo delle malattie genetiche, come la talassemia, l’atrofia muscolare spinale o la leucodistrofia», afferma il direttore scientifico dell’ospedale, Bruno Dallapiccola.

  • 7) Viva il made in Italy, pasta e olio fanno bene

Secondo uno studio del St. Michael’s Hospital di Toronto (Canada), pubblicato lo scorso aprile, la pasta non fa ingrassare, anzi. Ai pazienti che avevano bisogno di un regime alimentare a basso contenuto glicemico (un gruppo di 2.500 persone), è stata proposta una dieta con pasta 3/4 volte la settimana in sostituzione di altri carboidrati. Dopo 12 settimane i partecipanti hanno perso in media mezzo chilo. Gli stessi ricercatori canadesi hanno scoperto, con un altro studio, come l’olio d’oliva migliori la circolazione del sangue, poiché aumenta la proteina ApoA-IV, che riduce la capacità delle piastrine di aggregarsi e quindi abbassa il rischio delle formazione di trombi nelle arterie.

  • 8) A Milano in arrivo test gratis per l’Aids

Il capoluogo lombardo, città italiana con il tasso più alto di contagio, a luglio è entrato a far parte del progetto mondiale Fast Track Cities contro l’Aids, cui aderiscono 250 città nel mondo, tra cui Londra, Amsterdam, Berlino, Parigi, Melbourne e Buenos Aires (Milano è l’unica italiana). Le amministrazioni, grazie a piani di prevenzione e miglior accesso a diagnosi e cura, si sono poste come primo obiettivo che le persone affette conoscano il loro stato. Infatti, sul totale dei casi di Aids segnalati nel 2017 in Italia, oltre il 70% era costituito da soggetti che non sapevano di essere Hiv positivi.

Prima azione concreta: entro marzo 2019, presso la Casa dei Diritti di Milano (via De Amicis) sarà aperto il primo check-point comunale per fare gratuitamente il test dell’Hiv.


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Articolo pubblicato sul n. 2 di Starbene in edicola dal 27 dicembre 2018

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