La psicologa Elena Zauli ci ha aiutato aiutato a fare chiarezza su come affrontare le paure dei bambini, un tema difficile, soprattutto per i genitori, perché porta in superficie gli inevitabili timori e insicurezze dell'essere padre e madre. Le paure costituiscono una tappa della crescita dei bambini, per questo è importante saperle affrontare senza cedere al panico.
Che ruolo hanno i genitori rispetto alle paure dei figli?
«I bambini sentono le paure dei genitori. Dipende molto anche dalle dinamiche familiari che significato ha quella paura all'interno della famiglia. Non è perché un genitore abbia una certa paura che necessariamente questo timore si trasmetterà al figlio: è il significato di come quella paura viene giocata e poi, a seconda di queste dinamiche, il bambino potrà assorbirla oppure no e magari si costruisce in modo completamente opposto» spiega l'esperta.
Ci sono le paure dei mostri, quella della scuola materna e la paura del buio: i timori dei bambini hanno forme e riguardano età differenti. In si manifestano tra i 2-3 anni e tra i 5-7 anni. È importante avere un approccio delicato: che cosa diremmo noi se, senza alcun riguardo, qualcuno calpestasse le nostre insicurezze? Di frequente con i bambini ci comportiamo esattamente così: li incitiamo a non provare paura, invece di aiutarli a prendere contatto con le emozioni profonde.
«Le paure nei bambini vanno a fasi, però hanno sempre un significato quindi non è, per esempio, il buio in sé ciò di cui hanno paura, ma quello che simboleggia per quel bambino il buio; è importante cercare di capire il significato. Le paure possono apparire simili ma in realtà sono diverse da bambino a bambino: quando capisci che significato ha il buio per quel particolare bambino allora puoi cercare di agire su altre cose e automaticamente la paura scompare» spiega la psicologa Elena Zauli.
Spiega Elena Zauli: «La paura è un salvavita. Avere paura di certe cose preserva e mette un limite alle cose». Le paure dei bambini spesso nascono da una ricca vita interiore: un mondo immaginario in cui ogni cosa prende vita e si trasforma in un profilo cangiante.
«La paura è essenziale per la sopravvivenza della specie. Diventa patologica quando una paura va a interferire con le normali attività quotidiane, però dobbiamo stare attenti. La paura dell'acqua? Bisogna vedere a che livello un bambino prova paura, perché per esempio se non si sa nuotare in fondo è normale nutrire dei timori su questo tipo di situazione. In questo caso aumentare le competenze relative al saper nuotare può essere una buona soluzione: è opportuno valutare caso per caso e valutare la strategia adatta» chiarisce Elena Zauli.
È importante avvicinarsi alla consapevolezza che le paure fanno parte dell'esperienza umana. La paura è un'emozione primaria, così come tristezza, sorpresa, gioia, sorpresa, disgusto: anche in età adulta costituisce una difesa e una salvaguardia rispetto le situazioni di pericolo. I genitori possono aiutare il bambino a prendere contatto con le paure senza aggiungere al timore un'ulteriore angoscia, legata alle proprie insicurezze.
Quali sono i comportamenti da evitare, per esempio per aiutare un bambino nell'inserimento alla scuola materna?
L'esperta spiega: «Scoppiare a piangere è assolutamente negativo: quando un genitore si avvicina con ansia all'ansia all'idea di lasciare il proprio figlio a scuola questo viene immediatamente avvertito dal bambino. Se un adulto non è convinto o non si fida il bambino lo sente. Il problema è il genitore: rovesciamo la domanda, "Il genitore ha l'ansia della separazione?". Se un genitore pensa che il figlio starà male in quel posto, influirà su un bambino: i figli in questo senso sono molto bravi a rispondere alle aspettative negative».
Svezzamento, scuola, malattie possono mettere a dura prova anche le paure dei genitori, senza contare lo stato di dipendenza del bambino, che ha bisogno di un adulto come metro con cui conoscere il mondo. Per questo è importante far comprendere ai più piccoli che insieme è possibile affrontare insieme le sue inquietudine e avere il coraggio necessario per imparare a guardarle.
«Spesso accade di volere bambini troppo perfetti: lasciamogliele un po' queste paure, perché fanno parte dell'essere bambini. Questo non significa crescere figli insicuri, ma allontanare il bisogno del genitore che siano sempre perfetti, senza paura» spiega la psicologa, aggiungendo: «Il genitore deve insegnare un bambino a superare i problemi, non a preservare un figlio dai problemi».
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Salve sono una donna di 53 anni e da poco ho scoperto chi sono allergica ai acari vorrei sapere se ...
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Dott.ssa Bianca Goffredo
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