Racchette da tennis: le 4 migliori

Abbiamo valutato la capacità di assicurare potenza al colpo e, al tempo stesso, quella di controllarne la direzione. Scopri i 4 modelli migliori



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Molti negozi specializzati in articoli da tennis hanno iniziato a offrire in prova le racchette prima dell’acquisto. Un servizio utile perché ci sono mille parametri di cui tenere conto, tra i quali il peso, la dimensione del piatto e dell’impugnatura, la qualità e la tensione delle corde, il bilanciamento.

Anche se poi la questione si può sintetizzare nella ricerca del miglior compromesso tra la capacità della racchetta di dare potenza al colpo e quella di riuscire a controllarne la direzione. Lo stesso criterio adottato dalle nostre due tester per selezionare i 4 modelli “top” (su 10 provati sul campo) che trovi qui.


L’importanza del telaio

Un elemento da considerare sempre con attenzione è il telaio, che può essere più o meno rigido e restituire così maggiore o minore potenza alla palla. Va quindi scelto in base alle proprie caratteristiche di gioco. Inoltre, deve assorbire le vibrazioni date dall’impatto tra le corde e la pallina: sia per non compromettere la precisione sia perché, alla lunga, le micro oscillazioni possono portare a infiammazioni dell’articolazione del gomito.

Va poi anche considerata la grandezza del piatto in base alle proprie qualità tecniche: se è inferiore ai 100 pollici quadrati, limita il punto di impatto ottimale della palla sulle corde ed è quindi adatto solo a giocatrici esperte.


Il consiglio in più

Le racchette vengono sempre vendute senza corde. A una donna con capacità atletiche e tecniche nella media le nostre esperte consigliano un monofilo TCS molto morbido, da tirare con una tensione di circa 22 kg.

In ogni caso la cordatura va sempre considerata con attenzione, chiedendo la consulenza di un esperto.

Head Radical MP; 260 €; info: head.com

Il punto di forza. La stabilità.

Secondo una delle nostre tester questa racchetta è perfetta per chi ama il tennis “old style”, basato su un gioco molto angolato da fondo campo e sul tagliare molto la palla per poi scendere a rete non appena possibile.

Tra tutte le numerose varianti della linea Radical, questo modello del peso di 295 g ha la peculiarità di godere della nuova tecnologia Grafene 360, che rende l’impatto con la pallina ancora più stabile e sicuro. In più, dà la possibilità di inserire un sensore all’interno del manico per registrare tutti i dati utili ad analizzare la propria performance.

Yonex V Core 100; 150 €; info: yonexitalia.it

Il punto di forza. La spinta.

Del peso di 300 g, è ideale per chi gioca quasi esclusivamente da fondo campo e predilige la potenza dei colpi. «Con questa sfiammo alla grande», in slang “tiro molto forte da lontano”, ha detto entusiasta una tester.

Il telaio è sottile e aerodinamico per diminuire l’attrito con l’aria, ma risulta comunque piuttosto morbido e quindi assicura una spinta che fa esprimere tutta la potenza del braccio.

Attenzione, però: il bilanciamento è spostato in modo accentuato sulla testa, per cui bisogna avere una buona forza muscolare per aprire bene il braccio prima del colpo.

Wilson Clash 100 L; 230 €; info: wilson.com

Il punto di forza. La precisione.

Nella configurazione “100 Lite” questa racchetta ha un piatto corde piuttosto ampio da 100 pollici quadrati (il che rende più ampio il punto ideale di impatto della palla) e pesa solo 280 g (il che contribuisce a renderla estremamente maneggevole): caratteristiche che la rendono ideale anche per le principianti.

Il telaio è assai flessibile, ma nonostante questo il colpo non perde mai in precisione e in stabilità. «Forse non è l’ideale per tirare le “cannonate”, ma con questa racchetta si può mandare la pallina dove si vuole», è stato il commento finale delle nostre due tenniste.

Babolat Pure Drive; 209 €; info: it.babolat.com

Il punto di forza. La duttilità.

Non è un caso che questa sia la racchetta più venduta in Italia. Nella configurazione base (con un piatto corde da 100 pollici quadrati, 300 g di peso e una bilanciatura avanzata), si adatta a tipi di gioco anche assai diversi tra loro.

È insomma un modello polivalente, che da un lato presenta un telaio piuttosto rigido, ma dall’altro assicura sempre una valida risposta alla mano in termini di controllo. Per struttura, il telaio assorbe molto bene le vibrazioni e quindi rende i colpi più precisi, oltre a mettere al riparo dal tristemente famoso “gomito del tennista”.

Il nostro lab: Federica Borsatti e Rossella Marzano, istruttrici Fit di primo e secondo grado al Tennis Club Villa Reale di Monza.



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Articolo pubblicato sul n. 31 di Starbene in edicola dal 16 luglio 2019

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