Sferzano il metabolismo
«Sono molto ricchi di iodio», spiega la dottoressa Anna D’Eugenio, medico nutrizionista a Roma. «Attenta però: come tutte le verdure della famiglia delle crucifere, i ravanelli non vanno consumati in eccesso (3-4 sono l’ideale), perché contengono sostanze che ostacolano l’assorbimento di questo oligoelemento. Contengono poi una discreta quantità di vitamine del gruppo B e vitamina C, ferro, potassio e fibre che, oltre ad avere un’azione leggermente lassativa, riducono l’assorbimento di colesterolo e zuccheri». Tutto a favore del mantenimento del peso forma.
Sono detox e digestivi
Mangiati crudi in pinzimonio, i ravanelli favoriscono il lavoro dello stomaco. «Il merito è delle sostanze aromatiche che contengono, responsabili del sapore leggermente piccante: provali come aperitivo in vista di un pasto abbondante», consiglia l’esperta. «E non dimenticare che grazie all’alta concentrazione di zolfo sono anche potenti antiossidanti e depurativi. Il loro succo, infine, è prezioso per stimolare il fegato e la colecisti, con un effetto disintossicante».