Cadute e infortuni sugli sci, come evitarli

Sulla neve è importante divertirsi in sicurezza. Alcune semplici regole da seguire prima, durante e dopo l’attività fisica in pista permettono di ridurre al minimo il rischio di incidenti



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Hai in programma una vacanza o un weekend sulla neve? Non dimenticare di arrivare preparata sulle piste da sci, anche se sei un'abile sciatrice. Purtroppo, la neve nasconde parecchie insidie che non devono essere sottovalutate per non compromettere un piacevole soggiorno in montagna.

Sempre più incidenti ad alta quota

Dando uno sguardo alle statistiche dell’Istituto Superiore di Sanità, ogni anno si registrano oltre 30mila incidenti sulle piste. Un 5% richiede il ricovero ospedaliero e nella maggioranza dei casi (55,4%) si tratta di uomini.

«Gli infortuni più frequenti riguardano gli arti inferiori», spiega Alberto Momoli, direttore UOC di Ortopedia e Traumatologia dell’Ospedale San Bortolo di Vicenza e presidente della società Italiana di Ortopedia e Traumatologia (SIOT). «Al primo posto ci sono distorsioni al ginocchio, seguiti da fratture a tibia e perone e traumi da scontro».

Attenzione ai piccoli traumi

La lista di possibili infortuni è lunga e, per evitare di incappare in un trauma da caduta o da scontro, è importante arrivare sulle piste con una adeguata preparazione fisica che prevede esercizi di ginnastica presciistica. Se l’obiettivo è cimentarsi in una discesa con gli sci ai piedi, una volta scelti scarponi e racchette della giusta misura, è importante rinforzare innanzitutto i legamenti delle ginocchia.

«La tipologia di incidenti evidenzia sempre più l’importanza di una adeguata preparazione fisica da iniziare dopo l’estate», sottolinea Momoli. «L’ideale sarebbe andare in palestra almeno due volte alla settimana per potenziare i muscoli, allenare la flessibilità muscolare ed esercitare la sensibilità al gesto sportivo, meglio con un preparatore esperto, evitando il fai da te».

Nello specifico occorre rafforzare il quadricipite femorale, ovvero il muscolo della coscia che supporta l’attività dei legamenti. Chi sceglie invece lo snowboard, deve prestare attenzione anche agli arti superiori e alla spina dorsale per le torsioni che richiede la tavola, mentre nelle cadute si rischia di più di impattare proprio sulle spalle e sulle mani.

La prevenzione inizia dalla testa: scegliere bene il casco

In tutti i casi mai dimenticare di indossare il casco. La scelta di proteggere la testa dovrebbe riguardare grandi e piccoli, come ricorda Simone Ripanti, medico ortopedico dell’Azienda Ospedaliera San Giovanni di Roma e segretario SIOT.

«Il casco è il mezzo di prevenzione più efficace nel ridurre il rischio di trauma cranico – fa notare -. Prudenza e buon senso vorrebbero che a utilizzarlo fossero tutti gli sciatori, non solo i giovanissimi».
In particolare, se le piste sono affollate è importante indossare il casco e moderare la velocità per ridurre al minimo i rischi di scontri che possono generare traumi e fatture.

Come evitare problemi a pelle e occhi

Oltre a traumi articolari e muscolari, gli sport sulla neve, senza adeguate protezioni, possono causare anche problemi alla pelle e agli occhi. Infatti, la neve riflette i raggi del sole quattro volte più della sabbia e dunque per evitare scottature è indispensabile una protezione solare a viso e labbra.

Anche gli occhi hanno bisogno di attenzione perché sulla neve l’intensità delle radiazioni solari aumenta fino al 30%. È fondamentale dunque scegliere lenti adeguate con il marchio CE e una protezione al 100% dai raggi ultravioletti A e B per riparare gli occhi da sole e vento.

Abbigliamento, allenamento, cibo e sforzo sulle piste da sci

Poche regole sono sufficienti per arrivare preparati sulle piste da sci. Vietato improvvisare: l’attrezzatura deve essere adatta per il tipo di attività che si vuole intraprendere. Sci, scarponi, racchette, fino al casco devono essere indossati con cura, per non incorrere in incidenti.

La seconda regola è divertirsi in sicurezza. Questo significa seguire le indicazioni delle guide alpine e dei gestori di impianti e non sottovalutare il rischio di slavine e valanghe quando ci sono abbondanti nevicate o un rialzo termico.

Mai passare dalla scrivania alle piste senza un’adeguata preparazione fisica. L’allenamento deve essere costante e graduale per almeno due mesi, e prima di affrontare una pista è bene valutare la pendenza e “scaldare” i muscoli con qualche esercizio di stretching.

Non consumare un pasto troppo sostanzioso sulle piste ed evitare bevande alcoliche per non compromettere attività muscolare e concentrazione.
Non eccedere infine con lo sforzo: se si percepisce un senso di fatica, debolezza o rallentamento nell’eseguire i movimenti è opportuno fermarsi per ridurre al minimo il rischio di incidenti.

 


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