Gastroenterite

Infiammazione dello stomaco e dell’intestino che provoca disturbi digestivi acuti, in genere passeggeri. Per lo più di origine infettiva, virale (adenovirus, coronavirus, rotavirus, virus di Norwalk) o, più spesso, batterica (salmonelle, shigelle, Escherichia Coli enteropatogena, stafilococchi), si contrae per ingestione di acqua o alimenti contaminati, oppure per trasmissione orofecale (dalle feci alla bocca per mezzo […]



Infiammazione dello stomaco e dell’intestino che provoca disturbi digestivi acuti, in genere passeggeri.

Per lo più di origine infettiva, virale (adenovirus, coronavirus, rotavirus, virus di Norwalk) o, più spesso, batterica (salmonelle, shigelle, Escherichia Coli enteropatogena, stafilococchi), si contrae per ingestione di acqua o alimenti contaminati, oppure per trasmissione orofecale (dalle feci alla bocca per mezzo delle mani); simili forme appaiono in modo epidemico in contesti collettivi. Può inoltre essere conseguenza di un’intolleranza ad alimenti o farmaci.


Sintomi e segni

La gastroenterite dà luogo a diarrea di intensità variabile, che in genere compare improvvisamente ed è accompagnata da dolori gastrici e addominali e da vomito. Le forme più gravi possono comportare disidratazione.


Trattamento

Si basa principalmente sul riposo e sulla somministrazione di una soluzione reidratante, per compensare la perdita di liquidi. Si possono inoltre somministrare al paziente carbone attivo e un antisettico intestinale. Le forme più gravi (soprattutto quando colpiscono i bambini piccoli o gli anziani, più esposti alla disidratazione) possono richiedere reidratazione in ambito ospedaliero. Come regola generale, la prescrizione di antibiotici non è necessaria se non nei soggetti molto debilitati.