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Federica Pellegrini: «Per vincere ho bisogno di ordine»

Precisione, puntualità e massima organizzazione: sono le armi della campionessa del nuoto. Sulle quali punta anche per Tokyo 2020, la sua ultima Olimpiade

ANSA/ALESSANDRO DI MARCO



Trucco leggero, maxi-felpa come abito e sneakers: Federica Pellegrini si presenta all’intervista con un look minimal che esalta la sua bellezza. Leggenda planetaria del nuoto (22 ori tra Olimpiadi, Mondiali ed Europei, le medaglie più preziose delle oltre 200 conquistate tra stile libero e dorso), detentrice del primato mondiale nei 200 m stile libero, colpisce per la gentiliezza.

Se in acqua lotta da guerriera fino all’ultima bracciata e annienta ancora una teenager dopo l’altra, fuori la 31enne campionessa veneta sorride sempre. «Mi sto godendo gli ultimi attimi di libertà. Le Olimpiadi di Tokyo, le mie ultime, si svolgeranno la prossima estate, ma a breve mi aspettano delle gare: sarà una stagione lunga e impegnativa», racconta mentre ci sediamo.


Sembri serena: sei arrivata a non sentire più la pressione?

Quella non manca mai. Però, sì, l’esperienza mi consente ora di tenerla sotto controllo. A dire la verità, speravo che con il tempo sparisse del tutto, ma sbagliavo. Non ho più niente da dimostrare, lo so, il problema me lo creo da sola: devo rendere conto a me stessa prima che a tutti gli altri. Sono fatta così.


Una perfezionista, insomma.

Da me pretendo il massimo: sono precisa, puntuale (confermiamo: è arrivata all’incontro in anticipo, ndr), super-organizzata. L’ordine è un cardine su cui si basa la mia esistenza: mi infonde pace. Merito dell’educazione ricevuta: sono cresciuta secondo regole di famiglia chiare e rispettare la disciplina è una cosa che mi fa stare bene ancora oggi.


Il rigore della vita d’atleta non ti pesa nemmeno un po’?

No, anzi. Dalla routine quotidiana, una tabella di marcia tosta che contempla diverse fasi di preparazione come palestra, vasca e fisioterapia, ottengo un doppio beneficio: mi aumenta la concentrazione e mi facilita il rilassamento.


Hai anche qualche tecnica particolare per il relax?

Pratico il training autogeno, ottimo anche per abbassare il battito cardiaco, assistita da una psicologa dello sport. Ho provato lo yoga, poi ho deciso di dedicare quei 75 minuti al riposo: niente mi aiuta più del sonno a recuperare dalla fatica.


Quante ore dormi a notte?

Almeno sette: sono il mio ossigeno. E aggiungo una “boccata” dopo pranzo, nei periodi più intensi. Quando sono stanchissima, il mio corpo richiede di entrare in modalità “stand-by” e la pennichella può durare anche 3 ore. Sul mio inseparabile cuscino in memory gel: sottovuoto, nella valigia, mi accompagna ovunque.


Cos’altro ti rimette in sesto?

La mia bouledogue francese Vanessa: appena l’ho portata a casa, a settembre 2018, mi ha cambiata. In meglio: l’amore e la gioia che mi regala mi alleggeriscono lo spirito. Pensa che prima del suo arrivo evitavo di uscire a piedi: spesso le persone mi fermano e io ho bisogno di stare per conto mio, altrimenti non riesco a sgomberare la testa. Così restavo chiusa nella mia “tana”. Ora, invece, grazie a lei ho riscoperto il piacere di passeggiare. Quando andiamo in giro, mi ritaglio degli scampoli di libertà: tutto il resto sparisce e mi rigenero.


Dopo infiniti chilometri macinati invece in vasca e tanti successi, dove trovi lo stimolo per continuare?

Dentro me. Punto a eccellere e nuotare mi riesce bene, ecco perché non mi costano i sacrifici. Perché senza di questi, i risultati te li sogni.


La dieta è tra le rinunce?

No, gli allenamenti da 6 ore minimo, tra mattino e pomeriggio, mi sfiancano e mi chiudono lo stomaco. Se mi imponessi un regime alimentare, mi passerebbe ancora di più l’appetito. Mangio pasta, riso, pesce e carne (poca, perché non mi fa impazzire) e integro con proteine solubili. Non amo il junk food e nemmeno le creme.


Hai un peccato di gola?

Sì, ma sano: una bella fetta di crostata. E bevo volentieri un cocktail, magari un gin tonic o un mojito, meglio se preparato da mio padre, bartender eccezionale. O da mio fratello Alessandro, che ne segue le orme.


Hai dichiarato che un tempo soffrivi di attacchi di panico, ora un lontano ricordo. Come ti difendi oggi dallo stress?

Trasformandolo in tensione positiva, sfruttando a mio vantaggio l’adrenalina che genera: serve ad affrontare le gare con grinta e determinazione. Nei momenti difficili, poi, ho due infallibili consulenti privati...


Chi sono?

Mamma per gli affari di cuore, amicizie incluse, papà per le questioni dove serve ragionare. Quando ho un problema, lo intercettano appena mi vedono. “Cosa c’è che non va?”, mi chiedono. Rispondo e poi seguo sempre i loro consigli.



Tra olimpiadi e TV

Dopo la straordinaria vittoria a luglio nei 200 stile libero ai Mondiali di Gwangju, in Corea del Sud, Federica Pellegrini disputerà due tappe della International swim league (Isl): a Napoli (12-13 ottobre) e a Londra (23-24 novembre). A Glasgow (4-8 dicembre) sarà poi tra i protagonisti degli Europei in vasca corta, quindi attraverserà l’Atlantico per la finale della Isl (Las Vegas, 19-22 dicembre).

Nel 2020, prima dei Campionati italiani assoluti a Riccione (17-22 marzo), validi per la qualificazione ai Giochi di Tokyo 2020 ( dal 24 luglio al 9 agosto), si ritaglierà del tempo per la Tv. Per la seconda volta farà parte della giuria di Italia’s Got Talent, con Mara Maionchi, Frank Matano e Joe Bastianich (in onda da gennaio).



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Articolo pubblicato sul n. 43 di Starbene in edicola dall'8 ottobre 2019




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