Piede torto

Malformazione congenita complessa del piede, caratterizzata da retrazioni tendinee e muscolari associate a malformazioni ossee, le quali comportano una ripartizione non uniforme della superficie di appoggio del piede sulla regione plantare. La diagnosi di piede torto può essere posta già prima della nascita, grazie all’ecografia ostetrica. Alla nascita è possibile correggere manualmente le deformazioni, che […]



Malformazione congenita complessa del piede, caratterizzata da retrazioni tendinee e muscolari associate a malformazioni ossee, le quali comportano una ripartizione non uniforme della superficie di appoggio del piede sulla regione plantare. La diagnosi di piede torto può essere posta già prima della nascita, grazie all’ecografia ostetrica. Alla nascita è possibile correggere manualmente le deformazioni, che in assenza di trattamento divengono irriducibili.


Trattamento

Quanto più è tempestivo, tanto maggiori sono le probabilità di correggere la malformazione. Se intrapreso dalla nascita, il trattamento consiste in manipolazioni quotidiane volte a rendere flessibile e raddrizzare il piede; in seguito vengono adottate piccole stampelle o applicate ingessature per mantenerlo nella posizione corretta. Al termine del terzo mese di vita si valuta l’efficacia del trattamento che, se la correzione è buona, viene prolungato sino a quando il bambino inizia a camminare. In caso contrario, occorre intervenire chirurgicamente per liberare i muscoli retratti e poi immobilizzare i piedi con l’ingessatura per 2-3 mesi. In tutti i casi, il trattamento chinesiterapico e ortopedico (stampelle, gesso) deve essere protratto sino al termine del processo di crescita. In seguito si può procedere a ulteriori interventi chirurgici, per correggere eventuali gravi deformazioni ossee o retrazioni muscolotendinee.