Cornea

Membrana fibrosa e trasparente, unita alla sclera, che forma la parte anteriore del globo oculare. Simile a una sorta di oblò convesso trasparente, ha un diametro medio di 11,7 mm, un raggio di curvatura pari a 7,8 mm e uno spessore, al centro, di 0,52 mm. In superficie presenta un epitelio costituito da molteplici strati […]



Membrana fibrosa e trasparente, unita alla sclera, che forma la parte anteriore del globo oculare. Simile a una sorta di oblò convesso trasparente, ha un diametro medio di 11,7 mm, un raggio di curvatura pari a 7,8 mm e uno spessore, al centro, di 0,52 mm. In superficie presenta un epitelio costituito da molteplici strati cellulari, ricoperto dal film lacrimale. Sotto l’epitelio si trova lo stroma corneale (tessuto connettivo formato da fibrille di collagene), che rappresenta il 90% dello spessore della cornea. Una membrana separa lo stroma corneale dall’epitelio. Nella parte posteriore, lo stroma è delimitato dall’endotelio corneale, costituito da uno strato di cellule esagonali incapaci di rigenerarsi. La zona di congiunzione tra cornea e sclera prende il nome di limbo sclerocorneale.


Fisiologia

La cornea non è vascolarizzata, ma viene irrorata direttamente dall’ambiente circostante. All’esterno, l’atmosfera e il film lacrimale le forniscono ossigeno ed elementi nutritivi; all’interno, trae nutrimento dall’umore acqueo, che viene pompato grazie a un sistema situato nell’endotelio corneale. La cornea partecipa al processo di rifrazione, formando il primo diottro (lente) sulla traiettoria dei raggi luminosi. Ha inoltre la funzione di proteggere l’occhio.


Patologie

Le patologie sono diverse a seconda dello strato cellulare colpito. Esistono anche malformazioni congenite.

Lesioni a carico dell’epitelio Sono le cheratiti (infiammazioni della cornea) di origine traumatica (ulcere, piaghe, corpi estranei, ustioni, causate soprattutto da sostanze chimiche e fiamma ossidrica) o infettiva (ascesso, herpes). Anche la secchezza oculare può causare una cheratite. Il trattamento fa ricorso a farmaci antinfettivi locali, cicatrizzanti della cornea e, in caso di dolore di una certa entità, colliri cicloplegici che consentono di mettere a riposo il corpo ciliare.

Lesioni dello stroma Sono essenzialmente di origine traumatica (effrazione profonda per edema, ferita, ustione) e distrofica (cheratocono: anomalia del collagene corneale). Il loro trattamento si basa sull’assunzione di antinfiammatori, locali o, in caso di edema, generali. Si può inoltre far ricorso alla cheratoplastica (trapianto).

Lesioni dell’endotelio Sono principalmente di natura distrofica: distrofia endoepiteliale di Fuchs, o cornea guttata (diminuzione della densità cellulare dell’endotelio), la cui presenza viene di solito rilevata nel corso di un esame sistematico, soprattutto prima di un intervento di chirurgia oculare. Solo una cheratoplastica può porvi rimedio.

Malformazioni congenite Sono costituite dalla megalocornea (aumento di diametro), di solito in relazione con un glaucoma congenito, e dalla microcornea (riduzione del diametro), abitualmente associata a microftalmia.