Ginnastica acrobatica aerea: come imparare e dove praticarla

Ispirata ai volteggi degli artisti del circo, è ora una vera disciplina. Con praticanti di ogni età



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Ritrovarsi a testa in giù agganciati con le gambe a un trapezio, arrampicarsi su una corda e fare evoluzioni a qualche metro dal suolo, dondolarsi seduti su un cerchio aereo. Alzi la mano chi non è mai rimasto incantato, con gli occhi all’insù, durante le esibizioni di un artista sotto il tendone del circo.

Lo stesso fascino è sprigionato dalla ginnastica acrobatica aerea, entrata di recente a far parte delle discipline non competitive riconosciute dalla Federazione nella sezione Fitness e salute.

Alla portata di tutti, oggi viene proposta da diverse realtà in tutt’Italia, a partire dalla Flic Scuola di circo di Torino, centro di formazione d’eccellenza a livello internazionale e primo, nel 2005, ad aprire le porte anche agli appassionati (flicscuolacirco.it).
Molto frequentati anche i corsi della Piccola scuola di circo di Milano (piccola scuoladicirco.it) e della Scuola romana di circo (scuolaromanadicirco.net).

«Quando siamo partiti nel 2002, organizzavamo corsi solo per professionisti, dai quali sono usciti oltre 350 artisti, molti dei quali diventati a loro volta istruttori», racconta Matteo Lo Prete, direttore della torinese Flic. «Poi c’è stata l’apertura al grande pubblico e oggi la ginnastica acrobatica aerea appassiona in molte palestre private grandi e piccoli, con un tasso di abbandono dei corsi quasi nullo».

Il perché lo spiega la dottoressa Stefania Ortensi, psicologa dello sport e mental trainer di Psicosport (psicosport.it): «Chi pratica questa disciplina non lo fa solo per essere in forma. C’è un maggiore coinvolgimento emotivo, che innalza anche la concentrazione. Con benefici per il fisico, ma anche per la mente: mentre ci si impegna negli esercizi, le preoccupazioni si allentano e i brutti pensieri si allontanano».


Tessuti, corda, cerchio, trapezio

Le specialità della ginnastica acrobatica aerea si svolgono tutte in sospensione da terra, utilizzando attrezzi diversi, ognuno con le sue peculiarità.
«Il successo è crescente perché, anche se, a prima vista, possono sembrare movimenti impossibili da replicare, tutti riescono a ottenere dei risultati con gradualità», spiega Lo Prete.

La disciplina che assicura soddisfazioni in breve tempo è quella dei tessuti, dove si eseguono figure coreografiche con l’aiuto di due capi di stoffa, in genere di seta elasticizzata, fissati al soffitto. La corda è apprezzata soprattutto dagli uomini ed è l’attività più dinamica, anche se può “regalare” qualche escoriazione a mani o gambe se non è in cotone. Sono però il cerchio e il trapezio che vanno per la maggiore, forse perché sono i simboli per eccellenza del mondo circense.

Si tratta di attività motorie dove ognuno trova il suo modo di esprimersi grazie al linguaggio del corpo. Non c’è alcun tipo di competizione, ma tutti si esercitano per realizzare il loro progetto artistico individuale, che poi culmina sempre in un’esibizione a fine corso tra acrobazie e grandi sorrisi.

«Questo tipo di attività permette di sfidare la gravità, di conquistare l’altezza e realizzare la fantasia di volare, aiutando a vincere il senso di vertigine e migliorando l’equilibrio. Ma staccarsi da terra inevitabilmente porta con sé anche la paura di cadere, del vuoto o di farsi male. Per superare questi timori, oltre a dedizione e forza di volontà, è necessario sperimentare a piccoli passi di difficoltà crescente», osserva la dottoressa Ortensi.

Certo ci sono posizioni che non sono così scontate; e c’è chi ha più attitudine e predisposizione e chi meno. «Uno degli scogli più grandi consiste per esempio nel riuscire a stare a testa in giù, ma se c’è la volontà di superare i propri limiti, tutto è possibile. Nel caso specifico, si inizia con esercizi a terra o al muro, per prendere confidenza con l’aiuto dell’insegnante, prima di provare a qualche metro da terra e infine salire più in alto», spiega Lo Prete.
Che sottolinea anche l’utilità in generale di seguire alcune lezioni di pre-acrobatica a terra, focalizzate di solito su esercizi come le verticali o la camminata sulle mani, utili per prendere consapevolezza del proprio corpo in posizioni insolite.


L’importanza degli addominali

La ginnastica acrobatica aerea ha anche il vantaggio di non mettere mai sotto sforzo le articolazioni delle ginocchia, a differenza di quella “a terra”, dal momento che gli esercizi vengono eseguiti in sospensione.

Per avere il controllo del tuo corpo in aria, devi fare affidamento in particolare sui muscoli addominali, il cosiddetto “core, che infatti è la parte su cui si lavora di più anche a corpo libero, con esercizi specifici prima di passare all’attrezzo.

«Ogni lezione dura circa un’ora e mezzo e inizia con un riscaldamento che prevede movimenti propedeutici per migliorare la flessibilità, la tenuta e la forza di gambe e braccia. Tutto eseguito senza fretta, altrimenti si può andare incontro a infortuni, e “step by step”: la regola- base è infatti quella di non fare mai il passo successivo se non si è già consolidato il precedente fino a sentirsi a proprio agio. L’indicazione per l’istruttore è invece quella di cercare di non avere mai più di 8 allievi alla volta, così da poterli seguire in modo efficace», afferma il direttore della Scuola di circo di Torino.

La figura del coach è poi fondamentale nella ginnastica acrobatica aerea: è lui che sprona, corregge, sostiene.

«Inoltre, deve essere ben preparato non solo dal punto di vista tecnico, ma anche riguardo le caratteristiche di sicurezza delle installazioni aeree. Perché per questa disciplina servono materassi idonei, attrezzi certificati e misure degli spazi “ad hoc”. Anche per questo la Federazione Ginnastica d’Italia ha deciso di organizzare i primi percorsi formativi riconosciuti per diventare tecnico di acrobatica aerea», conclude Lo Prete.

Per saperne di più sull’iniziativa: federginnastica.it/salute-fitness/acrobatica-aerea.html.



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Articolo pubblicato nel n° 15 di Starbene in edicola dal 26 marzo 2019

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