di Cecilia Falovo
Scegliere le piste da sci più belle d'Italia è quasi una sfida impossibile: il nostro Paese è una costellazione di vallate, pareti dolomitiche, ghiacciai e boschi che regalano esperienze uniche a ogni curva. Per questa selezione abbiamo unito recensioni degli sciatori, qualità dei tracciati, panorama, storia e, inevitabilmente, un pizzico di gusto personale.
Ecco una guida pensata per orientarsi tra le discese da sci più affascinanti, tra diversi livelli di difficoltà, proprio mentre l’attenzione torna sulle montagne italiane in vista delle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026.
LOMBARDIA
Bellavista - Livigno (blu)

La Bellavista è una di quelle piste da sci che fanno capire perché Livigno sia tanto amata: un grande balcone affacciato sull’intera valle, con scorci sul lago che sembrano dipinti. Dall’alto dei suoi 2.700 metri, il tracciato scende morbido tra curve ampie e pendii soleggiati, offrendo sempre neve compatta e un senso di libertà difficile da trovare altrove. Perfetta per divertirsi anche senza grande esperienza.
Stelvio - Bormio (nera molto tecnica)
La Stelvio è una pista che non ha bisogno di presentazioni: un tracciato potente, lungo, con compressioni, dossi e salti che ne fanno una delle discese più complete delle Alpi. I 1.000 metri di dislivello si succedono senza pause, richiedendo concentrazione continua. È la pista che racconta meglio cosa significa “sci agonistico” nella sua forma più pura.
Paradiso - Passo del Tonale (rossa facile)

Dal passo, lo sguardo abbraccia l’Adamello e la Presanella mentre il tracciato si allunga per quasi 4 km. La prima parte è ampia e luminosa, poi arriva il lungo muro centrale, una pendenza continua che mette in moto le gambe ma senza mai intimidire. È una discesa che regala ritmo, ossigeno e un senso di fluidità che accompagna fino al fondo valle.
VALLE D'AOSTA
Ventina - Cervinia (rossa impegnativa)

Dall’alta quota del Plateau Rosa tutto sembra immenso: le rocce, il ghiacciaio, il cielo. Da qui parte una delle discese più lunghe e iconiche delle Alpi, un serpentone di oltre 10 km che alterna tratti più veloci, muri, curve ampie e passaggi tra boschi e pianori. È una pista che scorre, cambia, sorprende, e che regala una delle migliori viste possibili sul Cervino.
PIEMONTE
Kandahar Banchetta "Giovanni Nasi" - Sestriere (nera impegnativa)
Sulla Via Lattea si trova una delle piste più tecniche del Piemonte: lunga, ampia e con un muro centrale che mette alla prova anche gli sciatori più esperti. Il panorama sulla valle e il contesto storico, dalla sua inaugurazione negli anni ’30 alle Olimpiadi di Torino 2006, la rendono una discesa iconica, capace di unire tradizione e adrenalina.
TRENTINO - ALTO ADIGE
Sylvester - Plan de Corones (nera DOC)
Una pista nera autentica, lunga, varia, mai monotona. Dalla cima, il tracciato scende deciso tra pendii aperti e poi si infila nel bosco, perdendo quota rapidamente fino quasi in paese. I 1.200 metri di dislivello si sentono nelle gambe, ma l’ottima preparazione della neve rende ogni curva precisa e piacevole. Una sfida che vale sempre la fatica.
Gran Risa - Alta Badia (nera)
Tra i boschi dell’Alta Badia si nasconde un tracciato leggendario, conosciuto in tutto il mondo per le sue curve strette e i suoi cambi di pendenza. La Gran Risa non lascia tregua: invita a essere puliti, precisi, attenti a ogni movimento. È una pista intensa ma incredibilmente affascinante.
APPENNINO TOSCO-EMILIANO
Zeno 3 - Abetone (rossa)

Disegnata da Zeno Colò, uno dei miti dello sci italiano, questa pista da sci è un piccolo romanzo alpino. Si parte in campo aperto, con un pendio accogliente che invita a prendere velocità in sicurezza. Poi ci si immerge nel bosco, tra cambi di pendenza che rendono ogni curva diversa dalla precedente. Una discesa scorrevole ma mai scontata, simbolo della grande tradizione dell’Abetone.
VENETO
Marmolada - Bellunese/ Malga Ciapela (rossa/nera)
La Marmolada è una montagna che incanta già prima di agganciare gli sci. Dalla terrazza panoramica di Punta Rocca, la vista sulle Dolomiti è un’emozione a sé. La discesa segue la naturale morfologia della Regina, con muri più severi alternati a tratti più dolci e larghi. Dodici chilometri di neve croccante che sembrano un viaggio continuo attraverso uno dei paesaggi più iconici d’Italia.
Olimpia delle Tofane - Cortina D'Ampezzo (nera)
Cortina custodisce una pista che è un simbolo della storia dello sci. L’Olimpia si snoda tra faraglioni dolomitici, muri spettacolari e tratti più dolci che lasciano respirare. Ha ospitato Olimpiadi, Mondiali e ospiterà le gare del 2026: scendere qui significa ricalcare le linee delle più grandi campionesse. Il panorama, poi, è una ricompensa continua.
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